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Mi svegliai nel cuore della notte, sudata, avevo fatto degli incubi.

Andai a bere dell'acqua e ritornai a letto.

La mattina dopo ero a scuola, stanca morta, avevo le occhiaie e non mi sentivo bene.

Suonò la campanella della ricreazione e mi precipitai in bagno.

Magari un pó d'acqua fresca sul viso mi avrebbe fatto bene. Avevo nausea e mi girava sempre di piú la testa.

Persi l'equilibrio e caddi sbattendo la testa. Gli occhi erano pesanti e li chiusi.

-Oh bambina mia che ti é successo.-era la voce dolce di mia mamma. Mi stavo per svegliare, ma sentii qualcosa di fastidioso dentro il corpo.

Non riuscivo a capire cosa fosse, poi capii che erano dei tubi di plastica. Ero in ospedale. Piano piano aprii gli occhi e incontrai i volti di mia madre e Nate, erano stanchi ma sempre con un sorriso ad accogliermi.

-Da quanto non dormite?

-Da due giorni, ma non ha importanza.

disse Nate, accarezzandomi i capelli.

Mia madre mi abbracció forte e il suo amore lo sentii scorrere dentro di me, dandomi forza.

-Cos'avevo? Mi ricordo che ho battuto la testa.

-Sí, hai avuto un mancamento. Jessica ti ha trovata, ti stava cercando, e non smetteva piú di piangere, povera ragazza. Ci siamo spaventati tanto.-mi spiegò mamma.

-Quando potrò uscire?

-Domani. Hai preso una brutta botta cadendo.

-La sento.-dissi e iniziarono a ridere.

-Bene, vi lascio un pó da soli, se hai bisogno Melissa sono qui fuori.

Mi bació la fronte e uscii.

-Ciao piccola.

Nate mi diede un bacio.

-Come ti senti?

-Bene, tranne questi fili che toglierei volentieri.

-Abbi pazienza.-disse sorridente.

-Grazie Nate.

-Prego.-

-Davvero, significa tanto per me.

-Posso farti una domanda?

-Dimmi.

-Tuo papà dov'è?

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