II - Capitolo 7: Un'Opera D'Arte/Sparire

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Nota di Anna Green: La canzone alla radio all'inizio è Torn Between Two Lovers di Mary MacGregor, successo del 1977. Bonzo è John Bonham, il batterista dei Led Zeppelin, e Grant è il loro manager, Peter Grant. Inoltre i Led Zeppelin durante il loro tour del 1977 suonarono a New York a giugno, anche se qui è ancora aprile.

***

La proprietaria del caffè non prova mai a fare soldi con me. Quando entro, con le spalle ricurve, la testa bassa, mi dà soltanto il benvenuto, dice alla cameriera di portarmi del caffè nero, e mi fa cenno verso il tavolo nell'angolo che sa che preferisco. Riesco a guardare fuori in strada, ma la gente non può vedermi. Il bar dista solo due isolati da casa mia, nel cuore dei quartieri nei quali sono solito presentarmi, ma il caffè non dà nell'occhio. Non è un posto in cui si troverebbe Gabe a riprendersi da una sbornia, o qualunque altro rocker o artista di queste parti perché questo posto non è romantico. È schiacciato tra un negozio di scarpe e un negozio di monete rare in cui non ho mai visto nessuno, e non ho portato Keltie qui o Gabe o Jon o Eric, nemmeno Brendon. È il mio posto. Ha un'anima antica.

È stata una mossa intelligente da parte mia tenere un posto solo per me. Tenere un insignificante tavolo ad angolo con una sedia traballante solo per me.

Poggio il mio cappello sul tavolo. Rimuovo gli occhiali. La ragazza mi porta il caffè. Non mi guarda e non fa domande, e io tiro fuori il mio taccuino.

"Come procede l'album, Ryan?"

Alzo lo sguardo verso il bancone dove Eleanor mi sta guardando con un sorriso materno. "Procede bene, El. È pronto."

"Ma non mi dire." Si gratta la testa ingrigita, ha ancora la fede al dito. Suo marito è morto l'anno scorso. Di cancro, credo. "Ho intenzione di comprarlo."

"Ti manderò una copia io." Pare che stia per protestare, quindi dico, "Non provare neanche a discuterne. Te lo autografo. Forse un giorno varrà anche un po' di soldi."

Lei annuisce, un piccolo sorriso si allarga sul suo viso. "Beh, grazie, Ryan. Sarebbe carino da parte tua."

"Non c'è di che," dico e inizio a lavorare sui frammenti di testi che mi girano in testa da questi ultimi giorni. Non so per cosa siano perché è come ho detto: l'album è pronto. Abbiamo finito l'ultima canzone ieri sera, e la festa ufficiale sarà domani. Ho sistemato l'ordine delle tracce. Ho messo un titolo. I ragazzi sono entusiasti, soprattutto la casa discografica: mi hanno persino mandato una cesta di frutta.

Io sono così stanco di vivere.

L'inchiostro nero si intreccia sulla pagina bianca, i miei occhi seguono i cerchi e le curve. È una giornata soleggiata, ovviamente, tanto per farmi sapere che non ho il diritto di essere infelice. E la primavera è il periodo degli amanti. Già, quali amanti? Keltie non risponde alle mie chiamate, e io non rispondo a quelle di Brendon. Amanti. A Keltie ho mandato dei fiori, pure, ma non ha mai chiamato per ringraziarmi. E ora cammino in giro per Soho, con occhiali da sole e cappello, vedo fidanzati che si tengono per mano, con le braccia reciprocamente attorno alla vita, mentre ridono sul collo l'uno dell'altra. Sbucano sempre fuori durante la primavera. È una cosa stagionale. Girati, girati, girati.

Il caffè è amaro e troppo caldo, mi brucia la lingua, ma non mi importa. La porcellana bianca è quasi troppo calda da tenere in mano. Nella tasca sento la forma irregolare della chiave dell'Hotel Chelsea e non so perché me la porto appresso. Al momento, quel rifugio temporaneo è l'ultimo posto in cui vorrei stare.

Ho fatto una cosa sciocca.

Butto giù un altro paio di versi, e pare che non siano affatto connessi, ma lo sono, o lo saranno. È come se stessi guardando le pagine con una lente d'ingrandimento, ma il quadro d'insieme mi stesse sfuggendo.

THROAM, Vol. 2: Wolves vs. Hearts | Ryden (Italian Translation) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora