Capitolo 5

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Avvertenze: SMUT SMUT SMUT Amate la Gif○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●

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"Ho un compito perfetto per te"
Rimasi in silenzio davanti a quella proposta per niente allettante, nell'attesa che il grande sogghigno sulle labbra di Taehyung sparisse almeno un po'.

"Hai una paralisi facciale o la smetti di ghignare?"
Pronunciai infine, il tono troppo acido.

"Non cambiare discorso"
Si avvicinò di qualche centimetro ed io, quasi spontaneamente, iniziai ad allontanarmi poco alla volta, fino ad avere la spalla sinistra contro alla sponda del letto.

"Sono stato invitato ad una specie di festa tra capi della mafia, domani sera, e la quantità di denaro che il padrone possiede nella stessa villa mi alletta molto"
Alzai un sopracciglio, confuso.

"Vuoi ingannare un tuo collega?"
In effetti pure io e Taehyung eravamo "colleghi", l'unica differenza era che ci volessimo ammazzare a vicenda.

Rise lievemente ma non si scompose, evitando di rispondere alla mia domanda; sulle sue gote si era formato un rossore appena accennato, e quella visione mi sembrò talmente tenera da riscaldarmi il cuore.

Mi diedi mentalmente dell'idiota e riposi l'attenzione sulle mie gambe, che iniziai a torturare passando le mani sulla superficie del jeans.

"Come hai già capito, voglio rubargli quell'enorme quantità di soldi, ma ovviamente ho bisogno di alcuni aiuti per riuscirci-"
"Hai milioni di aiutanti e pure Jungkook, quindi lasciami fare il prigioniero in santa pace e vai a farti fottere"
Ci fu un attimo di silenzio interminabile, il giusto per lasciare a Taehyung il tempo necessario per mantenere la calma.

Chiunque si sarebbe accorto che stava cercando in ogni modo di non avere scatti d'ira per convincermi più facilmente, ma non avrei cambiato idea per nulla al mondo.

"Pure tu hai tanti aiutanti, ma come vedi sei ancora mio prigioniero"
Perché aveva sempre fottutamente ragione? Ero sparito da ormai due o tre giorni e dei miei uomini nessuna traccia, avranno sicuramente colto l'occasione per farsi una vacanza.

"Adesso ascoltami, Park Jimin"
Strinsi le dita intorno alla mia stessa coscia per rendere maggiormente esilerante quel momento di suspence, senza impedire ad un lieve sorriso ironico di prendere forma sulle mie labbra; Taehyung sembró ghignare a sua volta, come per provocarmi.

"Non dobbiamo destare sospetti, quindi, mentre io intratterró il Signor Wang, tu dovrai trovare il modo di aprire la cassaforte per permettere a Jungkook di portare via il contenuto discretamente"
Ero ovviamente il migliore nell'aprire porte e cassaforti chiuse, e in quel momento la mia mente venne invasa da mille pensieri diversi: Taehyung sembrava conoscermi molto meglio di chiunque altro, persino di Jungkook.

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