Il mattino seguente, Eren fu svegliato con un'altra cuscinata in faccia da Jean.
«Mi dici che cosa vuoi?» gli urlò infastidito.
Stava dormendo benissimo, e quel cuscino lo aveva fatto spaventare.«Svegliati Jaeger, sono le dieci».
«Già, e a quest'ora vorrei dormire, se non ti dispiace!»
Il castano mise la testa sotto al cuscino e provò ad addormentarsi nuovamente.«Non ci provare, scendi da quel letto e vai a farti una doccia, sporcaccione».
Jean fulminò Eren con lo sguardo, mentre quest'ultimo gli passava accanto di malavoglia per entrare in bagno. Di certo, non si sarebbe fatto insultare dall'amico.
Una volta in bagno, si ricordò di prendere il proprio asciugamano, perciò fu costretto a tornare indietro verso il letto, per estrarre l'indumento dal baule, dove aveva riposto i vestiti.
Tornato in bagno chiuse per bene la porta alle sue spalle, per poi svestirsi del tutto ed entrare nella doccia.
L'acqua calda aveva iniziato a scorrere sul suo corpo, quando il ragazzo si ricordò di aver dimenticato anche i vestiti in camera.
Vorrà dire che uscirò in asciugamano, pensò.
All'interno della doccia erano presenti moltissimi shampoo, ma Eren ne scelse uno al cocco.
Restò nella doccia per quella che a lui sembrò mezz'ora. Generalmente ci impiegava la metà del tempo a lavarsi, ma la giornata precedente lo aveva stancato davvero tanto, e ciò di cui aveva bisogno era rilassarsi sotto l'acqua calda.
Uscì dalla doccia, bagnando tutto il pavimento mentre si avvolgeva l'asciugamano color verde acqua attorno alla vita.
Le pareti della doccia erano tutte annebbiate, notò Eren, e nel bagno era presente davvero tanto vapore.Si accorse di aver dimenticato addirittura il secondo asciugamano, quello per i capelli, perciò uscì dal bagno lasciando una scia di gocce d'acqua per terra.
Spalancò la porta, mentre un'ondata di vapore invase la stanza.
E poi, si bloccò.
A prima vista, notò tre figure davanti a lui, che potevano benissimo essere Marco, Armin e Jean... ma non appena il vapore si diradò, Eren, d'impulso, sentì il bisogno di stringere meglio l'asciugamano attorno alla propria vita.
Quelle tre persone, erano Petra, Hanji e Levi.
Non appena li vide, il castano fu sul punto di scivolare, nel tentativo di indietreggiare.
Sapeva che la sua pelle era leggermente arrossata per via dell'acqua calda, ma le circostanze non aiutarono a migliorare la situazione, facendolo così arrossire ancora di più.Si sentiva estremamente in imbarazzo ad avere solo un pezzo di stoffa a coprirlo, ma si stupì del fatto che la persona davanti alla quale si vergognava di più non era Petra, non era Hanji, ma era Levi.
«Buongiorno scostumato!» lo salutò allegramente Hanji, andando accanto a lui per dargli una pacca sulla spalla.
«Eren, Hanji, si chiama Eren» la corresse Petra, dirigendosi verso le finestre della stanza, aprendole per far fuoriuscire il vapore.
«A proposito, Eren» lo richiamò subito dopo aver aperto anche le finestre del bagno «Come mai non sei ancora venuto a trovarci, questa mattina? Ci eravamo messi d'accordo ieri sera, no?»
«I-io, ecco, mi ha svegliato J-Jean qualche minuto fa, e...»
«Qualche minuto fa? È da mezz'ora che ti stiamo aspettando!»
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My Other Half • EreRi
FanfictionEren e Levi, due semplici studenti di una scuola superiore, si conoscono da tempo. Eppure, in tutto questo tempo, si sono solo osservati, senza mai parlarsi. Il destino, però, decide di dare loro due settimane per innamorarsi. Ce la faranno ad innam...