Capitolo I | L'annuncio

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Lily osservava immobile il soffitto bianco della camera di Thomas. Una volta spenta la passione del momento, che aveva travolto molto più lui di lei, un senso di vuoto le si era aperto nel petto.

«Non dirmi che è per questo che tuo padre ti chiama tigre» sospirò lui, facendole constatare quanto quel nomignolo fosse ormai di dominio pubblico e rassicurandola sul fatto che lui non avesse colto tutta la rabbia che le era esplosa dentro al ricordo del suo innominabile ex.

Lily si trovò a ridere di cuore, divertita «Certo, sai mio padre è il mio confidente preferito!» 

Poi accadde qualcosa che Lily non aveva previsto: Thomas la attirò a sé, facendole posare la testa sul suo petto e prendendo ad accarezzarle i capelli dolcemente. Si irrigidì immediatamente, turbata da quell'improvvisa e non richiesta manifestazione di dolcezza.

«Ehi, tutto bene?» le chiese lui, che l'aveva sentita improvvisamente fredda, distaccata.

«Sì – esclamò debolmente, suonando falsa anche alle sue orecchie – Anzi no, scusami. Mi sento maledettamente in colpa, ma mi sono ricordata che oggi avevo appuntamento con un fornitore, e non sapevo come dirtelo. Non vorrei pensassi che voglio scappare!» 

Lui le girò piano il capo verso di sé «Se tu scappassi ti verrei a riprendere, giuro su Merlino! Ma non ti preoccupare, so che sei una sbadata donna in carriera.» 

Lily gli sorrise, grata più per la possibilità di andarsene senza sensi di colpa che per reale felicità della sua comprensione, prima di alzarsi dal letto e recuperare la sua biancheria.

«Sei uno schianto, Lily Potter! - commentò lui estatico, indugiando apertamente sul corpo nudo di lei ed eccitandosi nuovamente alla vista di tatuaggio che per un attimo fece la sua comparsa tra i capelli rosso fuoco, esattamente alla base del collo - E quello?» chiese, prima di riuscire a trattenersi.

Lily si voltò rapidamente verso di lui, indovinando la traiettoria che avevano seguito i suoi occhi.

«Oh, il tatuaggio? È un giglio. Sai, giusto perché con il negozio non ero stata abbastanza auto celebrativa» ironizzò lei, ignorando volutamente le circostanze che l'avevano spinta a farselo incidere sotto la pelle, subito dopo il Natale dell'ultimo anno a Hogwarts.

«Sei sempre più sexy, Lily Potter!» 

Lily gli lanciò un'occhiata divertita e un bacio veloce, prima di smaterializzarsi in direzione del Giglio Rosso.

Non doveva veramente vedere un fornitore, ma voleva restare sola. Aveva fatto forse un casino andando a letto con Thomas, ma erano mesi che la corteggiava e lei prima o poi doveva decidersi. Glielo dicevano tutti, persino i suoi paranoici fratelloni. Doveva andare avanti e dimenticarlo per sempre, come lui aveva evidentemente fatto da tempo.

Fosse facile ringhiò tra i denti, chinandosi ad aprire una scatola nel maldestro tentativo di dare un senso al piccolo negozio, zeppo di scatoloni colmi di scorte che lentamente iniziò a sistemare sugli scaffali.

***

Aveva sperato che Lily tornasse a casa per pranzo, ma non l'aveva vista arrivare. Aveva persino provato a fare un salto al negozio, ma non aveva avuto maggiore fortuna. Per questo Albus si era infine deciso ad accamparsi su letto della sorella, scrutando febbrilmente l'orologio nell'attesa del suo ritorno.

La stanza di Lily non era cambiata molto dai tempi di Hogwarts, a parte l'aver rimosso tutti i riferimenti all'amore con Scorpius. Albus non poteva fare a meno di sorridere nel ricordare come l'amico si fosse accampato a casa loro per tutta l'estate dopo i M.A.G.O., litigando con suo padre e facendo ridere Lily. Incredibilmente, l'aveva resa così felice.

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