I - Capitolo 1: Spazio per i Miei Amori

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Questo trailer 😍

Benvenuti nel Vol. 2! Anche se penso che la cosa sia piuttosto ovvia, vi prego di non leggere oltre se non prima avete finito il Vol. 1 (duh!) che potete trovare sul mio profilo. Ho intenzione di aggiornare settimanalmente, credo ogni martedì se tutto va bene. Se trovate errori, fatemeli notare e li correggerò sicuramente. Lasciate qualche stellina se la traduzione vi piace e commentate pure se vi va (mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e se sclerate come me quando leggete questa storia lol).

Siamo adesso a novembre del 1976 a New York, circa 2 anni sono passati dal Vol. 1. Preparate fazzoletti e condotti lacrimali. Buona lettura ❤️

***

La radio è accesa, e quasi ringhio quando riconosco il pezzo, lanciando un'occhiataccia alla radio da sopra al quotidiano.

"Ci risiamo!" la sua voce risuona dal soggiorno, sembra divertita.

"Non pensi che ne abbia tutto il diritto stavolta?" Chiedo esigentemente. "Stanno mischiando Beethoven alla musica disco! Voglio dire, non c'è niente di originale in questa canzone, ma è stata scritta da uno che è morto secoli fa! E ora questi bastardi fanno soldi grazie a lui! Come riescono a dormire la notte?" Guardo male la radio che è poggiata sul davanzale della finestra della cucina. So che lei ha sentito questa sfuriata più di una volta ultimamente.

"Io penso che sia funky," dice mentre entra in cucina, legandosi velocemente i capelli biondi formando una coda di cavallo. È in ritardo, ha una borsa caricata in spalla. Individua con gli occhi la fetta di toast che mi sono preparato, e la agguanta velocemente. Sollevo un sopracciglio incredulo mentre la guardo. "Scusa, ma non ho tempo!" dice mentre lo addenta a grandi morsi prima di prendere la mia tazza di caffè e berla in fretta, un po' troppo in fretta dato che fa una smorfia e la mette giù. "Ahia, la mia lingua!"

"Quella era la mia ultima fetta di toast, grazie mille."

"Ho fame!" Ride lei, con gli occhi che brillano mentre prova a mangiare la mia colazione in tempo record.

"Suppongo di essere il manager esecutivo delle Ballerine Affamate di Manhattan Inc.," sospiro, ritornando al mio giornale, non mi importa se è vecchio.

Lei finisce di mangiare, beve un altro sorso del mio caffè, e poi dice, "D'accordo, devo correre. Ti porto il pane la prossima volta, giuro." Si avvicina, e io alzo lo sguardo dal giornale mentre lei si abbassa, le nostre labbra si incontrano a metà, la mia mano sul suo fianco. È più uno sfioro che altro, abituale e caldo. Le sue labbra spariscono il secondo successivo mentre si raddrizza, sgranchendo gli arti snelli. Uno dei suoi scaldamuscoli è più in basso dell'altro. Le dà un aspetto leggermente trasandato che in qualche modo riesce a starle bene, indossa dei pantaloncini neri con un semplice halter top bianco. Riesco a vedere il body verde attraverso il tessuto del top. Raccoglie la sua giacca arancione in pelliccia di coniglio che era appesa sul retro di una delle sedie attorno al tavolo da colazione, la mette addosso e alza la zip. È impossibile che i suoi vestiti siano pratici per New York a novembre, per non parlare del fatto che fuori sta piovendo.

Questo non sembra rallentarla, però. "Sono in ritardo, sono in ritardo, sono in ritardo!" Borbotta mentre quasi corre fuori dalla cucina. "Ci vediamo al ristorante allora! Ti amo!"

"Anch'io," rispondo e giro alla pagina seguente, gli occhi finiscono su un articolo circa le elezioni presidenziali, con delle speculazioni su chi sarà il vincitore. Le elezioni sono state la settimana scorsa, il che significa che il giornale è ancora più vecchio di quanto immaginassi, quindi perché lo sto leggendo? Neanche mi importa di che cambiamenti porterà Carter. Cambiamento. Su che base si misura? Che cosa ci vuole? Un guardaroba nuovo? Un nome nuovo? Etichette e coperture diverse per la stessa persona. E a volte cerchi di cambiare, ed è uno sforzo cosciente, ma non te lo permetteranno. Loro sanno chi eri e non riescono ad accettare che non hai più alcuna somiglianza con il te del passato. Ti contrastano. Ti annegano. E poi pensi che la persona che eri una volta è tutto ciò che potrai mai essere.

THROAM, Vol. 2: Wolves vs. Hearts | Ryden (Italian Translation) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora