Capitolo X | Risvegli

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Scorpius si svegliò di buon mattino, lasciandosi sorprendere per qualche istante dal trovarsi accanto Lily addormentata. Avevano fatto l'amore dolcemente, riscoprendo sensazioni che pensava dimenticate. Sorrise sbirciando il suo corpo sotto le coperte, bellissima e inconsapevolmente tentatrice anche nel sonno. Era certo che appena sveglia si sarebbe pentita della notte appena trascorsa, la conosceva troppo bene, ma non poteva fare a meno di sentirsi assolutamente felice e rilassato nell'averla lì con lui.

Se ne sarebbe andato, lasciandola sola a metabolizzare quei ti amo che si erano sussurrati quando niente sembrava essere altrettanto importante dello stare insieme, ma il suo corpo sembrava non voler reagire. Lentamente le accarezzò i capelli, per poi passare al viso, alle guance, al collo sottile e alla curva armoniosa dei fianchi. Quanto avrebbe voluto fare l'amore con lei ancora, e poi portarla fuori a colazione. O portare la colazione a letto, e passare tutta la giornata con lei.

A malincuore infine si allontanò, scivolando fuori dal letto e recuperando i suoi vestiti. Si sarebbe smaterializzato all'ingresso, così da non svegliare nessuno.

Lentamente uscì dalla stanza, chiudendo con attenzione la porta.

«Buongiorno!» 

La voce di Derek lo colse di sprovvista, facendolo sobbalzare.

«Zab, sei impazzito? Potevo restarci secco.» mormorò irritato, voltandosi verso l'amico e accettando di buon grado la tazza di caffè che gli stava porgendo.

«Se non ti ammazza lei, dubito che io possa avere successo.» replicò lui, sbadigliando.

«Non sto scappando.» si difese subito Scorpius, oltraggiato dalla velata insinuazione.

«Certo. E io sono la reincarnazione di Morgana!» 

«Zab, sono serio. Era mezza ubriaca, e io l'ho assecondata. Ma se si sveglia e mi trova qui finiremmo solo a litigare.» 

«Beh, che tu non fossi un cuor di leone lo sapeva anche il cappello parlante undici anni fa.» 

«Mi manderà al diavolo.» 

«Sempre meglio che odiarti perché l'hai lasciata sola. Devo proprio spiegarti tutto?» commentò Derek, scuotendo la testa.

«Sono pronto a darti tutte le colpe del caso. – mugugnò Scorpius, sconfitto – La tua Weasley come se la cava con la colazione?» 

***

Lily aprì gli occhi lentamente, confusa. Il soffitto crema che si trovò a fissare la fece sentire ancora più spaesata. Con la mente ripercorse gli avvenimenti del giorno precedente: l'addio al nubilato, i ragazzi babbani, l'arrivo nel pub di suo fratello. Scorpius Malfoy.

Istintivamente sbirciò sotto le coperte, trattenendo a stento un gemito sconfortato: aveva davvero cercato di sedurlo?

«Oh Merlino!» mormorò, allungando il braccio per afferrare il cuscino candido accanto a lei, portandoselo al viso nel tentativo di soffocarsi.

Quel maldestro tentativo di suicidio le fece però scoprire un'altra verità: il cuscino era freddo. Abbandonata l'autocommiserazione si alzò di scatto e, ignorando un violento capogiro e un colossale mal di testa, studiò attentamente l'ambiente attorno a sé. Né il letto, né il comò, né la poltrona in angolo ospitavano i vestiti di Scopius. Era sola.

«Bastardo.» mormorò stringendo i denti, prima di rituffarsi sotto al piumone fino a coprire anche la testa. Forse poteva sperare di soffocare anche così.

Dieci minuti più tardi Lily era ancora perfettamente cosciente, e un tantino accaldata. Maledicendosi per la sua stupidità, decise che era il momento di affrontare Derek e Rose. O vomitare, in caso di estremo bisogno. Pigramente sgusciò fuori dal suo rifugio, raccattando i suoi vestiti sparsi sul pavimento.

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