Troppa luce.
Troppa luce per riuscire a vedere qualsiasi cosa.
Karyon mi ha accecata?
Poi, il sipario si apre.
Vedo me stessa, indosso un vestito nero lungo. E attorno a me ci sono persone che non conosco. Tranne Camille, che riesco a riconoscere dalla voce. Sono abbastanza lontana dall'altra me, e non posso muovermi. Quindi cerco di sentire il più possibile: <Andrò per la mia strada, e seguirò le sue orme, ma non commetterò i suoi stessi errori.>
Poi Camille cerca di strattonarmi, invano. Perchè l'altra me la ignora completamente.
E senza neanche guardarla, continuo a parlare.
<E non permetterò a nessuno di ostacolarmi>.
Dinuovo luce accecante.Ma che cosa volevo dire con questo? La luce si fa sempre più accecante, abbagliando anche i miei pensieri.
Poi si schiarisce ancora.
Ma questa volta non è come prima, non guardo me stessa. È una visione in prima persona, sono sopra un palazzo, qui a seattle. Quello che vedo sotto è raccapricciante. Macerie ovunque, persone morte o morenti, riverse per strada. E tanto, ma veramente tanto, sangue. Anche guardandomi le mani posso vederlo. Ho le mani imbrattate di sangue?! Ma che cosa è successo?!
Dinuovo la luce accecante.Si affievolisce più velocemente questa volta, ma fortunatamente o purtroppo, quando riapro gli occhi sono dinuovo difronte la ruota. Sono dinuovo nel seminterrato, difronte ai miei amici.
<Allora? Ti è piaciuto quello che hai visto? Figa la pietra laica vero?> dice Karyon ridendo. Sono ancora stordita, quindi non riesco subito a rispondergli. Gli mimo un fottiti con la bocca, e lui recepisce benissimo. Infatti ridendo aggiunge: <Alexander, ora che Alyssa ha visto le due probabilità del suo futuro più prossimo, che ne vogliamo fare dei ragazzi qui dentro?> finisce la frase indicando i bulbi di vetro. Sento subito la rabbia crescere, mi giro verso Alex per fargli capire che deve smetterla. Siamo arrivato all'epilogo di questa faccenda. Se lui mi aiuta a liberare Camille e gli altri, insieme possiamo fermare Karyon.
<Alex, adesso basta...> ma non finisco la frase. Qualcosa di molto cocente mi colpisce la schiena. È una sfera di fuoco, lanciata da mio nonno.
<Ho chiesto una cosa ad Alexander! È maleducato da parte tua intervenire>. Vorrei tanto restituirgli la sfera che mi ha lanciato. Ma mi sto ancora riprendendo.
<Smettiamo di farli soffrire> dice Alex dopo un pò. Chissà perchè, ma questa risposta mi preoccupa, invece di tranquillizzarmi.
<Ottima opzione!> dice Karyon ridendo. Armeggia con la leva della ruota, e fa scattare qualcosa. Si sente un rumore di metallo, e poi... poi... acqua? Sembra rumore di acqua. Ed effettivamente, non molto dopo il rumore, l'acqua comincia ad entrare in ogni bulbo.
Vuole affogarli!
<Ora a te la scelta, Alyssa. Li facciamo affogare nell'acqua. O aspettiamo che raggiunga un livello sufficiente e li friggiamo attivando l'elettricità?> aggiunge seza neanche guardarmi.
Non ci vedo più dalla rabbia. Scatto e corro nella sua direzione, fuoco alle mani.
Ma non riesco ad essere sufficentemente veloce. Alexander mi prende da dietro e mi incatena a lui con le braccia. <E smettila di fare tante storie> dice Karyon voltandosi a guardarmi. Io cerco di divincolarmi, ma spengo il fuoco. Non voglio fare del male ad Alex, ma deve lasciarmi andare. Infondo sono anche suoi compagni, non può assistere inerme alla loro morte.
<Accelleriamo la cosa, ho da fare oggi pomeriggio> e muove ancora una volta la leva. L'acqua inizia a riempire i bulbi ancora più velocemente.
<NOO!> ma Alex continua a mantenermi. Incrocio lo sguardo di Camille, mentre l'acqua supera il livello della sua fronte. Mi sorride, e poi apre la bocca, sfinita.
<BASTA!!!> non riesco più a resistere. E proprio come a casa mia, esplodo in un mare di fuoco. Alexander viene scaraventato all'indietro, e finisce sulle scale. Karyon viene sbattuto contro il muro e cade in terra. I bulbi di vetro esplodono, e l'acqua che ne fuoriesce, spegne il fuoco che ho appiccato. Riversando i tre corpi sul pavimento.
Tremolante mi avvicino a loro, mi inginocchio accanto al corpo di Camille. Non riesco a trattenere le lacrime <Hey,dai, svegliati. Sono qui, ti aiuto io> e mi appoggio sulla sua spalla.
Tosse, tosse!
Tutti e tre, quasi all'unisono, iniziano a tossire, e sputare acqua. Poi qualcosa mi tocca la spalla, mi volto e vedo Alex. <Dobbiamo andare, ha perso i sensi, ma non starà così per molto> dice dolorante.
L'impatto con le scale di ferro deve avergli fatto seriamente male.
Prima Caleb, poi Camille, e infine Evye, riescono ad alzarsi. E ci precipitiamo su per le scale.Camminiamo per qualche isolato, con gli occhi delle persone puntati addosso. E come biasimarli? Sembriamo usciti da un film di guerra. Bagnati, vestiti strappati, insanguinati e zoppicanti. Potrebbe sembrare una scena quasi divertente. Ma se penso a quello che c'è sotto, non riesco neanche a ricordare cosa vuol dire "divertimento".
Arriviamo al parcheggio dietro scuola, ed essendo sera la scuola è chiusa. Ma Alex ritiene che sia il posto più sicuro, al momento. Ci avviciniamo alla porta di servizio, e con una mano riesco a fondere la serratura, aprendo così la porta. Entriamo, e ci dirigiamo subito verso l'ala abbandonata, dove facevamo lezione.
La scuola, di sera, è un posto davvero agghiacciante. Soprattutto la parte abbandonata. L'unica fonte di luce, sono i raggi lunari, che penetrano dalle crepe nelle finestre rotte.
Raggiungiamo la nostra solita aula. Insime ad Alex, sposto i banchi per fare spazio. Poi ci sediamo tutti insieme a terra, come indiani.
<Ma come diavolo ha fatto a sapere che stavamo progettando alle sue spalle?> dice Camille tossendo un pò.
<Quello sa sempre tutto, è inutile agire alle sue spalle, o cercare di affrontarlo> interviene Caleb.
<Inveve dobbiamo proprio affrontarlo, tutti insieme possiamo farcela!> dico sinceramente. Poi Alex si alza, e camminando verso la cattedra dice: <Non abbiamo speranze di batterlo, noi cinque insieme. I suoi poteri sono sconfinati, e non abbassa mai la guardia> poi finendo di parlare prende la cattedra con le braccia, e la stacca dal suo supporto di ferro. Spezza il rettangolo di compensato, e gli da fuoco. Poi chiedendo agli altri di spostarsi, lo mette al centro della stanza.
<Grazie, Alex. Avamo proprio bisogno di riscaldarci> ringrazia Evye, tremolante. Poi riprende posto accanto a me, e abbassandosi mi da un bacio sulla cute. Io subito mi volto in direzione di Camille, ma il suo sguardo non sembra infastidito. Anzi, sembra quasi felice, rilassata. <Aly, davvero. Sono contenta che qualcosa di buono sia uscito da questa storia. Scordiamoci di tutto quello che è successo, e pensiamo al futuro> e poi si alza per venirmi ad abbracciare. Grazie, riesco a sussurrarle. E mi perdo un pò nel suo abbraccio, quanto mi era mancata. <Ti voglio bene> mi dice andandosi a sedere dinuovo. E io le rispondo che anche io le voglio bene.
<Okay, questo momento è davvero toccante. Ma ora dobbiamo fare il punto della situazione> dice Alex, impostando un pò la voce. <Ricordate la lezione su come mettersi in contatto con il consiglio? Abbiamo bisogno di aiuto, e solo loro possono darcelo>. Evye apre la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiude. <Il sigillo dei cieli, bisogna disegnare questo sigillo sul foglio in cui scriviamo la richiesta. E poi bruciarlo>. Evye da uno schiaffetto al fratello <Uffa, volevo dirlo io, questa la sapevo> facendoci ridere un pò tutti.
<Perfetto!> esclama Alex. Poi si rialza e apre la cassettiera nella stanza, prende un foglio e qualche penna. Poi si risiede ed inizia a provarle tutte. Fortunatamente la terzultima funziona.
<Allora, chi vuole scrivere?>. Tutti zitti.
Alla fine rispondo che scrivo io.
Iniziamo a discutere su quello che deve esserci nella richiesta d'aiuto. E prendendo qualche parola da Camille, qualche consiglio da Alex e Caleb, e un tocco di finezza da Evye, perchè comunque stiamo scrivendo a delle persone molto importanti del nostro mondo. Riesco a stilare questa richiesta.
<Ora dalla a me, so come si disegna il sigillo> e quindi porgo il foglio ad Evye.
Lei me lo restituisce dopo qualche secondo, con il sigillo disegnato. Guardandolo meglio sembra un cercio, con due ali bianche capovolte. La rileggo per un istante ad alta voce, e la butto nel fuoco.
Speriamo che funzioni.
STAI LEGGENDO
White Wings
Fantasia"Lo strumento più efficace per promuovere l'inganno, è quello di rivestire l'inganno nella verità" Io sono Alyssa, e la mia vita può essere racchiusa a pieno in questa citazione. Ma la bugia e l'inganno hanno una data di scadenza, e tutto alla fine...