Capitolo 23

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"Dio mio, manco avete cominciato e già vi state lasciando di nuovo" commentò la signora. Per poco non le saltavo addosso

"Si faccia gli affari suoi" dissi incazzata e indecisa su cosa fare

"Jessica.." mi chiamò Skylar tirandomi per la manica. Mi girai verso di lei

"Vai a cercarla. A volte alle persone piace essere rincorse, giusto? Su..vai a risolvere questo casino" possibile che una bambina sia cosi intelligente? Magari fosse cosi per tutti. Di solito la gente cresce solo di età mentre di cervello..bhe meglio non parlarne.
Salutai Skylar e corsi a cercare Alex, dio perché devo fare sempre casini? Mai una volta che ne faccio una giusta. Setacciai da cima a fondo l'hotel fino ad arrivare alla nostra camera. Spalancai la porta e la ritrovai sul letto con addosso solo una felpa

"Alex.." quando si accorse della mia presenza per poco non mi uccideva con lo sguardo. Abbassai lo sguardo e, poco dopo, me la ritrovai a pochi metri di distanza

"Mi dispiace Alex, davvero tanto. Il problema è che era da tanto che non dicevo di amare qualcuno quindi..mi è uscito spontaneo" Alex continuò a fissarmi senza parlare

"Alex..degnami almeno di una parola" mi lamentai. In risposta lei sospirò

"Non sono arrabbiata con te" disse solamente sedendosi sul letto e tenendosi sulle braccia. Dio perché in ogni occasione doveva far uscire il mio animo gay pronto a saltarle addosso?

"Le famosissime parole che precedono un litigio" dissi sorridendo sarcasticamente. Mi morsi il labbro e mi avvicinai a lei mettendo le mie mani sulle sue cosce

"Sei diventata una selvaggia Jessica" disse guardandomi con un certo luccichio negli occhi. Cercò di trattenere un sorriso ma, sfortunatamente per lei, non passò inosservato.

"Anche tu non scherzi eh. Stavi tentando di farmi tua su un masso" dissi sorridendo e mordendomi il labbro

"E tu in una tenda, con persone nei paraggi" ribattè lei mordendosi il labbro, stava cercando di fare la dura ma sapevo benissimo che, quella situazione, le stava piacendo un sacco.

"Almeno eravamo al coperto" dissi cercando di avvicinarmi al suo viso, lei sembrò quasi cedere ma una voce ci bloccò

"Mio dio, è stata la cosa più eccitante che io abbia mai sentito" ci voltammo verso la voce e sgranammo entrambe gli occhi

"Dinah!" urlammo in contemporanea io e Alex. Lei in risposta ci guardava nel modo più perverso possibile

"Dannazione, ero talmente presa che non ho filmato niente" scossi la testa e mi allontanai da Alex.

"Sei tu la mente. Hai pianificato tutto questo" dissi sospirando

"Ma certamente. Chi potrebbe mai ideare un piano cosi perfetto? E anche ben riuscito vista la situazione"

"È riuscito a metà, Dinah. Jessica mi vuole bene" disse Alex tornando seria, ci guardò entrambe e poi uscì.

"Cos'è questa storia?" domandò Dinah confusa

"Bhe ci hanno chiesto se stavamo insieme e io ho detto di no.." Dinah si schiaffeggiò la fronte

"E dopo una signora mi ha chiesto se l'amavo e..le ho detto che le voglio davvero tanto bene.." Dinah mi guardò incredula

"Jessica..lasciatelo dire.." fece una pausa e prese un lungo respirò come per ricomporsi

"Sei una deficente, una rincoglionita che non pensa prima di parlare" disse strofinandosi gli occhi

"Potevi solo dire deficente eh. Comunque lo so, ho fatto un casino" dissi sospirando

"Ci penso io. Stasera usciremo e faremo baldoria, preparati. La musica, l'alcol e un bel letto risolveranno tutto" la guardai sconvolta

It's all about feelings [Secret love Sequel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora