Capitolo 10

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Dopo quel giorno, si proprio quello dove io ed Alex siamo rimaste come perfette coglione fuori, il nostro rapporto migliorò molto. Insomma ci vedevamo ogni giorno, niente stalking o Alex dotate di teletrasporto, semplicemente uscite fra.. amiche. Già..strano vero? Chiamare Alex "amica", chiamare un'ex "amica". In questi casi si può proprio dire che la vita è imprevedibile.
Tornai a lavorare nell'azienda del padre di Alex, sembrava come se tutti stessero sentendo la mia mancanza e..questo mi migliorò la giornata.
Ovviamente Emily era d'accordo. Un pò meno sulla questione di me e Alex amiche, era davvero tanto assurdo? Bhe si..pensandoci era davvero assurdo.

Parcheggiai vicino all'edificio e feci un lungo sospiro. Scesi dalla macchina e varcai l'entrata dell'azienda. Notai Dinah di spalle che armeggiava con dei documenti. Mi avvicinai lentamente cercando di prenderla alle spalle ma, prima di riuscire a mettere in atto il mio piano, Dinah si girò colpendomi in piena faccia con il gomito

"Ma porco..." dissi tenendomi il naso

"Oddio Jessica, ma ti sembra il modo di salutare? Lo so che sono succulenta ma ehy...calma gli ormoni" la fulminai con lo sguardo

"È più succulento un cactus. Dio ma avevi intenzione di rompermi il naso?" Dinah mi porse un fazzoletto notando del sangue uscire dal mio naso

"Non era nei miei piani anche se..ora ringrazio il mio gomito dato che mi hai messa in competizione con un cactus. UN CACTUS JESSICA, COME OSI" ruotai gli occhi

"E poi non sapevo che ti piacessero le cose appuntite" continuò

"Oh Gesù Cristo io me ne vado" dissi correndo via, in risposta Dinah scoppiò in una risata che fece girare mezza azienda. Mi diressi verso l'ascensore e notai Alex all'interno con un espressione cupa, il suo sguardo era fermo su un punto a caso, aveva gli occhi leggermente aperti come se con la mente fosse a tutt'altra parte.
Le porte dell'ascensore cominciarono a chiudersi, corsi velocemente entrando in tempo

"Ehy.." dissi sorridendole, in risposta alzò lo sguardo. Lentamente sul suo viso si fece largo un grande sorriso e i suoi occhi sembrarono come se improvvisamente si illuminassero

"Ehy" disse con un espressione completamente diversa sul viso

"Eri un pò giù di morale poco fa, è successo qualcosa?" dissi continuando a guardarla, cercai di captare un suo passo falso in modo da capire cosa avesse.
Alex impiegò un pò di tempo prima di rispondere, mi guardava come se si fosse persa nuovamente nei pensieri

"Mi mancavi" disse solamente accennando un dolce sorriso. Arrossii e abbassai lo sguardo iniziando a giocherellare con le mie dita

"Cosa ti è successo al naso?" domandò alzandomi il viso, mi guardò con un espressione preoccupata

"Oh ehm...Dinah, volevo farle uno scherzo ma è successo questo" Alex ridacchiò e continuò a fissarmi, si era persa di nuovo? Dio era cosi distratta oggi.
Poco dopo sorrise e abbassò lo sguardo, potrei giurare di aver visto del rossore sulle sue guance

"Una Alex che arrossisce? È un miraggio per caso?" Alex sorrise e si passò una mano fra i capelli portandoli da un lato, dio quel movimento mi faceva sempre un certo effetto.

"Ricordi cosa è successo qui dentro?" si morse il labbro e mi guardò con uno sguardo assai strano. Mi morsi il labbro cercando di ricordare

"No, non ricor...oh.." mi bloccai e arrossii ricordando l'avvenimento nell'ascensore, ricordai di quando Ves se ne accorse e..ricordai perfettamente cosa provai in quel piccolo momento di uhm..aggressione fisica psicologicamente voluta. Anche fisicamente voluta se proprio devo dire il giusto.
Notai le porte dell'ascensore aperte e corsi fuori sentendomi leggermente accaldata. Alex mi seguì

It's all about feelings [Secret love Sequel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora