Capitolo 3

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Quando mi sveglio mi trovo nella sala mensa della scuola. É tutto così strano...
La sala é vuota ed é esattamente come mi sento io: vuoto. Mi guardo intorno ma non c'é nessuno.
Che diavolo succede?! Perché non c'é nessuno? Non avrei dovuto affrontare il test Attitudinale?

Tutto d'un tratto una voce mi dice:"Scegli!"
Non ho idea di chi sia la voce ma non sembra umana. Non del tutto.
Davanti a me compare da una parte un pezzo di carne e dall'altra parte un'affilata e lunga lama, perfetta.
"Scegli!"questa volta la voce sta gridando.
Non so cosa potevo fare con quei due oggetti. Davvero questo mi avrebbe aiutato a capire a quale fazione appartengo? In questo momento tutto quelche mi hanno detto le persone di cui avrei dovuto fidarmi sembra smentirsi.

"Scegli!" Mi dice la voce sconosciuta ormai urlando. Istintivamente afferro la lunga e affilata lama. Non so perché. Ma cosa avrei potuto fare con un pezzo di carne? E che cosa dovró fare con quel pugnale? Comincio a sudare freddo. Sono passati pochi secondi ma mi sono sembrati interminabili. Vorrei scappare da questo posto per potermi rifugiare nei miei sogni... Per potermi rifugiare da me stesso.

Sto ancora impugnando il pugnale saldamente. Sento qualcosa ringhiare. Un cane. Ha qualcosa di strano. Come se non fosse reale. Tutto questo posto non sembra reale. A dire il vero non mi stupirei se non lo fosse. Il cane si trova a dieci metri di distanza da me. É troppo grande per essere un cane.
Continua a ringhiare.

All'improvviso il cane comincia a correre pronto a scagliarsi su di me. Rimango immobile. Il cane si avvicina troppo velocemente. Troppo velocemente per farmi pensare a qualcosa. Non c'é tempo per pensare. Ora si trova a tre metri da me. 'Non c'é tempo per pensare' mi ripeto in testa. Stringo il pugnale fino a fare diventare le mie nocche bianche.
Mi scaglio sul cane con ferocia e il cane cade a terra. Senza neanche accorgermene il pugnale gli si é conficcato proprio in gola.

Rimango li a fissare l'immagine cruda. A un certo punto dall'altra parte della stanza vedo Molly.
Perché? Perché proprio lei?
La conosco anche lei da quando ero piccolo. Siamo amici. Credo. Forse é piú un'amica come Drew. Una che fa quelche dico io.

Abbasso lo sguardo ma il cane non c'é piú. Si stava scagliando contro Molly che era lì. Nello stesso punto di prima. Immobile.
Con un viso dipinto dalla paura. Non l'avevo mai vista cosí.
Avrei dovuto fare qualcosa per lei? Molly non dovrebbe essere qui. E se non fosse lei? Non potrei comunque fare nulla. Sarebbe solo tempo sprecato. Abbasso lo sguardo mentre il cane si scaglia su di lei. Sento un urlo poi il silenzio. Silenzio totale. Inquietante, quasi. Fisso il pavimento e non mi muovo di lí. Avrei davvero lasciato che morisse? Ne sarei davvero stato capace? Beh, é quelche ora ho fatto...
Non so piú cosa aspettarmi...

Sento una voce. Ma questa volta sento una voce naturale, anzi familiare. Mi giro verso quella voce. Davanti a me vedo Christina. Quella ragazza insopportabile di prima. In questo momento non ha una bella faccia. Sta piangendo.
"Tu la conosci questa persona?!"
Grida indicando una foto che ha stropicciata in mano. La guardo perplesso. Senza darle alcuna risposta.
Lei si avvicina ancora di piú a me sbattendomi la foto in faccia. "Mi ucciderà!" Urla a fatica. Io non so cosa dirle. Guardo attentamente la foto. So di chi si tratta. É una persona che ho già visto piú volte.
Potrei dirle la verità. Ma a cosa servirebbe? A nulla. Sono davvero sincero? Appartengo veramente alla mia fazione? Che posto avrò qua un giorno? In un posto dove non posso mentire. Dove non potrò mai rifugiarmi da nessuna parte dentro di me. Non posso. Non potevo. Non potrò mai essere così.
"Lo conosci?!" Mi urla Christina questa volta accasciandosi a terra per la frustrazione. "Non ho idea di chi sia" Le mento. Poi non riesco a trattenere una risatina che poi soccombe nel silenzio. Le ho mentito. L'ho fatto. Non sono stato sincero. Non con lei. Ma finalmente so di essere stato sincero con me stesso.

Di nuovo buio totale. Poi mi sveglio. Rilassato come non mai ma ancora pieno di dubbi. É finita. Ho concluso il test.
Il temuto Test Attitudinale.

Divergent: Peter HayesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora