Capitolo 3

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Scesi dal bus, perciò io e Vanessa ci avviammo verso l'entrata, il giardino era fitto di gente che rideva e scherzava, poi c'era chi faceva colazione al bar, chi leggeva, chi ascoltava la musica e addirittura c'erano persone che studiavano, io mi chiedo se è umano poter studiare di mattina e soprattutto di lunedì. Il bar era stracolmo di gente, dunque decidemmo di mangiare una cosa al volo, infatti come sempre io ordinai la mia solita pasta vuota, mentre Vanessa prese un bombolone alla Nutella. Ecco,di Vanessa Smith dovete sapere che come prima cosa che odia quando la chiamo con nome e col cognome è intero, perché adora il soprannome Vanny, mentre in secondo luogo c'è da dire che per lei non esistono dolci se non contengono cioccolata o al massimo Nutella. La cosa che mi da più ai nervi è quando cominciava a lamentarsi della sua forma fisica, mi ripete sempre che si sente grassa e che detesta i suoi brufoli, e io non so come farle capire che noi ci vediamo sempre come non siamo veramente, e inoltre che nessuno è perfetto. Però c'è da dire che la Vanny non è solo colei che si fa dei complessi per la sua forma fisica, ma è anche una ragazza acqua e sapone, con dei capelli biondi e lunghissimi che le arrivano fin sotto le spalle, porta degli occhiali del suo colore preferito ovvero il viola, ha degli occhi marroni contornati da eye-liner, mentre sulle ciglia applica il mascara della sua marca preferita. Insomma su di lei c'è solo da dire che è solare, sa sorridere alla vita, ma soprattutto se sei in grado di capirla fino infondo ti da anche la sua anima. Buttai via la carta del cornetto e corsi alla lezione di fisica con la vanny.

* Due ore dopo *

:<<Hey frocetto è da un po' che non ti fai vedere in giro, cosa c'è hai paura di me ??!! >>: .Disse con voce ferma Jennifer. :<<Senti oggi non è giornata Miller, quindi fammi il favore di toglierti dai piedi >>: . Affermai . Ovviamente lei non esitò un'attimo a farsi accerchiare dalle sue amiche, che non facevano altro che fissarmi e dirmi :<<Ma ti vedi che sei solo una femminuccia e che sei l'amichetto di quella pezzente della Smith, qui non ti vuole nessuno, perché qui le checche non le vogliamo, sai questo è un college solo per persone normali non per esseri come te >>: . Sbraitarono la Collins e la Peterson. Tutte le persone presenti nel corridoio fissano inermi
la scena, c'è addirittura qualcuno che ha filmato il tutto, ma nessuno era lì per intervenire, ero da solo contro quelle tre stronze, e un'intera folla di persone che mi deridevano, perciò imbarazzato dal contesto corsi via. Arrivato in bagno incontrai Vanessa, che vedendomi piangere mi chiese cosa mi fosse successo. Non appena le lacrime si placarono, presi l'occasione per raccontarle tutto, e così feci, perciò mi tirai su dal pavimento da dove ero seduto, mi appoggiai all'angolo della parete e le raccontai tutto l'accaduto. Alla notizia Vanessa impazzì e sbraitando furiosa disse. :<< Questa volta mi hanno veramente rotto il cazzo quelle quattro sgualdrine, ora vedranno chi è veramente la Vanessa incazzata che non hanno mai visto>>. Sbattè la porta del bagno e uscì furibonda. Immediatamente le corsi dietro, ma forse non avrei dovuto farlo ...

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