17

44 2 0
                                    

Due ore dopo

Inizio a preparare qualcosa da mangiare verso le sei.

-Vai a letto, cucino io qui.-dice mia mamma tornata dal lavoro.

-Come stai?-

-Bene.-rispondo.

Vado in camera e sento un profumino arrivare dalla cucina.

"Ding Dong" suona il campanello.

Dev'essere Nate.

-Ciao.-mi saluta con un sorriso, e vedo che nasconde qualcosa dietro la schiena.

Gli sorrido e mi avvicino:

-Che nascondi?-gli dico baciandolo.

-Questi.- mi porge un mazzo di fiori. Wow...fantastico.

-Grazie, sono belli.

Gli prendo la mano e entriamo a casa.

-Ciao Kaila, sempre indaffarata in cucina eh?- saluta Nate.

-Essi, é una abitudine!- gli sorride mia mamma.

Prendo un vaso da uno scaffale e lui mi segue in camera mia, vorrei mettere i fiori sopra il comò in modo da vederli ogni giorno quando mi sveglio.

-Come ti senti?-mi mette un braccio intorno alla vita mentre ci sediamo nel letto.

-Bene sí.-

-I medici hanno detto altro su quello che può essere successo?-

-No, é stato solo uno svenimento, tutto qui.

-So che ci conosciamo ancora da poco e ti sembrerà strano però ho avuto paura di perderti quando ho saputo cos'era successo.

Io..credo di...-

In quel momento mia mamma apre la porta e il discorso finisce sospeso:

-Ragazzi, forza, venite é pronto!-

-Sí arriviamo. Dicevi?-mi rivolgo verso di lui, mentre mia mamma se ne va.

-Ti voglio tanto bene Melissa.

-Anche io te ne voglio!-gli prendo il viso tra le mani e lo bacio come per trasmettergli la tranquillità, che va bene così com'è.

Scendiamo a mangiare, dopo cena lavo i piatti e Nate mi aiuta a metterli via.

-Che ne dici di uscire a prendere aria?-

-Okay dai. -rispondo, salgo in camera a prendere una giacca e usciamo nella sera primaverile.

-É così bello stare qui fuori.-dico

-É ancora piú bello se ci sei tu.-

mi fermo e lo guardo, i suoi occhi così belli, le labbra così morbide, i capelli ribelli che gli incorniciano il viso, poi mi chiedo come faccio a meritarmi un uomo così?  É bello sia fuori ma soprattutto dentro, ha un cuore buono, e me lo dimostra ogni giorno. I miei pensieri e quel momento vengono interrotti da un uomo che all'inizio non riconosco:

-Ciao Mel!

-Manuel?

-Sí, sono io. Sei scomparsa...-

Mi giro verso Nate che mi guarda storto.

-Oh ho capito...due giorni fa sono finita in ospedale é per quello che non sono venuta da te...

-Mi dispiace come stai ora?-

-Meglio sí grazie...

Mi sentivo una stupida, mi volto verso Nate e li presento.

-Nate, questo é Manuel. Manuel, Nate.

Si scambiano una stretta di mano.

Poi Manuel se ne va salutandoci.

So che Nate vuole farmi delle domande lo sento dal suo sguardo pesante verso di me.

-Nate, é solo un amico che ho conosciuto una settimana fa...

-Non devi spiegarmi niente...

-Beh, il tuo sguardo dice tutt'altro.

Si ferma, mi prende per mano e mi avvicina a se. Fa scorrere le dita lungo il mio viso e dice:

-Scusa, non volevo.- poi mi rivolge un sorriso, e mi bacia.

-Il mio gelosone.-gli dico affettuosamente mentre gli do un pizzicotto leggero sulla guancia e gli sorrido.

RinascitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora