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Quando i ragazzi finirono di mangiare, con un po di casino lasciarono vuoto il tavolo e si diressero all'interno del locale per salutare Gino.

- Ci vediamo. - disse Franco.
- Eh, lo spero. - rise lui. - Mi raccomando la prossima settimana ad Aragon. Vi voglio carichi.
- Daremo il meglio di noi, come sempre. - rispose Pecco.
- Salutatemi Vale ed Uccio e ditegli di passare qualche volta!! - esclamò Gino mentre i pilotini indossavano i caschi.

Arrivati al Ranch, i ragazzi si buttarono sui divani del salotto.
- Ma ... Mattia? - domandò la ragazza con le gambe su quelle di Lorenzo.
- È a Misano, deve provare le nuove gomme.

Valentina annuì.
- Che si fa nel pomeriggio? - domandò Stefano.
- Mh ... - disse Luca toccando la fronte della ragazza. - Direi niente.
Lei lo guardò scocciata.
- Vale, se ti viene la febbre domani non puoi andare a scuola. - gli ricordò Balda.
- E se non puoi andare a scuola non possiamo portare Sofia e Giulia. - aggiunse Pecco.

- Ah ecco. È per loro. - rise la ragazza.
- Ma no. - replicò Pecco.
- Ma si!! - disse Mig. - Fila a letto.

Valentina lo squadrò malissino, che se avesse potuto l'avrebbe fulminato con gli occhi.
- Ok ok. Calma, Vale, calma. - le accarezzò il braccio Andrea spaventato.

- Va be va, me ne vado in camera. - disse la ragazza.

Valentina andò in camera sua. L'indomani sarebbe stata una bella giornata, o almeno credeva. Accese il computer e aprì la pagina internet di Harry Potter e la Maledizione dell'Erede.

Avrebbe dovuto comprarlo al più presto. Sospirò e si alzò dalla sedia.
Andò alla sua libreria e scelse i libri scolastici per l'indomani.
Aprì lo zaino per infilarli, ma si imbatté nella rosa che Filippo le aveva regalato pochi giorni prima.

Sospirò ancora. Pose i libri nello zaino e prese la rosa. Si buttò sul letto e la rigirò fra le dita.
Che doveva fare?
La annusò. Aveva un buon odore. Sorrise. Ma si ricredette subito. Non poteva sorridere per via di Filippo.
Prese un paio di forbici e tagliò il gambo del fiore.

Poi ad uno ad uno staccò i petali dalla corolla e li dispose sul letto. Riflettè sul modo in cui poteva utilizzarli.
Si alzò e aprì l'armadio e prese un sacchettino leggero. Raccolse i petali e riempì il sacchetto, dopodiché lo nascose sotto il cuscino.

In quel momento bussarono. Era Nicco.
- Vale stiamo giocando alla play. Vieni?
La ragazza annuì e percorse il corridoio con Nicco.
- Ma hai davvero la febbre? - gli chiese lui tastandole la fronte.
- Sono solo accaldata Nelli. Sto bene.
- Mh ... Se lo dici tu ...

Arrivarono in salotto e presero posto chi sul divano chi sul tappeto.

Cominciarono a giocare, a turni, non si accorgevano del tempo che passava. Quando il Dottore arrivò per avvisarli che la cena era pronta, loro erano tutti gli uni sugli altri, che ridevano.

Fecero un casino per assicurarsi i posti a tavola.
Dopo una cena piena di scherzi e risate, Valentina disse:
- Ok raga. Sono cotta. Vado a letto.
- Noi ti seguiamo a ruota. - rispose Nico.

La ragazza sorrise e tutti si diressero per il corridoio dei dormitori.
- Buonanotte. - disse lei prima di sparire nella sua stanza.
- Buonanotte. - risposero gli altri in coro.

Non appena Vale si buttò sul letto cadde nelle braccia di Morfeo.

Ma qualche stanza più avanti, un ragazzo, dormiva un sonno agitato. Continuava a rigirarsi e sentiva che mancava qualcosa. Sospirò e si buttò il cuscino sulla testa.

Si alzò e percorse qualche metro, poi entrò nella stanza dell'unica ragazza dell'Academy.

Sembrava dormisse tranquillamente. Sorrise. Si sentiva molto meglio. Provò lo strano impulso di sdraiarsi accanto a lei e abbracciarla ed era troppo stanco per non soddisfarlo.

Lo assecondò. Si sdraiò accanto a lei e le cinse la vita con le braccia.

Lei si svegliò, si voltò verso di lui, sorrise, disse:
- Luca ...
E tornò a dormire accovacciandosi sul suo petto.

Era troppo assonnata per essere completamente cosciente di quello che faceva, ma quando dormiva con Luca si sentiva bene e non ebbe il tempo di pensare al lato razionale della cosa.

Pochi secondi dopo si riaddormentò e Luca si sentì finalmente tranquillo, sapendo che lo era anche lei. Le accarezzò la schiena nuda e mentre giocava con i ricci della ragazza, si addormentò anche lui.

★★★

- Buongiorno. - disse Luca non appena vide la ragazza sospirare segno che stava per svegliarsi.

Lei, inaspettatamente sorrise.
- Buongiorno. - rispose.

Ma quanto sei bello appena sveglio?... Pensò lei ... Oddio, non poteva pensare una cosa del genere.

Si morse la lingua per paura che quelle parole potessero uscirle di bocca.

Lui non si accorse della guerra che Valentina aveva in testa, troppo preoccupato di quella che aveva lui in mente.

Ma quanto è bella quando si sveglia?... Pensò inconsciamente. Scosse la testa per eliminare il pensiero.

- Fame? - le chiese lui.
Lei scosse la testa.
- Sonno. - rispose.
Lui rise e lei si sistemò sul petto del ragazzo.

Luca pensò che la ragazza non era in sé. Forse stava soddisfando una parte di lei che aveva bisogno di essere liberata e di certo lui non se ne lamentava.

Il suo corpo fra le sue braccia gli dava una sensazione di tranquillità, come se non dovesse pensare a nessun altro ...
Non sapeva cosa stava cambiando in lui ... Ma sapeva che voleva assecondarlo.

Valentina sorrise e lo abbracciò. Neanche lei sapeva perché si comportava in quel modo, ma sapeva che era stanca di controllarsi sempre. Venne invasa dai brividi quando le mani del ragazzo si posarono sulla sua schiena, abbracciandola.

Lei chiuse gli occhi e sorrise, finalmente un po in pace con se stessa.

Ma il momento durò poco. Si ricordò di tutta la sua vita e ritornò razionale.

Che stava facendo?

Che cos'era quello che stava accadendo?

Chiuse gli occhi e scosse la testa.

Luca sentì il corpo della ragazza irrigidirsi.
- In effetti ho fame. - disse Vale.
- Ok, andiamo a fare colazione.

Valentina annuì, si alzò dal letto e disse:
- Vai, prima che gli altri occupino tutti i bagni. - rise.
- Sei fortunata ad avere il bagno in camera ... E sei l'unica! Non è giusto! - si imbronciò lui.
Lei sorrise e disse:
- Vai!

Lui annuì ed uscì dalla stanza chiudendosela alle spalle.
Valentina si assicurò che la porta fosse chiusa.

Entrambi vi si appoggiarono, sospirarono e chiusero gli occhi.

Che mi sta succedendo? si chiese lei.

Che devo fare? Si domandò lui.

Sospirarono ancora, si staccarono dalla porta. Valentina si diresse verso il suo bagno in camera e Luca verso il bagno in fondo al corridoio, che condivideva, insieme ad un altro bagno dall'altro lato del dormitorio, insieme a tutti gli altri ragazzi.

Alla VR|46 Riders AcademyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora