CAPITOLO 3

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Erano ormai passate due settimane ed era arrivato il giorno della partenza. Così salutai mia zia. Era una signora sulla sessantina d'anni, aveva i capelli a caschetto marrone chiaro, portava gli occhiali e si chiamava Rosalba. Era la sorella di mia mamma infatti era stata lei a prendersi cura di tutto e di me. A malincuore aveva accettato di lasciarmi trasferire in Corea ma come sempre aveva imposto una condizione ovvero di tornare ogni mese per una settimana a trovarla, e ogni giorno la dovevo chiamare per farle sapere come stavo. Era testarda, infatti fu lei ad accompagnarmi all'aereoporto. Ci salutammo e partì. Arrivata all'aereoporto in Corea trovai Tatiana che mi aspettava in compagnia di Kira. Quando mi vide, mi corse incontro mi sorrise e mentre mi abbracciava mi disse:

TATIANA:" come stai? Mi sei mancata e bentornata da ora questa sarà la tua casa."

Sentite queste parole scoppiai a piangere, era bello sapere di avere qualcuno che mi sarebbe stato accanto. Arrivammo a casa sua. Era stupenda, aveva una piccola villa. Il giardino era enorme ben curato. Aveva un piccolo viale costeggiato da alberi di ciliegio in fiore, sparsi nel giardino c'erano un sacco di fiori di ogni tipo e si potevano vedere anche un bonsai e un acero giapponese. Insomma era una vista mozzafiato. Entrammo in casa e la prima cosa che vidi era un muro pieno di fotografie di lei con i suoi amici e la sua famiglia, c'erano perfino foto di lei da piccola troppo tenere. Alla fine Tatiana mi interruppe dall'osservare le foto per farmi vedere dov'era la mia camera. Entrai ed era anch'essa stupenda. Semplice ma bellissima. C'era uno specchio dove potevo specchiarmi per intero. Si trovava vicino all'armadio che sembrava antico dal colore invece avvicinandosi si vedeva che era nuovo. Nella parete opposta si trovava una portafinestra che dava su un balcone. Vicino ad essa c'era posizionato un letto matrimoniale in legno bianco con strani intagli a forma di cuore. Lungo tutta la parete vicino alla porta c'era una libreria piena di libri, tra cui libri per imparare il giapponese e il coreano. A quella vista rimasi a bocca aperta. Mi accorsi dell'ora e disfai le valigie, però mentre stavo finendo sentii bussare alla porta.

IO:" Avanti", vidi sbucare la testa di Tatiana che mi disse:

TATIANA:" Sei tanto presa? Perché ci sarebbe una persona che vorrebbe vederti." Sentite quelle parole rimasi a bocca aperta.

IO:" No, ho appena finito di disfarle, ma chi è che mi vuole vedere? Io non conosco nessuno, ho solo te come amica." Tatiana non fece tempo a rispondere che dietro di lei sbucò una persona.

???:" Ciao è da un po' che non ci vediamo."

The Unexpected [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora