Alla VR|46 Riders Academy

#22

IMPORTANTE! Allora, qui descrivo la gara ad Assen. Ma di vero c'è solo la MotoGP perché l'anno scorso non seguivo anche le altre categorie e non ho gli appunti della Moto3 e Moto2. Per di più internet mi funziona male e non posso fare ricerche. Scusate ...

- Verrà anche Martina ad Assen? - chiese Valentina a Nico.
- Mi sa proprio di si. - rispose lui.
- Semplicemente perfetto. - commentò lei alzando gli occhi al cielo sperando di non assistere più a certe scene.

★★★

Il giorno dopo erano tutti sull'aereo.
- Vale, mio padre ti vuole incontrare! - esclamò il Dottore d'un tratto togliendosi le cuffie dalle orecchie.
- Si, me l'hanno detto. - lo informò lei.
- Qui non si può nascondere niente! - si finse offeso lui.
- Ma no! Voglio conoscere colui che ha dato al mondo il plurititolato campione del mondo!
- Lo conoscerai presto. Arriverá domani ad Assen, per le qualifiche.

La ragazza annuì.
- Invece Sofia viene? - chiese a Pecco che le sedeva dietro.
- Si. Viene domani con Graziano.
La ragazza sorrise contenta e ritornò a guardare fuori dal finestrino. Si trovavano sopra le nuvole ed era una sensazione bellissima.

★★★

Il venerdì passò tranquillo tra le prove libere. Quando finirono Valentina, che fino a quel momento, aveva visto Martina sempre attaccata a Luca, si voltò e vide Maro da solo.

Non di nuovo pensò.

Corse nel box di Lorenzo, ma non c'era. Cominciò a correre per il parcheggio dei motorhome e raggiunse quello di Jorge. Non aveva idea di quello che stava cercando. Trovò la porta aperta, che dava sul divano.
Vide Lorenzo e Martina mentre "si davano da fare". Non disse niente. Andò a cercare Luca. Stava parlando con il capomeccanico.

- Mi scusi glielo rubo un attimo. È importante. - spiegò all'uomo mentre strattonava il ragazzo per la tuta.
- Vale ma che ...
- Zitto!! - gli intimò.

Lo condusse al motorhome dello spagnolo e Maro restò di sasso.
- Spero che adesso tu mi creda. - disse la ragazza. Poi se ne andò a passo svelto.
Luca intanto fissava la scena.
- Martina!!
Lei si voltò, lo vide e continuò a fare quello che stava facendo. Il ragazzo scosse la testa disgustato e rincorse Valentina.

- Vale. Valee. Ti prego fermati. Scusa. Avevi ragione. - la chiamò.
- Allora te ne sei reso conto. Credevo che non avessi creduto neanche a quello che hai visto. - rispose lei acida.
- Mi dispiace. Dovevo crederti.
- A me dispiace per te. Perché hai perso tempo con una sgualdrina del genere. Ricorda che non mento se non ho una buona ragione. - si addolcì lei.
Poi d'istinto lo abbracciò. - Mi dispiace di avertelo fatto scoprire così. Ma non potevi continuare a restare all'oscuro di tutto.

Lo sentì crollare, cedere. La voce gli si incrinò, ma pianse solo poche lacrime.
- Una relazione di due anni. Ci tenevo davvero a lei.
- Lo so. Lo so. - lo rassicurò lei accarezzandogli la testa. - Ma adesso trasforma la tristezza in rabbia e in questo fine settimana fai del tuo meglio. Intesi?
- Non è facile. - commentò lui.
- Pensi che non lo sappia? Ma tu sei forte. Ce la farai. - lo incoraggiò.

★★★

Le qualifiche della Moto2 andarono bene. C'erano Luca in Pole e Franco in secondo posizione. Per la MotoGP, invece in Pole c'era Dovizioso, secondo Rossi, terzo Redding, quarto Marquez e Lorenzo era decimo.

Quella sera andarono a festeggiare in un ristorante. Forse Luca mandò giù qualche bicchiere di troppo, perché cominciò a farneticare di vedere Martina ovunque. Ritornati alla pista, Luca ringraziò ancora Valentina per avergli aperto gli occhi, si diedero la buonanotte e andarono a dormire.

★★★

Il giorno delle gare il cielo era nuvoloso, ma non piovve per le prime due gare. In Moto3 vinse Nicco e secondo Migno. In Moto2 vinse Maro e secondo Franco.
Quando però toccò al Dottore ci fu un manicomio. Mentre erano sulla griglia di partenza, cominciò a piovere a dirotto. I piloti dovettero rientrare. Valentino era tesissimo. Quando i meccanici cambiarono le ruote e al posto di quelle morbide misero le slick, si poté tornare in pista sotto la pioggia battente.

Si iniziò. Lorenzo da decimo passò ad ultimo. Non si sa da dove spunti, ma Hernandez da che era ultimo arrivò a toccare la prima posizione. Poi, come se avesse pensato che era riuscito nel suo intento tornò in ultima posizione.
Nel frattempo Petrucci, Iannone e Dovizioso superarono il Dottore. Ma per la troppa pioggia, la gara terminò prima dei 2/3 della fine. Si decise di aspettare la fine della pioggia. Se si fossero raggiunti i 2/3 di gara non ci sarebbe stato bisogno di continuare.

Smise di piovere. Si ricominciò, ma caddero quasi tutti. Rossi era primo, Marc secondo, Miller terzo. Rossi accelerò troppo e cadde.

Valentina maledisse chiunque si trovava a tiro. Alla fine Miller superò Marc e vinse.
La ragazza si sedette sulla prima sedia che trovò. Una mano le batté una pacca sulla spalla. Lei alzò la testa e riconobbe subito Graziano Rossi.
- Tu devi essere Valentina.
Lei annuì. - Piacere di conoscerla.
- Ah, dammi pure del tu. Sono il Grazia.

La ragazza sorrise.
- Vale è caduto. - lo informò.
- Lo so. Quando vuole strafare fa delle cavolate atomiche.
- Non doveva accelerare.

In quel momento rientrò il Dottore. La ragazza corse ad abbracciarlo e gli scompigliò i capelli ancora umidi di pioggia.
- Mi dispiace. - disse semplicemente lui.
- Piuttosto ti sei fatto male? - chiese Valentina.
Lui scosse la testa.
- Dai, che dobbiamo pensare alla prossima gara!! Tirati su. Non sei il tipo di persona che si abbatte così per una caduta! - lo incoraggiò lei.
Incoraggiava tutti e due i fratelli quel giorno. Ma il primo aveva vinto. Il secondo era caduto.

Ad un tratto si sentì prendere in braccio. Luca la stava facendo girare.
- Tutto merito tuooo!! - urlò.

Lei rise e dopo un po, il ragazzo la fece scendere.
- Mi dispiace fratello. - disse poi a Rossi, abbracciandolo.
- Lascia stare. Piuttosto tu sei stato fenomenale.- rispose.
- Ragazzi, andiamocene da qui. Questo cielo mi fa venire la depressione.

Quello stesso pomeriggio ripartirono per Tavullia, pronti ad allenarsi per la prossima gara.