Speranza e gloria

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- JONATHAN CRISTOPHER HERONDALE, ALLONTANATI IMMEDIATAMENTE DA MIA FIGLIA.-
La voce di Jocelyn interruppe il sogno in cui Clary si trovava.
Jace si separò da lei all'istante,indietreggiando e guardando Jocelyn con un'espressione di chi ha avuto una condanna a morte giustamente: colpa,dolore e paura.
Lo sguardo di Clary saettò sulla madre. Aveva la divisa da Cacciatrice e i capelli sciolti sulle spalle,che la facevano sembrare ancora più pallida.
Dietro di lei c'era Simon,che guardava Clary sollevato e preoccupato,dietro ancora Isabelle,con la frusta in mano,ardente di rabbia e giustizia,e Alec,che si guardò attorno e poi si precipitò da Jace. Magnus osservava Clary con le sopracciglia inarcate,scintille blu che sprizzavano dalle sue dita. A chiudere il gruppo, Marysee,Aline Penhallow, Helen Blackthorn e il branco di Luke.
-Mamma...- sussurrò Clary,ancora stesa a terra,ancora in biancheria intima.
Jocelyn si precipitò dalla figlia.
-Clary...stai bene? Chi ti ha ferita? Cos'è successo?-
L'aiutò ad alzarsi ponendole domande su domande,quando poi parve rendersi veramente conto di com'era conciata la figlia,il suo sguardo si posò su Jace,carico di rabbia.
-Jace.- lo chiamò. Lui,che stava parlando con Alec,si voltò.
-Che cosa hai fatto a mia figlia.- domandò,la voce carica di rabbia. Jace trasalì, lanciando un'occhiata a Clary.
-Io...-
-Lui non ha fatto niente,mamma.- intervenne Clary. Jocelyn posò su di lei due occhi di fuoco.
-Ah,no? E perché sei venuta qui,hai rischiato la vita più di una volta,e ti ritrovi mezza nuda davanti al Conclave?-
-Perché amo Jace,e volevo salvarlo.- spiegò la figlia.
-Mi dispiace,Clary,ma è chiaro come il sole che non potete stare insieme.- sia Clary che Jace trasalirono.
-Ora basta.- intervenne Isabelle,autoritaria.
-Jace non ha fatto niente. È stato posseduto da tuo figlio. Non è stata colpa sua. E Clary l'ha salvato. Devi smetterla di rimproverare la gente perché vuoi proteggere Clary. È palese,ormai, che lei sa proteggersi da sola,Jocelyn.-
La madre di Clary sobbalzò,ma Isabelle già era andata da Jace.
-Stai bene?- domandò Simon a Clary,dopo essersi avvicinato a lei. Clary si voltò.
-Grazie...non so come avrei fatto senza di te. - lo ringraziò,abbracciandolo. Le braccia di lui la strinsero automaticamente.
Clary non si reggeva in piedi.
-Simon, aiuteresti mia figlia?- intervenne Jocelyn.
Simon prese Clary in braccio, a mo' di sposa. Lei chiuse gli occhi, stanca, e si appoggiò contro di lui.
-Scusate, mi dispiace, io volevo liberarmi ma non ci riuscivo...-
Clary sentì Jace che probabilmente si scusava con Alec e Izzy, e spalancò di nuovo gli occhi.
I tre fratelli si stavano abbracciando,Isabelle piangeva,Alec stringeva a sé il Parabatai con forza.
Prima le sembrava che non fosse reale.
Era impossibile che il suo Jace fosse veramente tornato,ma ora che lo vedeva abbracciare i suoi fratelli, capì che era reale,e che lui era lì,con lei.
E non si sarebbero più lasciati.
Simon,come leggendola nel pensiero,la posò a terra,guadagnandosi un'occhiataccia da Jocelyn,Clary lo ringraziò con una stretta al braccio,poi si concentrò su di lui.
-Jace.- lo chiamò.
Isabelle e Alec si separano dall'abbraccio,osservando Clary,e si allontanarono da Jace.
-Clary.- disse lui.
Il suo nome la fece sbloccare. Corse da Jace e si precipitò tra le sue braccia,Jace ricambiò la stretta,e Clary si ritrovò a piangere.
Piangere per ciò che era stato,e per ciò che sarebbe accaduto,piangere per Jonathan, e per i morti che aveva causato,piangere per Jace e per se stessa. Piangere per tutto ciò su cui non aveva ancora pianto,piangere dalla paura,dal dolore,dalla rabbia.
E mentre lei piangeva,Jace la teneva stretta a sé. Lo sentiva tremare contro di lei,sentiva il suo cuore battere contro il proprio.
Pianse finché le lacrime non terminarono.
Poi,guardò Jace negli occhi,e lui ricambiò lo sguardo con la stessa intensità.
Verde e oro.
Smeraldo e oro.
Speranza e gloria.
Clary vacillò,ancora incerta sulle gambe,ma Jace fu pronto a prenderla in braccio come aveva fatto Simon.
Affrontò lo sguardo di Jocelyn a testa alta.
-Andiamo a casa.- disse.

SPAZIO AUTRICE

Salve a tutti. Sono riuscita a racimolare un po' di tempo,e a pubblicare un altro capitolo. Spero vi piaccia.

Tenete a mente che la fanfiction non è ancora terminata, perché dovrò fare in modo che finisca come nel libro (Città delle anime perdute).
Sebastian libero e Jace col fuoco celeste nelle vene.
Spero vi abbia incuriosito.

A presto babbani mondanizzati nomag capitolini esclusi...Eccetera.

~Una runa per liberarti~ C-J-SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora