"Allora? Cosa vuoi ora?" chiedo scocciata e incrociando le braccia. "Il tuo aiuto. Non so cosa dirgli quando poi gli dovró dare il regalo. Puoi aiutarmi a scegliere le parole adatte con cui esprimermi? Voglio che lei sappia quanto la amo...". Amo? AMO? N-non immaginavo che addirittura la amasse. È una cosa molto forte da dire... Resto a guardarlo per un po', triste e abbassando lo sguardo. Così Harvey inizia a smuovere la mano davanti ai miei occhi,per attirare la mia attenzione. Appena me ne rendo conto, alzo nuovamente lo sguardo e forzo un sorriso. "Certo. Vieni, andiamo in camera mia" "Io in realtà volevo farlo qua se non ti dispiace. Sei sempre troppo presa dal letto quando siamo di là da te, e poi non mi ascolti..." dice scoppiando a ridere davanti alla mia espressione innamorata. "Già... Quando sono con lui, tu diventi solo un lurido e lontano ricordo" sussurro con occhi sognanti. "D'accordo dai. Cosa vorresti dirle? Ma come prima cosa, evita di farla scappare. Devi farle sapere quello che provi, ma senza entrare troppo nel particolare. Se ti presenti li e gli dici 'Ti amo, voglio solo te', lei si metterà a correre. Ricorda che prima una donna deve essere corteggiata... Corteggiata con molte parole e frasi dolci. Poi gli dirai in fine di-di amarla" gli spiego per poi rivolgergli un occhiolino. Lui sorride. "Certo che siete proprio strane voi femmine" dice abbozzando un sorriso "Oh si, altroché. Ma non ti credere. Anche voi siete strani. Noi siamo più sul romanticismo, mentre voi più sul... Ecco, non lo so!" dico confusa. Ci sediamo sul divano e dopo aver tirato fuori qualcosa di bello da poterle dire, inizia a parlare per esercitarci. Ci mettiamo l'uno di fronte all'altro. Saimo talmente vicini che il mio ginocchio spinge contro il suo e questo mi provoca emozioni ingestibili, ma tento di ricompormi. Lo guardo negli occhi e lui guarda me. "Fingi che io sia lei. Cosa le diresti?" sussurro appena. Le sue labbra si curvano in un immenso sorriso. Poi inizia a parlare lentamente, come se si fosse improvvisamente rilassato.
"Ok, provo.
'A', so che ci conosciamo da poco, ma io dentro di me, sento che ci conosciamo già da una vita. La prima volta che ti ho vista ho pensato che c'era qualcosa di te di cui avevo davvero bisogno.
Poi ho capito che non era qualcosa di te. Era di te che avevo bisogno. Forse sono sembrato uno stupido sin dal primo momento che ti ho avuta davanti, ma sono anche consapevole del mio amore per te" afferra la mia mano e al suo tocco rabbrividisco, mentre il mio sguardo continua ad essere incastrato nel suo. La trascina lentamente sul suo petto, all'altezza del cuore, che in un attimo, ne percepisco la velocità. "Le cose belle, quelle che ti stanno veramente a cuore, le riconosci da quella maledetta paura di perderle. Il mio cuore batte per te e io non aspettavo altro che questo momento, per questo sono un po' agitato" e sorride. Cavolo... Che sorriso. In questo momento sembra che tutto il suo discorso lo abbia preparato per me, e il mio battito non può che accellerare sotto il suo sguardo. "Volevo darti questo regalo, per dimostrarti il mio amore per te..." finisce tirando fuori il regalo. "Vuoi essere la mia fidanzata?" lo guardo e lui mi guarda. Un sorriso compare sulle mie labbra, subito dopo aver visto le sue mani che ancora stringono le mie. Il cuore continua a battere ma il mio sorriso inizia a spegnersi appena Harvey mi risveglia dai miei pensieri. "Ahah. Come sono andato?" mi chiede per poi staccare velocemente le mani dalle mie. Mi manca subito il respiro e tutto diventa grigio. Come se dal paradiso passassi velocemente all'inferno, nel giro di pochi secondi. Mi chiedo come Dante ci mise tanto ad attraversarlo, dato che io ci metto un secondo a tornare in paradiso. Mi basta aver accanto Harvey.
"S-sei stato v-veramente bravissimo..." cerco di tirare fuori le parole, cercando allo stesso momento di forzare un sorriso. Abbasso lo sguardo. "Già, lo so..." risponde dandomi una pacca sulla spalla con un sorriso beffardo sul volto. Dopodiché si alza dal divano per iniziare a saltellare a mo' di Heidi per casa, con un gran sorriso in volto.
Io rimango seduta con lo sguardo basso a fissare le mie mani, che sembrano aver subito un trauma da quando quelle di Harvey si sono staccate da loro, impedendogli così di scaldarsi. Poi lo guardo e continuo a forzare sorrisi per il resto del tempo...(Spazio autrice)
Heeey, bella gente!! Come andiamo? Che mi raccontate di bello? Fatemi sapere nei commenti cosa avete fatto in questi ultimi giorni. Se vi piace questo capitolo, lasciate una stellina e un commento. Ci vediamo con un prossimo aggiornamento. Bacioni
Noemi
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"You are my phobia" (Harvey Cantwell)
Fanfic"Ti supplico, ti scongiuro! Aiutami a conquistarla!" "Non ci penso neanche" "Te lo sto chiedendo per favore..." e mi guarda con quei bei occhi azzurri che si ritrova. Dopo qualche istante di silenzio mi arrendo. "E va bene" così mi guarda sollevato...