La sua unica speranza

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Sia Clary che Sebastian si voltarono verso di lui.
Era incredibile che,seppur in quel momento,con le mani possessive di Sebastian addosso,la paura,la rabbia,la tristezza,il cuore di Clary battesse forte alla vista di Jace.
Il suo unico amore.
La sua unica speranza.
-JACE- gridò,divincolandosi ancora più energicamente.
-JACE,AIUTAMI- gridò ancora.
Lui rimaneva immobile,a fissare la scena. Non arrabbiato o disgustato,semplicemente confuso.
-Vai via,Jace. Ho da fare con la mia sorellina. Ti avevo detto di andare al Burren e di rimanerci.- ordinò Sebastian,senza muoversi da sopra a Clary,e senza smettere di toccarla.
-Ci stavate mettendo troppo...- spiegò Jace.
Clary aveva le lacrime agli occhi,e lei detestava piangere. Jace era lì,ma non faceva niente per fermare Sebastian.
-Jace Lightwood...- provò di nuovo. Sebastian le lanciò un'occhiata,un sorriso gli comparve sulle labbra.
-Non farà niente, sorellina. Non può.- le spiegò,sollevando una mano per posale in dito bollente sulle labbra.
-Sebastian, forse è meglio se andiamo...- disse Jace.
-No. Vai tu,io devo fare una cosa con Clary.-
-NO! Jace rimani qui,ti prego! Aiutami!- lo supplicò Clary.
Jace fece passare lo sguardo da Sebastian a Clary,lentamente,confuso.
Clary pensò che il suo Jace,quello che amava,era ancora lì dentro da qualche parte,e probabilmente stava provando a venire da lei,ad aiutarla,a salvarla.
Ma forse era lei che doveva salvare entrambi.
Jace le aveva detto che avrebbe preferito morire,piuttosto che rimanere sotto il controllo di Sebastian.
Ma se ci fosse stato un modo per liberarlo,senza ucciderlo?
Un'immagine prese forma nella sua mente.
L'adrenalina e la lucidità della battaglia la invasero. Ad un tratto era calma,lucida,calcolatrice.
" Tu sei come me."
Forse era simile a Sebastian,è vero,dopotutto era suo fratello. Ma lei non aveva il sangue di demone dentro sé che le avrebbe fatto usare la sua forza in modo cattivo.
In un rapido e fluido movimento,piazzò le scarpe nel petto di suo fratello,e poi lo scalciò via. Sebastian sbattè al muro con forza,crollando a terra. Allo stesso modo, Jace finì sul pavimento,trasalendo.
Clary si precipitò da lui,l'immagine vivida nella sua mente. Con la coda dell'occhio,vide che Sebastian si stava riprendendo.
Afferrò lo stilo,cadutele lì prima. Gli angeli le avevano fatto un dono,dandole il potere di scrivere il linguaggio del Cielo. Poteva salvare Jace.
Poteva salvare entrambi.
E c'era un solo modo per farlo. Usare il potere degli angeli. Clary posò lo stilo sulla pelle ambrata di Jace,strappandogli la maglietta e cominciando a disegnare poco sotto al marchio del controllo di Lilith.
Mentre lo stilo si muoveva,Clary capì che ci stava mettendo il cuore,l'anima. La runa prese forma,e cominciò a brillare d'oro.
Jace spalancò di colpo gli occhi,dorati più della runa. Trasalì,mettendosi una mano sul petto,e guardando Clary.
Sebastian gridò di frustazione,scattando in piedi.
-Che...che cos'è...?- le domandò Jace in un sussurro.
Clary gli sorrise,stanca e mezza nuda.
-Una runa per liberarti.-

~Una runa per liberarti~ C-J-SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora