Clary si rese a malapena conto di dove stesse andando, mentre correva.
Pensava solo a Jace,e cosa fosse successo per farlo gridare a quel modo.
Quando se lo ritrovò davanti,il panico la investì.
Jace era a terra,sulle ginocchia,un'espressione di puro dolore.
E dal petto,si vedeva l'elsa di una spada.
Clary si precipitò da Jace tirando fuori lo stilo. Dell'assassino non c'era traccia.
-Jace,ci sono qui io,andrà tutto bene...- sussurrò Clary,rendendosi conto di avere le guance bagnate e la voce tremante.
-C-clary...Seba...stian- provò a dire Jace,il sangue sulle labbra.
-Seba...stian è vi...vo. È scappa...to...-
Clary ascoltò in silenzio,ignorando la paura che si faceva strada dentro sé.
Annuì.
-Ok,Jace. Lo troveremo. Ora lasciati curare...-
Jace scosse la testa,posando la mano sull'elsa imbrattata di sangue che gli usciva dal petto.
Ma non aveva le forze per estrarla.
Clary posò la mano su quella di Jace,e solo ora riconobbe la Gloriosa,la spada che l'Angelo Raziel aveva dato a Simon.
Le mani dei due ragazzi coprivano la scritta in latino Quis ut Deus.
Clary guardò Jace negli occhi,dorati,bellissimi.
Non sarebbe morto.
Face per posare lo stilo sulla pelle di Jace,dove prima c'era il marchio di Lilith,proprio sul cuore.
Poi,il fuoco divampò.
Dalla spada scaturì una scintilla,e Jace prese fuoco.
Non urlò,non fece niente,rimase immobile mentre il fuoco lo circondava, oro e rosso.
Clary invece,fu sbalzata indietro dalla potenza della scintilla,e gridò.
Paura,dolore...era come se lei fosse stata bruciata.
-NO!-
Fece per buttarsi verso Jace,ma una mano la trattenne. Clary non ebbe bisogno di girarsi per riconoscere sua madre.
Non fece caso al Consiglio,che circondava lei e Jace,non fece caso a Isabelle che osservava l'incendio piangendo,o ad Alec chino a terra,la mano sulla runa parabatai,le lacrime bagnavano il suolo,o a Simon,lontano dal fuoco,negli occhi il dolore e la compassione.
Clary rimase ferma ad osservare l'incendio che consumava la spada,ma non Jace.
Quando il fuoco si estinse,della Gloriosa non c'era più traccia.
Jace invece,era ancora lì. A terra,le braccia spalancate,una ferita sul petto,l'espressione serena.
E a Clary tornarono in mente le parole di Simon: la spada consumava il demoniaco,uccidendolo. Se si era più del Paradiso che dell'Inferno,c'era una speranza.
Clary andò da Jace.
-Jace...-
Sua madre le si avvicinò,il volto bagnato. Stava piangendo?!
-Jace,apri gli occhi.-
Dannazione,Jace. Sei più forte di tutto questo!
-Clary,lascialo stare...- provò sua madre,ma Clary non la sentì.
-Jace,so che sei vivo. Lo so. Se quello che mi hai detto è vero,aprirai gli occhi e mi guarderai.-
Jace non si mosse.
-Jace Lightwood...-
A Clary sfuggì un singhiozzo.
Non poteva essere vero...
-Clary...poteva succedere...- le sussurrò sua madre.
-Jace Herondale...- lo chiamò di nuovo.
E poi accadde.
Clary percepì un movimento in Jace,quasi impercettibile. Il fremito di una ciglia.
Si fondò su di lui,sperando di non esserserlo immaginato.
Sperando come non aveva mai fatto in vita sua.
Clary prese la mano di Jace,e lo sentì.
Un singhiozzo di gioia e sollievo le sfuggì dalle labbra.
Il cuore di Jace batteva.
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~Una runa per liberarti~ C-J-S
FanfictionNON LEGGERE SE NON HAI LETTO Shadowhunters~Città delle Anime Perdute. ALTO RISCHIO DI SPOILER. Ricordiamo tutti il capitolo 19 (AMORE E SANGUE) dove l'odio per Sebastian raggiunge l'apice perché cerca di violentare la sorella. Clary riesce a salvar...