Medical Care - DamiMar'i

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Lentamente Mar'i fasciava le ferite del nuovo pettirosso, avendo paura di fargli del male, anche se lui non dava alcun segno di fastidio.

- Avresti dovuto fare più attenzione - lo rimproverò lei.

- Guarda che non è niente di grave - rispose lui infastidito, non sopportava le ramanzine, sopratutto fatte da chi era più piccolo di lui.

Doveva già sopportare suo padre e Nightwing, per non parlare di quando anche Alfred interveniva.
Quei tre si mettevano sicuramente d'accordo, se lo sentiva.

- Mi sono preoccupata... - sussurrò la ormai giovane adolescente, tenendo lo sguardo fisso sulla garza che stava usando.

Damian la guardò, inarcando a pena un sopracciglio.
- Come scusa? -

Mar'i sussultò, pensava che non l'avesse sentita ed era anche convinta di averlo solo pensato e non detto ad alta voce.

- Beh, sì... è normale. Mi preoccupo anche per il nonno, come per i miei genitori... per Alfred. Per non parlare di Silkie! - cominciò velocemente e a vanvera, arrossendo lievemente.

Damian lo notò e, non sapeva neanche perché, sorrise leggermente.

Mar'i cercava di tornare del suo colorito naturale, ma forse il fatto che Damian fosse senza maglietta per la medicazione non la aiutava, infatti arrossì ancora di più.

Damian continuava a sorridere, ma la mezza-aliena non se ne accorse, fino a quando non sollevò il viso, ritrovandosi a pochi centimentri di distanza dal quello del ragazzo.

I suoi occhi si puntarono su quelli di lui, dimenticandosi completamente della piccola bottiglietta di disinfettante che aveva in mano per inumidire del cotone.

Infatti, quella bottiglietta, le sfuggì dalle mani, ma con un movimento rapido Damian la afferrò, interrompendo i loro sguardi e creando sulla sua faccia una piccola espressione di dolore.

A quanto pare anche lui si era dimenticato di qualcosa, delle sue condizioni per esempio.

Mar'i riprese il suo lavoro, mentre Damian la guardava.

Doveva ammette che era diventata molto carina, crescendo diventava sempre più bella, ma non l'avrebbe mai ammesso a qualcuno, soprattuto a quell'idiota di Tim, il fratello adottivo che pensava ci fosse qualcosa tra i due, minacciandolo anche di dirlo al più grande tra i fratelli.

Ma Damian riusciva sempre a farlo zittire, minacciandolo a sua volta con la sua katana.

- Finito! - disse infine Mar'i, mettendo un ultimo e grande cerotto nella parte superiore del petto del ragazzo.

Damian, quindi, si alzò dal lettino su cui si trovava, riprendendo la sua maglietta e indossandola.

Poi, lentamente, ma deciso, si avvicinò alla più piccola, la quale arrossì nuovamente per la vicinanza.

- Grazie nanetta - disse prima di lasciarle un leggero bacio a stampo e dirigersi all'esterno, lasciando la mezza tamariana confusa e sorpresa.

Dopo aver realizzato cosa fosse successo, si toccò le labbra ancora incredula, per poi sorridere.

Quel ragazzo la sorprendeva sempre di più.

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