DC One-Shots

Dream - Spitfire

{La one-shot che state per leggere è un qualcosa di orrendo che ho scritto ora, sul momento. Siete ancora in tempo per non leggere questo schifo. Non la sto neanche a rileggerla per correggere errori.}

- Artemis Lian Crock, vuoi prendere tu, Wallace Rudolph West, come tuo sposo? -

Sul viso della bionda c'è un'enorme sorriso a trentadue denti.

Nessuno l'aveva mai vista così felice.

Annuisce, guardando negli occhi il rosso difronte a lei.

- Sì, lo voglio - pronuncia, cercando di contenere l'entusiasmo.

Il candido abito bianco le stava a pennello.

Il corpetto stretto, decorato con alcuni ricami e spalline in pizzo, ed una lunga gonna che ricadeva morbida, sfiorando il tappeto steso sul prato, sulle sue gambe.

In loro famigliari sono seduti sulle prime panchine in legno, nel verde prato, con dietro di loro tutti i loro amici.

Era tutto così perfetto, troppo perfetto.

Dopo lo scambio degli anelli dorati, finalmente il prete annuncia le parole tanto attese da tutti.

- Vi dichiaro marito e moglie. Lo sposo può baciare la sposa -

Artemis continua a sorridere, mentre avvicina il suo viso a quello del velocista, ma qualcosa sembra andare storto.

Chiude gli occhi, aspettando l'incontro con le sue labbra, ma ciò non accade.

Riapre gli occhi dopo qualche secondo, ritrovandosi nella sua solita buia e piccola camera, con un cuscino stretto tra le braccia e il viso rigato dalle lacrime.

Si mette seduta, tirando su col naso e guardandosi intorno mentre si asciuga le lacrime con il palmo della mano, metabolizzando cosa fosse successo.

Un sogno. Solo un altro sogno. Solo un altro stupidissimo sogno.

Così ricorrente, così reale, così doloroso.

Sposta lo sguardo sul comodino, sulla foto di loro due, sorridenti, sdraiati sullo stesso prato del sogno.

Perché continuava a fare così male?

Perché sembrava che i ricordi di loro due felici, mentre progettavano il loro futuro insieme, la perseguitassero?

Perché il suo più grande desiderio continuava ad essere solo uno stupido sogno ricorrente, ma mai la realtà?

{Io vi avevo detto che era uno schifo.}