EPILOGO

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Ciao a tutti.. prima di tutto, vorreo choedere scusa per questo ritardo assurdo.. ma davvero non riuscivo a lasciare andare i miei personaggi.. non é stato facile!!
POI VORREI DIRVI CHE NON SARÀ L'ULTIMA VOLTA CHE SCRIVERÒ DI QUESTI CLAUDIO E MARIO. PERCHÈ HO DECISO CHE FARÒ UNA STORIA DI UN PAIO DI CAPITOLI, UNA SORTA DI SPIN OFF DI TAKING CHANCES..
E tra poco inizierò una nuova storia, sempre con i nostri Clario come protagonisti 💚💙
Spero vogliate seguirmi anche in queste nuove avventure!! E sempre grazie a tutti per i commenti e l'attenzione.. Grazie 💙💚
Buona lettura!!


2  Anni Dopo

Mario rientrò in casa dopo essere andato a fare la spesa, e non appena aprì la porta sentì il suo bellissimo fidanzato cantare a squarciagola una vecchia canzone che lui nemmeno conosceva mentre era sotto la doccia.
'Come diavolo farà a conoscerle tutte. Io non capisco' borbottò sorridendo innamorato mentre si accingeva a ritirare tutto ciò che aveva comprato, ridacchiando tra sè quando sentì Claudio impegnarsi a raggiungere al meglio le note alte, fallendo miseramente.
Poco dopo, il rumore dell'acqua cessò, e il suo ragazzo uscì dal bagno di quella che da due anni era diventata la loro casa, con solo un asciugamano legato alla vita, frizionandosi i capelli bagnati: non si accorse della presenza del romano, imbambolato a fissarlo con ancora una confezione di rigatoni in mano, e si diresse verso di lui, a testa bassa e continuando a canticchiare.
Il veronese, sentendosi osservato, alzò la testa incrociando il suo sguardo, e un sorriso spontaneo fece capolino sul volto di entrambi. "Ciao" gli mormorò avvicinandosi e lasciandogli un bacio sulle labbra.
"Ciao amò" rispose Mario, tentando di approfondirlo, prima che quel guastafeste del suo ragazzo, sorridendo dispiaciuto, gli ricordasse il loro impegno per quella sera. "Cicci stasera dobbiamo andare a cena con Andrea.. ricordi?"
"Giusto!! Finalmente ci presenterà la sua nuova fiamma!"
"Già!! Ormai é da parecchio che si frequentano, spero che anche lui sia fortunato quanto lo siamo stati noi.." e il veronese si interruppe per lanciare al fidanzato quello sguardo, che ormai da anni riservava solo a lui. Si sorrisero, e come ogni volta quando si fissavano negli occhi, il resto del mondo sparì.
Claudio si avvicinò al suo uomo e lo abbracciò forte, stringendo le braccia attorno al suo collo, mentre il romano portò le sue ad avvolgere i suoi fianchi, ricambiando la stretta senza parlare.
Sentì le labbra del fidanzato lasciargli ripetuti baci leggeri sulla testa, sulla fronte, sul collo, in ogni punto che riusciva a raggiungere senza spostarsi di un millimentro o diminuire la stretta, e chiuse gli occhi lasciandosi andare alle sue coccole.
Il veronese percepì il suo ragazzo abbandonarsi a lui, e avvicinò le sue labbra a quelle di Mario, coinvolgendolo in un bacio che di casto non aveva nulla: il romano schiuse le proprie e le loro lingue si incontrarono, si rincorsero, creando un danza di pura passione, i loro sapori si mischiarono, i loro piercing si scontrarono, mentre le mani iniziavano a percorrere il corpo dell'altro senza sosta.
In quel momento il cellulare di Mario squillò, ed entrambi decisero di ignorarlo, ma chiunque fosse dall'altra parte della cornetta non si lasciò scoraggiare e il telefono non smise di suonare nemmeno con le imprecazioni che tutti e due mormorarono l'uno sulla bocca dell'altro, fino a che il romano infastidito non lo afferrò e con il fiatone "Che vuoi, rompicazzo?" borbottò alla cornetta, susictando le risate di Claudio, accanto a lui, e quelle di Andrea, all'altro capo del telefono.
"Ho deciso di chiamarti perchè siccome non riuscite a tenere le mani lontane l'uno dall'altro, so che sareste arrivati tardi perchè impegnati a fare le cosacce." li rimproverò bonariamente il collega prima di scoppiare a ridere ed aggiungere "normalmente non avrei nulla in contrario eh, ma stasera dovrete essere puntuali. Non potete arrivare tardi come al solito perchè non riuscite ad uscire dal letto!"
"Andreaaa!!" Urlarono in coro, entrambi imbarazzatissimi.
"Cosa? Tanto lo so cosa stavate facendo!"
"Si, ci saremo, saremo puntuali e ci presentarai Sara. Sta tranquillo e non agitarti, andrà bene!" gli rispose Mario, capendo che dietro le battute e l'allegria di Andrea si nascondesse un certo nervosismo.
"Grazie Amico. A dopo. Ciao Claudio!" Salutò il ragazzo, prima di attaccare. 
"Quel ragazzo é un dito. Un dito, quasi più di te!" esclamò il romano, mentre il veronese, fintamente offeso, prese a fargli il solletico per vendicarsi.
"Daaai Clà" si dimenò il ragazzo, e "dobbiamo prepararci sul serio, altrimenti arriveremo tardi!!"
Si lanciarono uno sguardo intenso, mangiandosi con gli occhi, e Claudio esclamò "Più tardi".

Taking Chances (Clario) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora