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Una volta aver asciugato per bene i capelli di Eren, Levi entrò con lui in ascensore, premendo subito dopo il tasto corrispondente al piano della caffetteria.

Durante la salita verso l'alto, Eren continuava a guardarsi intorno sorridendo come un bambino, mentre Levi, con le braccia incrociate al petto, guardava dritto davanti a sé.
Il tutto con una musichetta rilassante in sottofondo, quelle che di solito si ascoltano negli ascensori.

Per tutto quel tempo Eren non la smetteva di pensare a quanto fosse felice, ma una volta entrati in caffetteria finalmente realizzò che avrebbe dovuto restare per molto altro tempo da solo con Levi, e questo lo spaventò a morte.

Ma chi me lo ha fatto fare? Perché ho accettato?

Nella sua testa erano queste le uniche domande che si faceva.
Poteva essere entrato nelle grazie di Levi quanto voleva, però stava di fatto che non sapeva di cosa parlare con lui. Probabilmente sarebbe stato zitto a fissarlo, mentre Levi faceva lo stesso.

Pronto a fare una figuraccia colossale, uscì dall'ascensore insieme al ragazzo.

Una volta lì, però, lo sguardo gli si illuminò subito: Jean era lì con Marco.

Non sapeva se fosse un bene o un male il fatto che Jean fosse lì: da un lato, si sarebbe potuto intromettere nei discorsi come faceva di solito. Così Eren ne avrebbe approfittato per parlare con lui oltre che con Levi, evitando di stare zitto per tutto il tempo.
D'altra parte, però, era anche vero che lui e Levi erano andati lì per stare da soli...

Alla fine, però, Eren decise di ascoltare quella vocina nella testa che gli diceva di sedersi da solo con Levi, anche se il buonsenso glielo voleva impedire.

«Sediamoci lì» disse Levi, indicando un tavolo che si trovava parecchio lontano da quello di Jean e Marco.

Era palese il fatto che anche lui avesse notato i due, eppure, sembrava volerli evitare.
Questo voleva forse dire che ci teneva proprio a stare da solo con Eren?

Eren annuì, dirigendosi con Levi nel tavolo prescelto.
Dopo essersi seduto rigidamente davanti al corvino, cominciò a guardare ovunque tranne che in direzione di Jean, per evitare che lo notasse.

Levi, nel frattempo, ordinò un thè nero, e, senza chiedere ad Eren se lo volesse o no, ordinò per lui una fetta di torta al cioccolato.

Eren lo guardò perplesso.
«Come fai a sapere che mi piace la torta al cioccolato?»

«Lo so e basta».

My Other Half • EreRiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora