Capitolo 2

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Cammino per il lungo corridoio freddo della scuola. Sono teso come una corda di violino ma cerco di non farlo notare troppo. Vicino a me cammina un' altra ragazza candida dalla pelle scura e il fisico gracile. Ha gli occhi a mandorla e uno sguardo teso e attento. L'ho già visto quello sguardo. Insopportabile. Come se avesse sempre il controllo su tutto. Com'è che si chiamava? Christina? Si. Si chiama cosí, ne sono sicuro. Quella ragazza é sempre stata la classica candida che parla troppo. Io Drew e Molly non le siamo mai piaciuti e a me va bene così. L'ho sempre odiata e lei ha sempre odiato me. Da quando eravamo piccoli.

Lei mi fissa con sguardo accusatorio, come se le avessi fatto qualcosa. Non sopporto la gente che mi fissa. Accellero il passo e le vado addosso con la spalla sinistra piú forte del dovuto. "Auguri per il test!" Le dico ironicamente abbassando lo sguardo su di lei. Christina mi lancia un' occhiata di puro odio. Poi si volta e si dirige verso la stanza in cui affronterà il test. Dentro c'era un' intrepida.

Io mi dirigo verso l'unica stanza libera dove c'é una Rigida che mi sottoporrà al test. Ho sempre odiato la loro fazione. Dicono tanto di essere altruisti ma alla fine pensano solo a se stessi. Tutte le risorse alimentari di questa città vanno a loro che dicono di darle agli Esclusi, quelli che non hanno nessuna possibilità. Io non gli credo. Mentono. É ovvio. Non gliene frega nulla degli Esclusi. Lo so perché non importa a nessuno di loro. Non hanno alcun posto in questa città.
E anche se i Rigidi dicessero la verità non ne vale la pena sprecare cibo per dei falliti. Io non sarò un escluso.
Non lo sarò mai.
Mai.

Quando entro la Rigida mi fa un sorriso. Probabilmente ha cercato di farmi un sorriso sincero per darmi il benvenuto. Da brava Rigida. Ma il suo risultato é stato un sorriso innaturale e forzato. Ha degli occhi che sembravano impazziti.
Forse so anche il perché: la stanza é circondata da specchi. Davanti a me c'é una sedia collegata a uno strano marchingenio che solo un Erudita potrebbe capire come funziona.

"Ciao, io sono Erin." Dice, con tono deciso. Ha una voce acutissima quella donna. Eppure é alta e ha un fisico massiccio. Strano. Di solito i Rigidi sono secchi come un grissino. Immagino che non mangeranno per dare il loro cibo ai poveri Esclusi... Soffoco una risata che mi viene impossibile trattenere.
La Rigida mi guarda con sguardo perplesso, poi mi fa cenno di sedermi sulla sedia davanti a me e mi porge un bicchiere con dentro uno strano liquido azzurro. "Bevilo tutto" mi dice sempre con tono fermo.
Senza obiettare bevo tutto il contenuto del bicchiere. Subito dopo in testa cominciano a girarmi mille pensieri, mille domande...
Sento gli occhi pesanti.
Molto pesanti.
Non riesco a tenerli aperti.
Dopodiché buio.
Buio totale.

Divergent: Peter HayesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora