3° capitolo

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Torno a casa con un bel po' di buste. Lo shopping di oggi è stato il più bello che io abbia mai fatto.
Subito salgo su in camera per tirare fuori la roba.
La indosso per potermi guardare ancora una volta allo specchio e vedere una ragazza completamente nuova e sicura di sé. Mi sciolgo i capelli e sorrido.
All'improvviso però la porta della mia camera si apre, rivelando l'immagine di Harvey. Si, da come avete capito in questa casa non si usa bussare alla porta. Rimane a fissarmi, senza dire nulla, mentre io sento le guance avvampare. Rimaniamo ancora per un po' così, finché non si decide a parlare. "V-vieni giù che è pronta la cena!" annuisco e chiude la porta alle sue spalle. Passato l'imbarazzo e dopo essermi cambiata, scendo e inizio a mangiare, tenendo basso lo sguardo. Voglio solo evitare di incontrare gli occhi di Harvey. Troppa vergogna... Chissà cosa starà pensando in questo momento. Probabilmente crederà che sono una ragazza che crede di essere bella, ma in realtà è tutt'altro. Forse starà pensando a quanto ero brutta con quei vestiti addosso.
Solo ora mi accorgo che per pensare, ancora non ho toccato cibo. Nash mi chiama visto che per ora mi ha vista solo girare e rigirare il cucchiaio nella minestra, senza dire nulla. Comincio a mangiare e poi salgo in camera mia, senza guardare in faccia a nessuno.
"Annaaa, vieni che giochiamo insieme alla play?" e in un attimo sono di la in camera, pronta per giocare. Adoro i videogiochi. Sanno che sono imbattibile. Ogni volta che giochiamo tutti insieme, si fa sempre la regola che chi vince, rimane in gara. Inutile dirvi che non mi sono mai staccata dal televisore, o dalla sedia su cui sono seduta.
"Preferite Mario kart o Fifa?" ci chiede mio fratello.
"Mario kart!" esclamiamo insieme sia io che Harvey.
Iniziamo, e dopo svariate vincite, inizio a giocare contro Harvey e devo ammettere che è abbastanza bravo. La partita per vincerla me la sto sudando... Io sono prima, mentre la macchina di Harvey e subito dietro di me. Manca poco al traguardo.
Rimango concentrata sullo schermo, finché Harvey non mi si avvicina e con un sorriso beffardo, mi lascia un bacio sulla guancia. Rimango in tilt per pochi secondi, ovvero il tempo che gli basta per superarmi e tagliare il traguardo come primo. Uffa! Sempre il solito!
Alza le mani e inizia a correre per tutta la casa, urlando "Ho vintooooo! Ho vinto contro Anna Grieeeeeeeeeeeeeeeeer!" appena torna in camera, gli tiro uno scalpellotto sulla nuca e lui come di rimando mi abbraccia da dietro, mentre sono ancora seduta sulla sedia. "Non ho intenzione di muovermi da qui! Ha barato..." "Ma ha vinto... Questo è l'importante!" ammicca mio fratello, contento quasi quanto Harvey. Mi alzo sbuffando e arrabbiata. Il mio titolo di "migliore ragazza giocatrice dei videogiochi di tutto il mondo", è stato rovinato da uno stupido ragazzo, perché ha barato... "Ma non è giusto!" esclamo con l'espressione offesa. "Non è giusto neanche che Nash sia nato, eppure eccolo qui!" dice scoppiando a ridere appena vede lo sguardo di mio fratello arrabbiato. Sospiro e accendo il telefono. Appena noto l'orario, ovvero mezzanotte passata, mi alzo dal letto per tornarmene in camera. "Quando te ne torni a casa?" "Tra un po' mi incammino" mi risponde intento a guardare lo schermo della tv, senza degnarmi neanche di uno sguardo. Idea. Mi avvicino a lui da dietro e inizio a rompergli le scatole, a fargli il solletico e tappandogli gli occhi. "Ferma Anna... Togliti da davanti!" mi urla contro. Gli tengo gli occhi chiusi e appena Nash taglia il traguardo, tolgo le mani e me ne vado augurando "Buona notte" mentre Harvey rimane a bocca aperta e Nash gioisce per la vittoria. Chiudo la porta, ma subito viene riaperta dal 'barone' che inizia a rincorrermi per tutta casa. All'improvviso però sono bloccata ad un angolo della cucina, non avendo uscita. Lui mi si avvicina e inizia a farmi il solletico a crepapelle. Sto per non avere più ossigeno, così si ferma.
Ci guardiamo negli occhi e lui mi si avvicina. Mando giù il gargarozzo che mi si era formato in gola. Mi guarda continuamente le labbra, come se le volesse baciare. "Buonanotte" gli dico interrompendo il momento per poi andarmene in camera e lasciarlo così... Cosa aveva intensione di fare?

(Spazio autrice)
Dovete sapere che mi sto divertendo tanto a scrivere questo libro. Sto tirando fuori cose davvero assurde. Ho molte idee e spero di riuscire a scriverle tutte. Grazie per le stelline e i commenti! Ci vediamo la prossima settimana con un nuovo capitolo... Ciaoo
Noemi

"You are my phobia" (Harvey Cantwell)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora