Innamorata del mio Incubo

1 Febbraio

Quella mattina uscii di casa piuttosto tardi.
Arrivata a scuola io e Jona esponemmo per terzi; mentre parlavo della Svizzera sentivo che un grande peso dentro di me se ne andava, finalmente ogni contatto con Jona sarebbe cessato o almeno credevo.

"Siete stati bravi" restai quasi scioccata dalla frase, Lara non mi aveva mai fatto un complimento.
"Grazie" sorrisi.
"Beh ma tutto è fatto bene se lo fa Jona, ti è andata bene" come pensavo mi spiazzo con la solita frase arrogante.

Passai tutto il pomeriggio con Mike.
"Dovrei dirti una cosa"
"Dimmi" mi disse
"Ho detto a Jona che siamo fidanzati"
"Chi è?"
"Compagno di classe al liceo"
"Ok"
"Non ha da dire niente?"
"No, capita di dire bugie"
poi aggiuse:"Perché l'hai detto"
"Perché gli avevo detto che ero fidanzata"
"Ah non mi interessa il perché se la scusa ha funzionato per me va bene"
"Va bene cosa?"
"Che tu la usa come scusa"
"Ah ok".
Dopo pochi secondi di silenzio proposi:"Se vuoi possiamo fare si che io d'oca la verità"
"In che senso?"chiese.
"Possiamo frequentati" si mise a ridere, mi sentii una stupida.
"Non posso" poi continuò "Sono occupato".
"Con chi?"
"Emili non penso che tu la conosce" e infatti era così.

Erano 18:30 quando se ne andò.
...ero al parco, erano quasi le 19:00 ed ero sola.

All'ora stabilita ecco arrivare il "Mike" con il solito cappello, sciarpa e occhiali.
Si sedette sull'altare affianco la mia.
"Ciao" gli dissi. Sorrise; proprio nel momento in cui aprì bocca mi squillò il telefono.

"Ciao mamma" Mike si mise a ridere voltandosi terra. Dopo alcuni telefono chiusi la chiamata.

Fu a quel punto che parlò:"Cosa ti ha detto?"
"Che sono tornati"
Ascoltando la sua voce non capii chi fosse, era la prima volta che la sentivo così capii che Mike era solo Mike.

"Ah già erano al mare"
"Come fai a saperlo?"
"So molte cose su di te"
"Del tipo?"
"Hai paura del buio"
"Un sacco di persone ce l'hanno"
"Sì ma tu hai paura perché vedi spesso nel buio la sagoma nera presente nel tuo incubo"
"Come fai a saperlo?" quella domanda continuava a girarmi nella testa.
"Non posso dirtelo"
"Ma io voglio saperlo"
"Non potrei più rivederti se te lo dicessi".
Restai in silenzio poi gli chiesi:"Mike è il tuo vero nome?"
"No"
"E come ti chiami?"
"Chiamami Mike".
Mi dava fastidio poter vedere solo le sue labbra così dissi:"Posso toglierti gli occhiali?"
"No"
"La sciarpa?"
"No"
"Il cappello?"
"No"
"Sei scorretto" precisai.
"Perché?"
"Tu puoi vedere il mio viso, io no"
"Non è ancora il momento"
"È da un mese che dici così per ogni cosa" mi alzai e mi avviai a casa.

Quella sera non ero sola la mia famiglia era con me.

1 Febbraio {venerdì}
Voglio vedere il suo volto...
Astrid♥