22 CHE SI APRA IL SIPARIO

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Alexander, in piedi, sull'uscio della porta. Con un pugnale insanguinato in mano, finalmente incrocia il mio sguardo. Sento come mille aghi di ghiaccio che mi si conficcano nel cuore. Ma non ho abbastanza tempo per realizzare cosa sia successo.
Una luce giallastra invade la stanza, impedendomi di vedere qualsiasi cosa.
Poi la luce si affievolisce, e in direzione di Alexander, quello che vedo, non è più lui. Sembra al quanto più alto, ma non è l'altezza a farmi paura. Dalle sue spalle spuntando due ali enormi, una nera ed una bianca. E sul suo viso alloggia un ghigno che sembra in tutto e per tutto quello di mio nonno.
<A-Alexander, che cosa hai fatto?> gli riesco a chiedere. Lui ride e mi risponde: <Quello che andava fatto!> poi gira la testa verso destra, e indica a qualcuno di avvicinarsi.
Come già stavo immaginando, la figura che si staglia alle sue spalle è Karyon. Si avvicina appoggiandogli una mano sulla spalla. <Bravo, Alexander. Non ci avrei scommesso nulla sulla tua riuscita, e invece. Guardati>. Lui gira la testa, e si avvicina un ala al braccio, la carezza e sorride. <Mi sento potentissimo> dice con quel sorriso schifoso stampato sulle labbra.
<Ma Alex, noi... io e te... noi eravamo...> lui mi si avvicina e mi prende il viso con una mano. <È stato bello recitare, ma devi imparare che prima o poi, tutto finisce>. Poi si volta ed esce dalla stanza, dalla mia vita.
Io non riesco a reggere il peso del mondo che mi cade addosso. Cado in ginocchio, ma Camille è subito dietro di me per sorreggermi.
<Rimettiti in piedi, e risparmia la scenetta per dopo, lo spettacolo vero e proprio sta per cominciare> dice Karyon strattonando Caleb ed Evye fuori dalla stanza. Con l'aiuto di Camille mi rimetto in piedi, e cominciamo a camminare, fuori dall'aula. Poi nel corridoio, fino ad arrivare alla parte viva, e funzionante, della scuola. Tutti gli alunni cominciano a fissarci e bisbigliare, o meglio, a fissare Alexander. Carlos, del corso di matematica con noi, si avvicina ad Alexander. <Hey, Alex! Ti stai preparando per la recita di fine anno?>. Perchè cavolo quello stupido non stava mai zitto. Alexander si gira verso di lui, inclina leggermente la testa di lato. E con un gesto fulmineo, muove l'ala e sbatte Carlos contro gli armadietti. Il poverino cade a terra, immobile, con il collo spezzato.
Ed è subito il caos più totale. Ragazzi che corrono in tutte le direzioni, la campanella che non smette di suonare.
E Karyon continua a ridere a crepapelle. Ci costringe a camminare fino all'ingresso. Dove Alexander distrugge le porte per poterci passare. Ora siamo in strada, e i passanti cominciano a fermarsi.
Alexander spicca il volo, ed inizia a lanciare sfere infuocate sulla città. Uccidendo le persone e distruggendo le costruzioni.
<Basta! Fermalo! Ma cosa diavolo state facendo!?> urlo infuriata a mio nonno. Lui si volta leggermente verso la mia direzione, sorride, e dice tra i denti.
<Diamo inizio alla guerra>.

Nello stesso momento, al consiglio ...

<Ramsey, vieni qui!> grido dal mio seggio. Dal mio posto si riesce a vedere tutto il consiglio. Una sala circolare, sotto una cupola altissima fatta di vetro. Si vedono I wings minori, quelli più rilevanti, e la giuria. E al centro, il posto è vuoto, dato che Tyra è andata sulla terra per aiutare quei ragazzi, che dicono di essere perseguitati da Karyon. Spero tanto si sbaglino. Ma perchè Ramsey non si sbriga. Lui è il wings diretto, collegato con Tyra. Proprio per la sua sicurezza, così potremo sapere se le succede qualcosa. Ma se sparisce sempre, come faccio a saperlo?!
<Ramsey!> grido ancora, spazientito.
<Si, Aaron, sono qui. Dimmi cosa vuoi sapere>. Finalmente!
<Come sta Tyra? Credo sia arrivata già da un pò>
<Tutto okay, sta con i ragazzi. Mi pare stiano tutti bene>. Questa cosa mi tranquillizza.
<E di Karyon? Ci sono novità?>. Lo vedo innervosisrsi.
<Tyra sente che il mostro è li. E sta solo aspettando una loro mossa> dice quasi balbettando.
<Questa cosa non mi piace. Resta qui, voglio aggiornamenti su ogni loro piccolo passo>.
Ramsey mi ascolta e si siede in una delle file più vicine, in modo che io possa tenerlo d'occhio. Nell'attesa mi metto a sistemare le cianfrusaglie sulla mia scrivania. Ci sono milioni di carte da controllare, fra non molto ci saranno le ascensioni. E qui dentro è sempre un casino in questo periodo.
Rialzo lo sguardo su Ramsey, perchè lo sento esalare respiri un pò troppo lunghi. <Cosa c'è? >
<Non è nulla, Tyra ha preso un caffè un po troppo concentrato. Riesco a sentire la caffeina persino io>.
In un momento come questo, sta prendendo un caffè? Quella ragazza è proprio come il padre.
Volto lo sguardo sui wings anziani. E individuo subito la sua testa bionda, l'unica in mezzo a un mare di capelli bianchi.
<Roger! Posso disturbare un momento il tuo lavoro?> lui subito alza la testa, e sorride. Posa il caffè sulla sua scrivania e si alza.
<Ma certo, parlare con te è sempre un piacere>.
<Indovina un pò cosa sta facendo Tyra in questo momento?>. Lui ha già capito, infatti ride prima ancora di rispondere.
<Bere un caffè prima di un combattimento è essenziale! Aumenta la capacità di concentrazione!> e continua a ridere.
<Siete incorreggibili!> e nello stesso momento scappa una risata anche a Ramsey. Mi volto per far finta di rimproverarlo, ma rimango di sasso. Dalla sua bocca esce un rivolo di sangue. E quella che avevo sentito non era una risata, ma un lamento.
<Ramsey! Che cosa succede!?>. Lui si tasta il petto senza rispondermi, e dal nulla una macchia di sangue si espande sul tessuto della sua maglia. Io mi alzo terrorizzato e vado nella sua direzione, insieme a me anche Roger.
Ma ancora prima di raggiungerlo, Ramsey alza lo sguardo, occhi spalancati, lacrimanti.
<È morta> e cade a terra, inerme.
Sento un NO sussurrato con rabbia alle mie spalle. Poi Roger si appoggia a dosso, io, aiutandolo a sedere, do l'allarme. Un suono assordante si spande per tutta la struttura.
<Tyra, la nostra wings suprema, è stata uccisa. Uccisa da Karyon, la nostra vecchia, più potente nemesi. Ordino a tutto l'ezercito di wings bianchi e neri di accorrere sulla terra. Immediatamente!> ho cercato di non crederci fino alla fine, ma Karyon è realmente tornato. E dobbiamo assolutamente fermarlo.
Juno, un wings del consiglio minore, improvvisamente, mi strattona la manica per attirare la mia attenzione
<Cosa c'è, Juno?>. Lui  tutto affannato mi chiede: <Fammi andare con mio fratello sulla terra, serve qualcuno che porti al sicuro i giovani mezzo-umani che Karyon ha puntato>. In effetti non ha tutti i torti, ma è ancora troppo giovane. <Ottima idea, manderò qualcuno, ma non voi. Siete ancora giovani>. Lui mi guarda con occhi spazientiti.
<Aaron, l'età ha appena perso valore. La wings suprema è stata uccisa, e per lo più da Karyon!> so dove vuole andare a parare con questo discorso.
<La battaglia staglia all'orizzonte>.

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