Il campanello trillò vivacemente, riscuotendo Lily dalla rivista per spose che stava sfogliando. In meno di due settimane Cassandra aveva esaurito il suo spirito romantico, costringendola a prendere in mano la situazione: Ginny Weasley sola in prima linea non era una garanzia per la buona riuscita di una cerimonia. Certo, sua madre aveva stile e gusto, ma considerava dettagli trascurabili il bloccare con una caparra la location, ad esempio.
«Posso esserle utile?» domandò cortese alzando gli occhi sul nuovo arrivato che, dal passo pesante e cadenzato, doveva essere per forza un uomo.
«L'ultimogenita Potter. Dovevo immaginarlo.»
A quella voce carica di ironia Lily si gelò, impreparata. «Signor Malfoy.» si limitò a constatare, recuperando il suo contegno e fissando di rimando l'uomo.
«Avrei bisogno di acquistare quanto scritto qui»spiegò mellifluo, allungandole sul bancone una striscia di pergamena ricoperta di appunti. Se Lily però riconobbe la mano del figlio in quella scrittura elegante e spigolosa, non gli diede la soddisfazione di palesare alcuna reazione.
«Mmmh... Direi che non c'è problema, a parte l'arsenico. È contro la legge magica venderlo a privati senza l'autorizzazione del Ministero, o per lo meno la presenza di un esponente degli Auror che possa certificare la legittimità dell'utilizzo – spiegò pigramente aprendo il registro delle consegne, mentre il campanello tintinnava ancora. – E né il suo nome né quello di un suo congiunto figurano nella nostra lista, mi dispiace.»
«Mi sembra quantomeno assurdo. – commentò Draco, insofferente. – Se non è troppo disturbo, vorrei parlare con chi ha autorità in questo posto, e non con una ragazzina alle prime armi!»
Lily lo squadrò con espressione quasi annoiata, neanche lontanamente toccata dalle sue parole, portandosi pigramente una ciocca di capelli dietro l'orecchio e accarezzando tre cerchietti dorati sul lobo, indecisa su come rispondere.
«Lils, mi sa che ho proprio quello che ti serve!»
La ragazza spostò la sua attenzione al volto preoccupato di Justin, che da dietro l'uomo le stava allungando una pergamena ornata da un sigillo ufficiale. Senza dire una parola la chiamò a sé e, senza ulteriori indugi, ruppe la ceralacca.
«Molto bene. – annuì, gettando appena un occhio all'intestatario dell'autorizzazione, una presenza invisibile che nelle ultime settimane stava diventando davvero ingombrante – Se vuole attendermi qui, preparo tutto in un attimo.»
Draco sibilò un era ora spazientito, prima di fissare malevolo l'Auror accanto a sé, che non accennava a staccargli gli occhi di dosso.
«Qualche problema, ragazzo?»
Justin sorrise enigmatico, prima di riportare l'attenzione su Lily, di ritorno con diversi pacchetti tra le mani.
«Potter, c'è qualche speranza di ottenere delle consegne per corrispondenza, d'ora in avanti?»
«Ufficio Merci Pericolose, terzo piano del Ministero, presentarsi qui con l'attestazione della destinazione. – rispose telegrafica, ignorando l'ironia che trasudava dalle parole dell'uomo. - Ma se per lei è troppo disturbo, giù a Nocturn Alley McNair saprà come farle avere quello che vuole senza troppe domande. Settanta galeoni.» concluse guardandolo negli occhi, come a sfidarlo a replicare.
«Il tuo capo non sarà felice di sapere che tratti così i clienti.» commentò l'uomo, allungandole il denaro.
«Allora immagino sia una fortuna che io sia il capo di me stessa. – replicò Lily, sorridendo sarcastica – Arrivederci signor Malfoy!»
Draco accennò un saluto con il capo, prima di raggiungere a grandi falcate la porta d'ingresso.
«E io che pensavo che avessi bisogno di un cavaliere pronto a salvarti!» commentò Justin, una volta che l'uomo chiuse la porta alle sue spalle.
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Oltre la Vista
Fanfiction"Nessuno è così forte da non rimanere turbato da una circostanza imprevista." (Giulio Cesare) Lily Potter è finalmente in equilibrio: ha il controllo dei suoi poteri, un lavoro che ama e una famiglia costantemente preoccupata per lei. Abbandonati i...