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La mattina Valentina, come al solito si preparò, si truccò, fece colazione e andò in garage.

Stavolta aveva la ktm disponibile e fino a Cattolica non pensò a niente.
Posteggiò la moto e si diresse verso Sofia con il casco in mano.

Si salutarono e lei disse:
- Allora Andrea ti ha aggiustato la moto!
- No. Figurati. È stato Balda. - rise lei.
Sofia scosse la testa ed insieme entrarono nell'edificio.

Subito Giulia venne loro incontro.
- Sofia, ma tu vai a Misano solo domenica? - chiese.
- No. Ci sarò dal sabato. Mia madre non vuole che perda giorni di scuola.
- Ah, a proposito. Io venerdì non ci sarò. Potresti passarmi gli appunti?- le chiese Vale.
- Certo. No broblem. - acconsentì Sofia.
- Perché venerdì non ci sei? - chiese Giulia curiosa.
- Andrò a vedere anche le prove libere. - ammise Vale scambiandosi un segno d'intesa con Sofia, che Giulia non capì.

Dato che la prof tardava ad arrivare le tre ragazze cominciarono a chiacchierare.

Valentina scoprì che Giulia voleva da tanto conoscere i piloti dell'Academy, ma sapeva che Sofia non era autorizzata a dare i numeri telefonici a nessuno e la capiva perfettamente.

In più Sofia non aveva accesso illimitato al Ranch e non poteva invitarla da nessuna parte.
A Vale quasi fece pena, Giulia. Lei aveva il potere di invitarla al Ranch, ma non poteva mica dire che era la figlioccia di Rossi ... o almeno non adesso.

Scoprì anche che a Giulia stava simpaticissimo Andrea. Che lo adorava per tutti i guai che combinava e per la sua simpatia sfrenata.

La ragazza fu tentata di raccontarle tutte le volte che Mig aveva combinato un guaio all'Academy, ma si morse la lingua e tacque. Ma promise a se stessa che Giulia avrebbe conosciuto Mig ... dopotutto Andrea non stava insieme a qualcuno da molto tempo.

- Giulia, verrai a Misano, vero? - le chiese.
- Certo. Che domande! - rispose lei felice.
- Ti prometto che, anche se dovremo rincorrere Migno per tutta la pista, tu lo conoscerai.

Non ce ne sarà affatto bisogno ... pensò tra sé.
Sofia scoppiò in una risata che Giulia non capì, ma non disse nulla.

★★★

Il giorno dopo, Valentina si sentì male. Aveva qualche linea di febbre e non andò a scuola. Ma promise al Dottore che per il giorno dopo, sarebbe stata viva e vegeta.

I ragazzi non si allenarono molto. Piuttosto guardarono i video delle gare precedenti per capire cos'avevano sbagliato e dove migliorare.

Mentre Vale era sul suo letto che leggeva, entrò Maro.
- Non è affatto giusto. Non mi hai cambiato le bende per la spalla nemmeno una volta!
La ragazza scoppiò a ridere a vedere l'espressione imbronciata di Maro.
- Lo sai che sono stata occupata. - rispose.- E poi tu non me l'hai ricordato! - lo accusò.
- Ieri mi hai liquidato con la buonanotte! - la guardò male lui.
- Oh. Mi dispiace. Dai bro ... fammi vedere queste bende. Ti fa male ancora la spalla? - chiese.
- Solo un po. Domani potrò correre perfettamente.
- Menomale. Adesso vediamo se le posso togliere.

Poco a poco, la ragazza rimosse tutte le bende della fasciatura, sotto le piccole smorfie di Luca.

- Bambino. - gli disse.
Lui si voltò di scatto verso di lei e Vale, d'altro canto, restò paralizzata dai suoi occhi. Venne attraversata dai brividi e Luca se ne accorse.
- Ehi, hai freddo? - le chiese.
- No tranquillo. - rispose lei distogliendo lo sguardo.
- Come mi hai chiamato? - domandò lui.
- Come ti ho chiamato? - ribattè lei ridendo e mordendosi il labbro inferiore.

Lui cominciò a farle il solletico e lei si rotolò per tutto il suo letto.
Quando Maro, sotto le suppliche di lei smise, questa disse:
- Mi sa che la febbre è passata.
Lui si chinò e le poggiò le labbra sulla fronte.
- Ma si ... certo che è passata.

Alla VR|46 Riders AcademyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora