Capitolo Uno

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Ciao a tutti!!! Sono già tornata.. Ma questa sarà una storia diversa! Lontana dalla realtà e dal percorso di Uomini e Donne! Spero possa piacervi! Pubblico questo capitolo che è  una sorta di teaser.. l'ho  pensata come una minilong di al massimo 3 capitoli.. pubblicherò gli altri se ci sarà un buon riscontro a questo!
Grazie a tutti e buona lettura! 😘

Qualcosa non andava. Lo sentiva, i suoi sensi erano all'erta. Mentre scrutava il magazzino abbandonato, luogo prestabilito dell'incontro, un brivido gli percorse la spina dorsale. Cercando di convincersi che fosse tutto solo nella sua testa, sospirò e diede l'ennesima occhiata all'orologio. Era arrivato puntuale all'indirizzo pattuito, ma di Andy, Ruggero, e il resto della gang nessuna traccia. Una nuova ondata di inquietudine lo investì: ormai ne era sicuro, qualcosa era andato storto. Ripensò alle parole di Claudio di tre giorni prima, e non potè evitare di pensare al peggio. Al minimo rumore percepito, i suoi occhi ormai abituati all'oscurità di quel posto scattarono in quella direzione, mentre la sua mano istintivamente si diresse alla tasca destra dei suoi pantaloni, che conteneva un coltello a scatto.
La porta del magazzino si aprì all'improvviso, e alla luce fioca delle lampade ad olio comparvero i due ragazzi con cui lui aveva avuto più contatti in quei mesi e altri visi che aveva già visto, ma con cui non aveva mai parlato di affari. Abbassò il cappuccio della felpa che indossava sentendosi sempre più in pericolo,   ma non mostrando l'ansia che stava provando, come gli era stato insegnato. Perciò, con voce ferma e sicura  "Era ora, pensavo mi avreste dato buca!" Disse con un sorriso sghembo. Alla sua affermazione, tutti i membri della gang risero in modo sinistro, quasi forzato, prima che uno degli sconosciuti, con un forte accento russo, dicesse "Non si preoccupi, Francesco, non saremmo mai mancati a questo appuntamento, mi creda". Fece poi un cenno ad Andy, evidentemente suo braccio destro, che aprì nuovamente la porta del magazzino, permettendo ad una nuova figura di emergere dall'oscurità: un uomo molto alto, non eccessivamente magro ne segnato da un percorso di vita difficile come gli altri, che "Francesco" riconobbe immediatamente. Guardandolo negli occhi capì: era veramente fottuto.

4 Mesi prima....
Mario si guardò allo specchio per l'ennesima volta, sistemandosi nuovamente il ciuffo di capelli nerissimi che quella mattina non aveva proprio intenzione di collaborare e stare al suo posto. Dopo l'ennesimo tentativo, ci rinunciò e lanciando un'ultima occhiata al suo riflesso prese il giubbotto di pelle maledicendo la temperatura di quella città in cui dopo più di un anno ormai si sentiva a casa, ma che era piuttosto fredda rispetto a quella decisamente più mite che aveva lasciato a Roma, la sua città natale, grazie ad una promozione. Salì in macchina e guidò tranquillo fino al bar dove era solito fare colazione ogni mattina, prima di attaccare a lavorare. Dopo aver parcheggiato, entrò nel locale salutando tutti i clienti abituali con uno dei suoi ammaglianti sorrisi, in grado di incantare chiunque, come gli ripeteva sempre Claudio, il suo collega. "Ciao Giovanni!" Salutò il proprietario dell'attività, che voltandosi con la brioche conservata appositamente per lui in attesa del suo arrivo, disse "Buongiorno Ispettore! Solito caffè?" Mario annuì sorridendo, pronto ad affrontare una nuova giornata. Come tante altre, o forse, l'inizio di qualcosa che gli avrebbe cambiato la vita.

Eccomi qua di nuovo..  cosa ne pensate? Avete già qualche idea? Fatemi sapere😗😗😗

Taking Chances (Clario) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora