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Poco dopo i ragazzi erano pronti e le ragazze, nel frattempo si erano sistemate sul divano a parlare di scuola.
- Allora, che si fa? - chiese Pecco mettendo le mani sulle spalle di Sofia.
- Dovremmo andare a fare la spesa. Perché non c'è niente in dispensa. - avvertì Vale.
- Perfetto. - disse Balda.
- Le ragazze, Pecco, Luca e Migno vanno al supermercato, noi prepariamo videogiochi e cose da fare. - propose Balda.
- Ok, andiamo. - disse Valentina alzandosi dal divano. - Ma prima chiamo Cele.

Digitò il numero sulla tastiera del cellulare e sentì squillare una sola volta prima che il ragazzo rispondesse.
- Vieni al Ranch? Ci sono delle mie compagne. Stiamo andando a comprare un po di cose.
- Arrivo. Di ai ragazzi che passo la notte lì.
- Ricevuto. Sbrigati.

Chiuse la chiamata e disse:
- Cele sta arrivando e passa la notte qui. - avvisò.
- Perfetto. - acconsentì Bez.

I sei andarono in garage e indossarono i caschi. Naturalmente presero tre moto. Luca con Vale, Pecco con Sofia e Andrea con Giulia.

In poco tempo arrivarono nel centro di Tavullia e raggiunsero il supermercato.
Presero due carrelli e senza che si dicessero niente Giulia e Andrea, si misero ciascuno in un carrello.
- Sono proprio uguali ... - commentò Valentina.
- Eh,già. - rise Sofia.

Si incamminarono per i vari reparti.
- Cioccata caldaa. - gridò Andrew dal carrello.
Vale rise e cercò di prenderla, ma lo scaffale era troppo in alto. Allora Luca si avvicinò, prese lo scatolo e lo lanciò a Mig.
- Esibizionista. - borbottò la ragazza.
- Nana. - rispose lui mostrandogli la lingua.
- Giraffa. - ribatté lei.

Passarono avanti e presero cioccolato, caramelle, gelato, panna spray, patatine, the, biscotti, pop corn, panini imbottiti e Nutella.
- E addio alla dieta. - rise Luca.
- La prossima settimana faremo palestra forzata. - si preoccupò Pecco.
- Nahh. - rispose Mig circondato da pacchi di caramelle.

Andarono alla cassa e pagarono il conto. Nel frattempo si era messo a piovere.
I ragazzi misero i caschi e tornarono in fretta al Ranch.

Trovarono i divani ricoperti da lenzuola che non si usavano più e vari giochi davanti la televisione.
- La giornata si preannuncia interessante. - rise Sofia.

Subito Giulia si mise a preparare la cioccolata calda, insieme a Sofia.
Nel frattempo Valentina aveva messo i pop corn nel microonde e le caramelle nelle ciotole.

Mentre Giulia mescolava la cioccolata, Mig le arrivò da dietro e la fece sobbalzare.
Lei, per vendicarsi, gli mise il cioccolato sul naso col cucchiaio, che comunque era caldo, perciò di lì a poco ebbero un Andrew che saltellava per la cucina.
- Scusa Andre. - disse Giulia.

Lui si pulì, la guardò male e se la caricò sulla spalla.
- Andreee. Andreeee. Lasciamiii. - urlò lei.
Lui la buttò sul divano e cominciò a farle il solletico. Lei scoppiò a ridere.
- Andre, Andre, ti pregooo.
- Nono, adesso me la paghi.
- Ti prego, ti pregooo. Faccio tutto quello che vuoi, ma bastaaa. - continuava a ridere Giulia.

Andrea smise e la guardò. Quella ragazza gli faceva un effetto strano ... Come la voglia di baciarla all'improvviso.
Continuarono a guardarsi, come se il mondo si fosse fermato, poi Giulia saltò in aria.

- La cioccolataa! - urlò.
Scansò Andrea e si precipitò ai fornelli, dove il fondo del pentolino era già bruciato.
Ricominciò a mescolare.
Andrea le andò di nuovo dietro e le baciò una guancia.
- Scusa. - sussurrò.

Giulia era shoccata. Si sentiva benissimo, ma non riusciva bene a pensare.

- Cos'è questa puzza? - chiese Nicco entrando in cucina.
- Si è bruciata la cioccolata. - rispose Giulia alzando le spalle.

Poco dopo erano tutti seduti sul pavimento che giocavano a Monopoli e bevevano cioccolata calda con panna.
- Dai noo. - urlò Cele che era finito in prigione.
- Sempre meglio di pagare cinquanta mila euro ... - commentò Sofia.
- Si, dai Balda, sgancia. Su questo terreno ci sono tre case ed un albergo! - Esclamò Manzi.
- Sei un ladro. - rispose lui scocciato.

Poco dopo Mig si alzò e, inciampando sulla gamba di Pecco, cadde su tutte le pedine.
- Sei sempre il solito. - rise Giulia.
- Dai, fa niente. Tanto mi era annoiato giocare ancora. - disse Valentina.
- Si, infatti. Twist? - domandò Luca.

Annuirono tutti e riposero Monopoli nello scatolo.
All'incirca una mezzora dopo si ritrovarono tutti intrecciati l'uno all'altro, che cercavano di raggiungere i punti assegnati ad ogni parte del corpo.

Fino a quando Manzi non cadde e così facendo fece cadere anche gli altri.
- Ok basta. Ne ho abbastanza. - rise Sofia che era finita su Valentina.
- Obbligo o verità? - chiese Balda.
- Mh ... - disse Valentina contrariata.
- Perché? - domandò Giulia.
- Ho sempre odiato obbligo o verità. - ammise.
- Eddaaaaaiiii. - la pregò Franky.
- D'accordo ... - rispose scocciata lei.

Presero le caramelle, le patatine ed i biscotti e si distribuirono su divani e poltrone.
- Ok, comincio io. - dichiarò Nico.
Girò la bottiglia, che finì contro Andrea.
- Obbligo. - rispose lui.
Nico si sfregò le mani.
- Devi riuscire a mettere in bocca trenta caramelle. - disse lui.

Andrea si finse onorato e cominciò a riempire la bocca di Haribo, mentre tutti gli altri contavano. Arrivati a trenta i ragazzi applaudirono e Mig ingoiò il boccone, senza soffocare.

Mig girò la bottiglia che andò a finire su Sofia.
- Verità. - dichiarò lei.
- Mh ... Da quanto ti piaceva Pecco? - chiese malizioso.
Sofia lo guardò scocciata.
- Da quando siete venuti tutti a casa mia e mi hai quasi fatto prendere fuoco. - rispose lei.

Sofia girò la bottiglia che andò a finire su Valentina.
- Verità. - scelse lei.
Sofia non voleva fare nessuna domanda su Maro perché sapeva che, Valentina avrebbe mentito.
- Perché odi così tanto Filippo?

Valentina deglutí. Luca, senza farsi vedere dagli altri, strinse la mano alla ragazza, che si trovava accanto a lui.
Ma vide la ragazza sorridere e rispondere:
- Io e lui siamo stati compagni di classe al terzo. Lui era già stato bocciato una volta. E ... Siamo stati insieme ... - ammise lei.
- Oh ... Adesso si spiegano molte cose ... - commentò Giulia.
- Certo che avresti anche potuto dircelo. - aggiunse Sofia.

Valentina sorrise e tranquillizzò Maro, che, aveva notato, si era irrigidito.

Poi girò la bottiglie che andò a finire su Balda. E lei lo obbligò a mangiare una stecca di cioccolato bianco, che lui odiava.

La giornata trascorse tranquillamente tra risate e scherzi.

Alla VR|46 Riders AcademyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora