Epilogo

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Pov. Rose

Nuvola come tutte le mattine, da ormai undici anni, mi sveglia strusciando il muso sul mio viso fino a che non apro gli occhi.

<< Buon giorno Nuvola >> mormoro facendole le carezze sul muso.

<< Woof >> mi risponde scodinzolando.

Guardo dell'altra parte del letto e Scorpius non c'è. Sbuffo e mi alzo per lavarmi e vestirmi in fretta per poi andare nella camera a destra della mia spalancando le porte e sorridendo.

<< Chery tesoro svegliati, oggi è il grande giorno >> non finisco neanche la frase che mia figlia si alza dal letto gridandomi un buon giorno frettoloso e correndo nel suo bagno in camera seguita come sempre da Axel.

Sorridendo esco dalla sua stanza dirigendomi nella stanza alla sinistra della mia, spalancando anche qui le porte ed avviandomi verso la finestra.

<< Nicolas è ora di alzarsi >> dico aprendo gli scuri delle finestre per far passare la luce.

<< Cinque minuti >> sbiascica mio figlio.

<< Tesoro è già tardi ed oggi è il grande giorno, quindi niente cinque minuti, forza in piedi >>

Non ho neanche finito la frase che è scattato come una molla facendo un sorriso assonnato, mi lascia un bacio sulla guancia per poi correre, anche lui, in bagno a prepararsi per la colazione mentre Ada aspetta nella sua cuccia che sia pronto per scendere con lui come tutte le mattine.

Torno in corridoio e sorrido nel vedere Lara correre dietro a Devil che ha in bocca una delle sue ballerine nere, la destra, proprio quella che le manca al piede.

<< Buon giorno mamma! >> urla la mia bambina di otto anni.

<< Buon giorno Lara, appena sei riuscita ad acchiappare quella peste di Devil venite a fare colazione! >> le urlo per farmi sentire e lei mi fa un cenno affermativo con la mano per evitare di continuare ad urlare.

Scendo in sala da pranzo dove Narcissa, Lucius, Draco ed Astoria sono già a tavola intenti a gustarsi la colazione, come vedo la sedia di Scorpius mi rattristo un po'.

<< Vedrai che ce la farà in tempo, l'ha promesso, non solo a te ma anche ai bambini >> cerca di rincuorarmi Astoria, lei sa quanto sia importante per me e per loro questo giorno ed io non posso fare altro che annuire e sedermi iniziando a bere il mio caffè.

Doc entra in sala con Tom, in lacrime, sulla sua groppa, il mio piccolo di quattro, quasi cinque, anni è un pasticcione.

<< Tom tesoro, che hai combinato? Sei caduto? >> gli chiedo avvicinandomi a loro ed abbassandomi alla sua altezza.

<< S-si... >> sbiascica tra i singhiozzi.

<< Oh piccolo, vieni qui >> dico prendendolo in braccio e coccolandomelo anche se so che tra al massimo un anno non si farà più spupazzare così perché dirà di essere troppo grande << Grazie Doc >> mormoro al cane dandogli un buffetto sulla testa.

Appena il mio piccolo si calma inizia a mangiare il suo latte con i cereali sulle mie ginocchia mentre io ed i Malfoy chiacchieriamo amabilmente.

Tom è il più piccolo di casa, è molto legato a Doc che gli sta sempre dietro come se fosse la sua baby sitter. Astoria e Draco sono legati a tutti i loro nipoti ma non c'è dubbio che stravedano per Tom, mi hanno fatto vedere una foto di Scorp alla sua età e devo ammettere che sono identici, il mio bambino non ha preso proprio nulla da me e dalla mia famiglia.

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