Un viaggio per il paradiso

Auguri, finché duri

Oggi è il suo compleanno e neanche a dirlo mi sono svegliata alle 5 per programmare tutto, lo svegliai verso le 10
R- Momi svegliati
M- due minuti
R- Michele oggi sai che giorno è?
M-il giorno in cui non dormo
Disse con un tono sarcastico e sogghignando leggermente
R- no, il giorno in cui ti lascio
M- COSA!
Si alzò di scatto con gli occhi spalancati
Io mi misi a ridere di gusto e lui guardandomi male si rimise sotto le coperte
Allora mi misi anche io con lui che mi abbracciò da dietro, avevamo le mani intrecciate e sentivo il suo respiro sul mio collo.
Ci alzammo verso le 11

Michele's pov
R- sei sempre più vecchio sai?
M- no ma grazie
Rise è già questo come regalo andava più che bene
È sera e stiamo andando alla mia festa di compleanno, Rachele ha invitato tutti: Alice, Sofia, Fede, la sua migliore amica, Albe,Muriel e chi più ne ha più ne metta.
Dopo esserci sfondati come non mai aprí i regali, ovviamente aspettavo solo quello di lei.
Arrivò il suo turno, era un pacchettino azzurro con un nastrino fatto a pentagramma...
Dentro c'era un quadernino con scritto Once upon a time,dentro era riportata tutta la mia storia le canzoni, i video, gli album, ma prima di poter sfogliare l'ultimo "capitolo", il nostro, lei mi fermó
Mi sorrise timidamente e poi si guardò intorno, effettivamente non avevamo mai detto niente di noi a nessuno..
Tornammo a casa verso le 3 e appena toccammo il letto cademmo entrambi in un sonno profondo.

Rachele's pov
Stiamo andando a casa mia, lui guida e devo dire che guardarlo guidare è bellissimo, concentrato sulla strada e rilasso...niente di più affascinante
Ovviamente cena con qualunque parente, amico e conoscente.
Eravamo seduti tutti al tavolo come la prima volta, qualche mese fa, ero in un imbarazzo puro e anche lui sembrava un pinguino
A(Alice): che regalo ti ha fatto
R- non lo so, tu?
A- una sciarpa
La guardai un po' interdetta
A-non mi guardare così, è il tuo fidanzato
M- che ho fatto mo
Mi cinse la vita ed appoggió il suo viso tra il mio collo e la spalla.
R- nada
cercai di distrarlo mentre lo trascinavo in balcone
M- ma me spieghi c'ho fatto mo?
Lo baciai e lui ricambiò stringendomi ancora più a lui
R- niente, ma tieni
Gli passai una scatolina, con dei gemelli con dei cuori di carta disegnati sopra.
M- ma amore non dovevi...sono, sono..bellissimi
Disse prima di metterseli ai polsi
M- allora ecco il tuo
Mi passò una scatolina, con uno di quei ciondoli apribili; io adoro quelle collane e lui lo sa bene, sono come degli scrigni portatili..

Partimmo presto il giorno dopo per casa sua, era la prima volta che conoscevo i suoi e dire che ero in ansia era un eufemismo
M-stai tranquilla, gli piacerai
R- ma tu come fai a sapere quello che penso?
Dissi stupita, non dicevo una parola ma lui capiva, capiva sempre..
M- dal tuo sguardo, dice molto sai
Disse riportando gli occhi sulla strada
Era una cosa che poche persone capivano, si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, ed era vero

Michele's pov
Siamo arrivati a casa ed io bussai alla porta, la tenevi per mano e sentivo il suo tremare come una foglia, i miei sanno che c'è qualcuno ma non so come reagiranno quando scopriranno l'età
Ma- Michi finalmente!
M- ciao mamma, come stai?
Ma- benissimo, dai entrate. Tu devi essere Rachele
R- piacere signora
Disse timidamente, ha tante di quelle sfaccettature da perderne il conto, ma è proprio quello il bello.
R- è tutto buonissimo!
Ma- Michele è come te qusta ragazza, ma dimmi cara raccontami qualcosa di te
R- be' ecco, sono figlia unica ed abito a Torino e frequento la quarta liceo
Mia madre aprì leggermente la bocca e dopo qualche imbarazzante istante di silenzio disse
Ma- ma quanti anni hai
R- diciassette, quasi diciotto
Mia madre mi guardò, poi guardò lei, respirò e disse
Ma- siete una bella coppia e tu sei fin troppo matura per lui
Rise lei, poi mia madre e poi io
Era tutto perfetto, troppo perfetto