Capitolo IV | Quello che resta

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«Così, non hai resistito.» commentò semplicemente Derek, guardando di sottecchi il volto contratto del suo amico.

All'arrivo nel loro appartamento scozzese di un incollerito Scorpius Malfoy, Rose si era dileguata con una serie di scuse affrettate ed incoerenti, desiderosa di mettere più strada possibile tra lei e il ragazzo e convinta che meno sapesse di tutta questa storia meglio sarebbe stato per lei e per il suo rapporto con la cugina.

Derek invece non si era stupito di quell'improvvisata. Come aveva già profetizzato a Rose una settimana prima, al rientro dalla serata con Albus e Justin, non sarebbe passato molto prima che Scorpius fosse capitolato a modo suo ai piedi di Lily. E la comparsa del giovane Malfoy alla loro porta, nel primo pomeriggio di un anonimo giorno della settimana, poteva solo confermare la sua tesi.

«Vaffanculo, Zab!»

«Prendo atto del tuo stato mentale alterato se tu la smetti di fare il ragazzino. Se sei qui è perché hai bisogno di un consiglio, ricordatelo.»

«Non avevo molta scelta. O te o Fennel, ma quello lavora con Potter. Ci pensi che bello dirgli vorrei sapere cosa pensi di Lily visto me la sono scopata e poi mi ha cacciato via, con dietro Potter Senior pronto ad affatturarmi?» si scaldò Scorpius.

«Se fosse stata solo una scopata, non saresti qui a piangerti addosso.» continuò impassibile Derek.

«Ma certo che non lo è stata, ma si comporta da stronza.» convenne quasi automaticamente Scorpius, rendendosi conto solo mentre pronunciava quelle parole di quanto avesse significato per lui averla di nuovo tra le braccia, e quanto gli avesse fatto male vederla allontanarsi.

«Dille che la ami, e facciamola finita con questa valle di lacrime.» concluse Derek pratico, incrociando le braccia dietro la testa.

«Ah certo! Come se servisse, come se non lo avessi già fatto!»

«Sai, dirle ti amo e poi scaricarle addosso il peso di quello che è non è il massimo. L'hai ferita più di quanto immagini. – sbottò sarcastico Derek, lasciando stupito Scorpius – Oh, ma pensa, so cos'è successo! Lily è venuta da me chiedendomi se sapevo preparare una rubapoteri quel maledetto Natale. Voleva diventare una maganò, pur di non essere più così connessa con te. Era disperata! Si fidava di te, idiota.» tuonò, impassibile alla faccia inorridita dell'amico.

«Io ero solo arrabbiato, dannazione!» urlò Scorpius di rimando, mentre la sua maschera di indifferenza andava lentamente in pezzi.

«Quando? Quando le hai detto che volevi stare solo perché non sopportavi il suo potere, o quando il giorno dopo ti sei portato a letto Melinda Blake senza capire che lei l'avrebbe visto, perché era troppo innamorata di te?» incalzò Derek.

«Io non l'ho tradita, non stavamo più insieme visto che mi ha fatto ben capire quanto gli facessi schifo ben prima della Blake! E quella non significava niente. – rimbeccò lui, sovrastandolo con la sua voce - E perché sai tutto questo, e non mi hai mai detto niente?»

«Perché me lo ha chiesto lei. – rispose Derek, abbassando di colpo il tono – Sapeva che non poteva nascondermi le cose e aveva bisogno di conforto, ma incredibile: è riuscita a difenderti. È stata la prima a dire che eri libero di fare quello che volevi, a quel punto. E si è colpevolizzata. Speravo si sarebbe ripresa, ma ho sbagliato. Dovevo parlarne con te e Al, dovevamo chiarire tutto subito. Invece ho lasciato correre, perché ci teneva davvero che noi tre restassimo amici.»

«Io lo so di aver sbagliato – ammise Scorpius, lentamente – Potrei spiegarti quello che provo, ma penso che tu possa sentirlo. E dovrebbe anche lei!» 

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