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Arrivò due minuti dopo il suono della campanella, ma la prof non era ancora entrata quindi si sedette immediatamente accanto a Sofia, con il fiatone.

Posò lo zaino per terra e buttò la testa in avanti cercando di respirare.
- Che ti è successo? - le chiese l'amica.
- Dove eravate finiti tu e Luca ieri?!? - le strillò Giulia dal banco accanto.
- Io ... lui ... - annaspò lei.
- State insieme? - sgranò gli occhi Giulia.
- Che!?! No!! - rispose subito Vale.

Giulia e Sofia si guardarono sospettose.
In quel momento entrò la prof e le tre amiche non poterono più parlare.

Alla ricreazione, Valentina era tornata normale.
Giulia si alzò e sbattè le mani sul banco della ragazza.
- COS'È-SUCCESSO-IERI. - scandì.
- Se vi raccontassi sclelereste. - tagliò corto lei.
- Vale, siamo tue amiche. - ribattè Sofia.
- Sofy, siete anche delle grandissime rompiscatole!! - rise.
- È il nostro compito, no? - ribattè Giulia.

Valentina alzò gli occhi al cielo.
- Eravamo andati in spiaggia a prendere una boccata d'aria, quando abbiamo letto i messaggi e visto le chiamate perse. Siamo tornati che era già tardi ed io sono crollata sul divano.
Lui ha cercato di mettermi più comoda, dato che ero ancora vestita e mi ha tolto la maglietta ....

- Uhh. - commentò Giulia.
- Uhh niente. - la fermò. - Quando ha cercato di togliermi gli shorts mi sono svegliata e ho fatto da sola. Mi ha prestato una sua maglia ...

- Uhh. - commentò Sofia.
Vale alzò gli occhi al cielo.
- Poi lui si è spogliato e siamo andati a dormire. - concluse.
- Nello stesso letto? - domandò Giulia.
- No!! - esclamò Vale.

Poi, ripensandoci abbassò lo sguardo.
- Sicura? - chiese Sofia maliziosa.
La ragazza la guardò male.
- Sii! Ma quando mi sono svegliata era accanto a me ...
- Uhh. - commentarono insieme le due ragazze.
- Se continuate così, qualche giorno vi metto sotto con la moto!! Comunque poi mi sono svegliata e avevo dimenticato fosse lunedì, quando me ne sono resa conto gli ho chiesto di andarmi a prendere i vestiti e mi sono lavata nel suo motorhome. Sono saltata in sella alla mia moto ed ora sono qua. - concluse.

Giulia e Sofia si guardarono, poi fissarono l'amica.

- C'è qualcosa che devi dirci? - chiesero.
- Tipo? - le guardò sospettosa lei.
- Tipo che ti piace Luca ... - disse Giulia.
- E a Luca piaci tu! - concluse Sofia.
- Sofi, ne abbiamo già parlato ricordi? Quando Nicco ti parlava di noi. Non c'è niente. - confermò andando all'ingresso dell'aula.

Lì davanti, in quel momento passò Filippo, con una mano dietro la schiena.
- Ehi Vale, posso parlarti un secondo? - chiese.
- Ehm ... no. - rispose lei dura.
- Ti prego. È importante.

Valentina squadrò il ragazzo castano con gli occhi verdi che aveva davanti a sé. Sembrava cambiato da quando l'aveva visto due anni fa. Più maturo, ma erano solo impressioni. Di certo non voleva fare una scenata davanti a tutta la scuola.

- Che vuoi? - disse.
- Vieni con me. - la incitò.
Lei si avvicinò quel tanto che bastava, senza muoversi di un passo.
- Io con te non vengo da nessuna parte. - sibilò.
Filippo parve dispiaciuto e guardò Sofia e Giulia.
- Ho capito, andiamo via noi. - disse Sofia trascinando Giulia in corridoio.

Valentina le fulminò con lo sguardo, poi le venne in mente una frase.

Padre, perdonale, non sanno quello che fanno.

Era atea, ma quella frase calzava a pennello.
- Che vuoi? - ripeté, ma stavolta quasi con rabbia.

Lui sospirò, si scostò il ciuffo liscio dalla fronte, si mise in ginocchio e rivelò quello che aveva nella mano nascosta: una rosa rossa.

- Mi dispiace per quello che è successo due anni fa, ero uno stronzo, ma sono diverso ora. Ti prego credimi e l'ultima cosa che voglio è il tuo odio.

Alla ragazza venne un nodo in gola, ma si impose di non farlo vedere. Lui le porse la rosa, ma lei, con un'espressione dura esitava a prenderla.

- Ti prego non guardarmi così. - disse Filippo rialzandosi.
- Come ti dovrei guardare dopo quello che mi hai fatto? - rispose con disprezzo.
- Hai ragione. Ero un pezzo di merda. E lo sa che chiederti scusa non servirà quasi a niente, ma ti prego di accettarla questa rosa.

Valentina combatteva contro se stessa. Prese il fiore con due sole dita della mano.
Per fortuna in quel momento suonò la campanella e la ragazza rientrò in classe senza degnare più di uno sguardo Filippo.

Andò a sedersi di nuovo al suo banco.
Sofia e Giulia poco dopo erano al suo fianco.
Le fulminò ma non poté biasimarle, non sapevano e non dovevano sapere.

- E quella rosa? - chiese Giulia sbirciando nello zaino dell'amica.
- Filippo. - rispose semplicemente lei.

Giulia sgranò gli occhi, ma dato che Valentina non aggiungeva nient'altro non lo fece neanche lei.
- Vi ricordo che venerdì ci vengono a prendere i ragazzi. Andiamo a Tavullia e lunedì ci accompagnano di nuovo loro a scuola. Preparate tutto ciò che vi serve. Sarà un weekend spettacolare. - cambiò discorso Valentina.

Il resto delle lezioni passò velocemente e le tre ragazze si precipitarono giù per le scale dell'edificio.
Arrivati alla moto di Valentina le altre due la salutarono.
- Ci vediamo domani. - disse Giulia.
- Se sarò ancora viva ... hanno dato un sacco di compiti. - rispose Valentina prima di mettersi il casco.

Si misero a ridere tutte e tre e Vale partì diretta a Tavullia.

Pensò a Filippo, a Luca, doveva dirglielo? E Filippo era veramente cambiato?

Posteggiò nel garage degli studi e si diresse in palestra. Stranamente erano ancora tutti là.
- Ehi, oggi la fame non si fa sentire? - chiese entrando.
- Ehi, Vale. - la salutarono tutti.
- Com'è andata a scuola? - domandò Nicco.
- Sono piena di compiti ... - sbuffò lei.
- Povera ... daje che le lasagne ti tireranno su il morale. - le disse Pecco mettendole un braccio attorno alle spalle.
- Sbaglio o hai detto lasagne?!?!? - gridarono all'unisono Mig e la ragazza.
- Oddio, Andrea non doveva saperlo. - si ricordò il pilota.

Scoppiarono tutti a ridere mentre guardavano Mig che correva verso l'ingresso degli studi.

- Io sono troppo stanca per correre. - informò Valentina.
- Oh, ma dai. - disse Nico.
E la prese in braccio, portandola in cucina, dove Valentino teneva in alto una teglia enorme di lasagne.
- A cuccia!! - gridava.

Gli altri scoppiarono a ridere.
- Chi è lo sconsiderato che ha informato quel cane di Mig!?!? - urlò il pilota di MotoGP non appena li vide.

- Pecco!! - urlarono all'unisono.
- È bello tornare a casa. - sorrise Valentina a quella scena e scendendo dalle braccia di Nico.
- Lo sappiamo che ti manchiamo ... - disse Balda scompigliandole i capelli.

- Ok, io avrei fame, ci sediamo? Manca nessuno? - domandò Bez.
- Dov'è Maro? - fece Valentina.
- Oh, è andato a farsi una doccia. Ha finito prima l'allenamento. - rispose Nicco.

Poco dopo anche Luca era a tavola ed è inutile dire che Migno assomigliava più ad un maiale che ad un essere umano.

Valentina sorrise ...

Bello essere a casa ...

- Ragazzi, oggi ho visto Romano ...
- Oh si. - si ricordò Valentino. - Vi annuncio che Fenati è fuori dell'Academy e che la prossima stagione non sarà più nello Sky.

I ragazzi si misero ad urlare, mentre Valentina rideva.
- Dobbiamo chiamare Cele! - avvertì Balda.
Prese il cellulare e fece partire una videochiamata.
- Ehi, indovina! - gli disse Manzi.
- Cosa? Mig è diventato intelligente? - sgranò gli occhi lui.

Scoppiarono tutti a ridere.
- Ah, nanerottolo, quando ti vedo ti faccio vedere io!! - spuntò Andrea.
- Dai. Cosa dovete dirmi? - domandò il ragazzo.
- Romano è fuori! - urlò Bez.
- Noo ... Davvero!?!?! - sclerò lui.
- Esattamente! - rispose Franco.

Alla VR|46 Riders AcademyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora