Sono passati diversi giorni da quando Ashton e Luke hanno dormito insieme. Il riccio è ancora in grado di rivivere quella sensazione di essersi svegliato con qualcuno tra le sue braccia dopo tanto tempo ed averlo coccolato fino a qualche momento prima che si svegliasse.
Ha quasi voglia di intrufolare ancora una volta le sue lunghe dita tra i capelli biondi e lasciarli scivolare tra esse oppure di vedere come si attorcigliano facilmente le ciocche quando le avvolge attorno all'indice per creare dei boccoli.
Non ammetterà mai che è stato fin troppo bene, nemmeno a se stesso, nonostante quella persona sia Luke e non Madison, la sua ragazza.
Nell'ultimo periodo hanno parlato poco e Ashton crede che pian piano stiano prendendo le distanze, senza un apparente motivo. Prima che Madison partisse era spaventato all'idea che una cosa del genere potesse capitare, ma adesso lo è di meno. La ama e gli manca, ma solo in quel momento si rende conto di quanto avesse bisogno dei suoi spazi dopo tutti quegli anni. Certo, gli dispiace non sentirla e non avere alcuna risposta ai messaggi che le manda o alle chiamate che lei rifiuta molto spesso, ma lui ce la mette tutta e lei non collabora. O meglio, ce la metteva tutta. Lui è del parere che l'interesse deve essere presente da entrambi le parti e questo di sicuro non è il caso; a distanza di tre settimane sembra che Ashton sia scomparso dalla vita della ragazza.
Perso nei suoi pensieri, Ashton mentre prepara l'impasto per la torta al cioccolato non si accorge di Luke che entra in cucina per andare a rubare qualcosa da mangiucchiare come fa ogni mattina prima che la pasticceria apra. Assaggia ogni tipo di crema preparata e qualche muffin o biscotto appena sfornato come se fosse un buongustaio, soddisfacendo nel frattempo la sua voglia di dolci mattutina, ma quando vede il riccio mescolare qualcosa in una grande bacinella si avvicina a lui senza persarci due volte ed inserisce l'indice dentro, facendo spaventare Ashton.
"Cristo santo, Luke! Mi hai fatto spaventare," esclama Ashton e si volta verso il biondo con espressione spaventata. Però quando lo vede infilare il dito in bocca per gustare l'impasto i suoi occhi verdi si sgranano e lo fissa fino a quando non fa uscire il polpastrello fuori con una naturalezza disarmante; Ashton sa che Luke non ha fatto quel gesto di proposito, è lui quello malizioso.
"Ecco perché l'impasto è marrone!" Luke replica e sghignazza, prendendo in giro il riccio.
Ashton gli tira uno scappellotto ma la risata del biondo lo contagia. "Quanto siamo spiritosi, puoi diventare un comico," rotea gli occhi cercando di rimanere serio, ma alla fine anche lui si lascia andare in una risata.
"Vuoi aiuto? Sai, sono un ottimo assaggiatore," chiede Luke e si appoggia al bancone con le braccia conserte. "Non c'è nessun cliente ancora e di là c'è Michael, in caso qualcuno arrivasse. Mi annoio."
Ashton si guarda intorno e cerca qualcosa da fargli fare. "Potresti mescolare qui ed aggiungere un altro po' di latte? Io intanto vado a decorare quei cupcake. Mi raccomando, non fare casini. L'impasto non deve essere troppo liquido."
"Va bene, capo. Ai suoi ordini," Luke fa l'occhiolino al riccio e subito si mette a lavoro. Prende il latte e ne aggiunge qualche goccia, non sapendo realmente quanto metterne, per poi mescolare il tutto.
"Ti ho portato un cappello e un grembiule per non sporcarti, fermati un attimo," Ashton interrompe Luke qualche secondo dopo. Sul capo gli sistema il cappello, cercando di non far uscire troppo i capelli da esso, e subito dopo gli fa infilare il grembiule. Luke inizia a scuotere il capo e ridacchia nel sentire il peso del cappello spostarsi a destra e a sinistra come un bambino quando prova una cosa nuova. "Andiamo Luke, sta fermo," si lamenta Ashton mentre cerca di allacciargli il filo dietro il collo.
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jaune → lashton.
FanfictionAshton ha paura che l'equilibrio della sua felice vita vada perso; Luke, invece, ha solo voglia di essere felice nel suo equilibrio perso.