Capitolo 22

34 3 0
                                    

Diedi un ultimo morso a quel delizioso gelato e presi la mano di Thomas. :<<Mi hai promesso di fare qualche giro per i negozi, perciò adesso dobbiamo andare!>>. Dissi eccitato a Thomas. :<<Certo che ci andiamo, lo sai che mantengo sempre le promesse che faccio, ma tu ci hai messo una vita per finire quel gelato>>. Disse lui sorridendo e alzandosi dalla panchina, aiutandosi con la stretta della mia mano. :<<Non è vero, forse sono un po lento quando mangio, ma poi parli proprio tu, che abbiamo fatto due passi per arrivare a questa panchina e non riesci nemmeno a tirarti su da solo?>>. Dissi ironicamente, accennando un sorriso con la bocca. :<<Ci siamo appena visti e già discutiamo su chi è il più lento a fare qualcosa>>. Aggiunse Thom cominciando a camminare verso il  negozio più vicino. :<<Mi ero scordato di quanto fossi noioso Thom, ogni tanto fatti una risata>>. Dissi provocandolo.
:<<Ammettilo che infondo ti piace il mio modo di fare>>. Disse Thom facendo
incontrare le nostre mani in una stretta. :<<Ti sbagli mi piaci tu e alcuni tuoi modi di fare, e questo di certo non è uno dei miei preferiti>>. Aggiunsi facendo più salda la presa delle nostre mani. Riuscivamo a stuzzicarci con una tale dolcezza che non potevamo farne a meno, non ci resistevamo, ma per nascondere il fatto che ci desiderassimo tanto da volerci saltare addosso a vicenda, ci davamo fastidio giocando e ridendo, era proprio quel suo lato che celava quel modo di riuscirmi a fare impazzire di rabbia, ma al contempo farla diventare un divertimento,che amavo. Entrammo nel primo negozio, se qualcuno potesse descrivere le nostre due espressioni, potrebbe associare la mia ad un bambino dentro ad un negozio di giocattoli e quella di Thomas ad un carcerato a cui mancava ancora molto dallo scontare la sua pena. :<<Thom guarda, c' è il negozio di  Ralph Lauren, è il mio negozio preferito, non puoi avere quell'espressione annoiata>>. A quella vista i mie occhi si illuminarono, l'adrenalina scorreva sempre più abbondantemente nel mio sangue. :<<Possiamo andare, tanto per me un negozio vale l'altro>>. Aggiunse Thomas, indifferente. :<<Non puoi parlare sul serio, è uno degli stilisti statunitensi più famosi al mondo, non che il mio preferito>>. Continuai sempre più euforico. L'espressione di Thomas non era cambiata, anzi sembrava meno interessato di prima. Giunti davanti alla vetrina, non riuscì a distogliere lo sguardo, da un favoloso completo, con un maglione grigio avente una soffice lana intrecciata particolarmente, accompagnato da un paio di jeans neri aderenti, con dei piccoli tagli sulle ginocchia. L'unico problema era che non potevo acquistarlo per due ragioni, la prima era che avevo dimenticato il portafogli a casa, la seconda era che comunque non me lo sarei mai potuto permettere.:<< Aspettami un'attimo qui, torno subito>>. Mi disse Thomas. Lo vidi entrare all'interno del negozio, non capivo perché fosse entrato senza dirmi nulla cominciai a spiarlo dalla vetrina, lo vedevo parlare con un commesso indicando verso la mia direzione, poi vidi il commesso allontanarsi per ritornare e porgergli qualcosa tra le mani. Lo vidi uscire nuovamente dal negozio, teneva le mani dietro la schiena. :<<Che hai fatto, ti vedevo indicare verso di me con quel commesso>>. Dissi avvicinandomi a lui. :<< Prima devi darmi un bacio e poi te lo dirò>>. Disse lui guardandomi intensamente negli occhi. Inizialmente tentennai, ma feci ciò che mi disse lui, dopo di che le sue mani mi circondarono la vita, quando improvvisamente sentì qualcosa che si poggiò dietro le mie gambe. :<<Thom che ci fai con una busta di Ralph Lauren? >>. Chiesi confuso. :<<Secondo te cosa posso farci, ti ho preso qualcosa>>. Rispose lui porgendomi la busta. :<< Spero non siano vestiti, perché io sono molto difficile nella scelta, nonostante adori questo negozio>>. Dissi imbarazzato.
:<<Io dubito non ti piaccia, guarda cosa ce nella busta>>. Aprì quella busta con discrezione, cercando di trattenermi da espressioni indesiderate nel caso non mi fosse piaciuta la sua scelta. :<<Thom ma è ..>>. Provai a dire. :<<Il completo che hai fissato per tipo dieci minuti? Già>>. Disse concludendo la frase che avevo appena iniziato. :<<Tu sei matto, costa una fortuna, non posso accettarlo>>. Dissi restituendogli la busta. :<<Invece devi accettarlo, questo weekend è dedicato a te, e farò di tutto per soddisfare ogni tuo desiderio>>.
:<< Interessante, ma dovresti sapere che sono parecchio difficile da viziare, però tu ci riesci dannatamente bene>>. Dissi prendendogli il viso tra le mani e baciandolo intensamente. Forse però Thom non sapeva che l'unica cosa che riusciva a soddisfarmi più di tutte erano i suoi baci, e lo sapeva fare dannatamente bene. Il nostro giro per negozi continuò,ma fu un fiasco e non riuscimmo a trovare nulla che ci soddisfacesse. :<<Visto che tra questi negozi non abbiamo trovato nulla, ora vieni nel mio negozio preferito>>. Disse avanzando con passo svelto. :<< Ma avevi detto che un negozio vale l'altro per te>>.  Dissi accelerando il passo. :<<A parte un negozio in particolare, ovvero quello li in fondo>>. Disse indicandolo. :<<Louis Vuitton?!>>. Chiesi sbalordito. :<< Già ma devi sapere, che era il posto in cui mia madre mi portava fin da quando ero piccolo, ma dopo il suo incidente incidente stradale, mentre mi stava accompagnando verso questo negozio, non ci sono più andato, ma tu hai il suo stesso carattere, sei solare allegro e divertente, ma stronzo quanto basta>>. Confessò lui. :<< Mi dispiace per tua mamma, ma come mai vuoi portarmici?>>. Domandai. :<<Ti avevo detto che le sorprese non erano finite, ora sceglieremo un vestito per te e lo indosserai questa sera, quando andremo a cena e nel posto segreto di cui ti ho parlato>>. Concluse lui. :<<Che ne pensi se tu scegli il mio e io il tuo?>>. Proposi prendendogli la mano. :<< Perfetto, ci sto!>>. Esclamò, accettando la proposta. Entrammo e due stilisti si avvicinarono a noi. :<<Buona sera ragazzi, io mi chiamo Marina e lui è il mo assistente Jason, possiamo aiutarvi in qualche modo?>>. Disse Marina :<< Si avevo prenotato la prova di un abito, a nome Evans>>. Informò i due Thomas. :<<Certo mi segua pure >>. Mi invitò lei. :<< Vai Alex >>. Mi incitò Thomas a seguire la stilista. Mi allontanai con lei per arrivare al camerino e indossai l'abito che Thomas aveva scelto per me. :<<Quando hai finito esci, il tuo ragazzo sta fremendo nel vederti, perciò non farti desiderare troppo a lungo>>. Mi disse Marina attendendomi dall'altra parte del camerino. :<<Eccomi, sto arrivando>>. Dissi spostando la tendina che copriva il camerino. :<< Alex sei meraviglioso, quella giacca  e quei pantaloni blu di raso ti stanno benissimo, per non parlare di quella camicia bianca di seta che ti definisce e delinea il corpo e quelle scarpe nere stupende che si abbinano al tuo papillon, sembri un vero e proprio modello!>>. Esclamò in fine Jason. :<<Mi scusi quello è il mio ragazzo, giù le mani!>>.  Esclamò Thomas. :<<Invece di fare lo scemo potresti dirmi come sto?>>. Dissi smettendo di arrossire. :<<Sei semplicemente meraviglioso cucciolo, sono senza parole>>. Disse lui con una certa luce negli occhi, che mi faceva sentire come fossi la cosa più bella al mondo e devo ammettere che un brivido percorse la mia schiena. :<<Bene ora tocca a te,però stavolta sarò io a sceglierti il vestito con l'aiuto di Marina, se non le dispiace>>. Dissi per rompere il ghiaccio e fuggire da quella situazione imbarazzante. :<<Certo che non mi dispiace, andiamo immediatamente, tieni pure il vestito in dosso tanto è già pagato>>. Disse la stilista accettando la mia proposta. Seguì Marina che mi portò nel magazzino, che però sembrava il regno dei vestiti lussuosi. :<< Eccoci arrivati, proponimi pure quello che vorresti far indossare al tuo cavaliere>>. Disse lei conducendomi verso alcuni manichini. :<<In realtà più che il mio cavaliere è il mio principe, nessuno aveva mai fatto tutto questo per me>>. Confessai. :<<Si vede che vi amate moltissimo, siete una coppia fantastica>>. Disse lei dandomi una pacca sulla spalla. :<<Grazie mille, vorrei vedere quell'abito in fondo a sinistra se è possibile>>. Dissi indicando il completo. :<< Certamente vieni con me >>. Mi disse. :<<E' possibile fare una piccola modifica?>>. Dissi. :<<Ovviamente>>. Mi rispose Marina. :<<Preferirei che la cravatta fosse nera opaca, non blu lucida>>.Dissi proponendo il cambiamento. :<<Certo provvedo subito, tu intanto vai a portare il vestito al tuo fidanzato>>. Disse lei andando a prendere la cravatta. Portai il vestito a Thomas, chiedendo a Jason, di non farlo uscire dal  subito dal camerino, perché avevo chiesto una piccola modifica. Mentre Thomas provava il suo smoking, arrivò Marina con il nuovo accessorio, che avevo richiesto. Thomas uscì dal camerino e a quella vista rimasi a bocca aperta. :<<Che ne pensi Ale?>>. Mi chiese lui. :<<Io non ho mai visto nulla di così maestosamente elegante come te>>. Risposi ancora sbalordito da quella vista meravigliosa. Uscimmo dal negozio con i nostri splendidi vestiti, salutando Jason e Marina, dirigendoci presso il ristorante. Appena entrati ci raggiunse un metre, che ci fece accomodare, sui tavoli vi erano tovaglie di seta, posate in argento,ma la cosa che mi colpì furono gli enormi lampadari di cristallo che scendevano dal soffitto, in contrasto con la pavimentazione nera scintillante. :<<Thom sei matto dove mi hai portato? Io non sono abituato ai ristoranti di lusso, non mi sento a mio agio qui, è tutto troppo lussuoso e io non sono abituato, sono consapevole del fatto che chiunque desidererebbe mangiare in questo posto da favola, ma a me sembra troppo>>. Dissi guardandomi attorno. :<< Rilassati, nulla è troppo per te, adesso arrivano le portate, se non ti piace ce ne andiamo >>. disse rassicurandomi. I primi piatti cominciarono ad arrivare e le porzioni erano minuscole, ma continuai a mangiare senza fiatare, fu la cena più silenziosa che avessi mai fatto, ma non volevo continuare a lamentarmi, in fondo non mi mancava nulla, avevo un accompagnatore bellissimo e che amavo, anche se non riuscivo adirglielo e come se non bastasse mi trovavo in un ristorante di lusso . Quando la cena si concluse Thomas mi prese per mano, mi portò all'uscita del ristorante dove ci attendeva una Lamborghini nera lucida . :<<Questa volta dove andiamo'>>. chiesi. :<< Tu non preoccuparti, ti porto in un posto magico>>.Rispose lui, senza svelarmi nulla. Se questo era il primo giorno non sapevo cosa aspettarmi dagli altri due, lui è l'unico che riesce a farmi vivere emozioni diverse costantemente e anche se a volte vanno in contrasto tra di loro, alla fine c'è sempre lui, pronto a tirarmi fuori dalla guerra di emozioni che ho nella mia testa.

Solo se lo vuoi veramenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora