C'è un minuto di silenzio dove si può veramente tagliare la tensione con uno dei coltelli sulla tavola ancora imbandita.
Sarah non ha ancora lasciato la mia mano, come se stringerla le infondesse quel coraggio di cui ha bisogno per affrontare l'argomento "abbandono/famiglia allo sbando".
-tornando al piccolo incidente avvenuto un paio di anni fa...- comincia la madre, ma viene subito interrotta.
-quando vi siete rifiutati di pagare il riscatto- la corregge Sarah, la donna sospira passandosi una mano tra i folti capelli castano chiaro.
-è stato tuo padre. Anyways*, col passare del tempo ho deciso di perdonarti per il tuo sciocco errore perché...-
-sciocco errore? Stai scherzando spero!-
-sweety, calm down*, mi stai mettendo in imbarazzo- la rimprovera la madre, Sarah non ha intenzione di mollare però, dato che sta diventando sempre più arrabbiata.
-io sono scappata perché mio padre, ubriaco marcio come al solito, mi aveva impedito di uscire picchiandomi e riducendomi ad uno schifo e l'unico pronto a difendermi era Nick!- esclama sull'orlo del pianto, lasciando tutti a bocca aperta.
-non ci avevi detto di questo...- mormoro sottovoce, lei prende un grande respiro, stringendomi ancora di più la mano.
-Ci saresti dovuta essere tu al posto di Nicolò, e invece dov'eri? Mh? Do you remember, mom?*- sbotta infastidita, Josephine abbassa lo sguardo cominciando a battere il piede a terra nervosamente.
-ero in ufficio con Marco-
-il tuo amante. E ti ricordi cos'avevo fatto quel giorno poco prima del rapimento?- chiede alzandosi in piedi di scatto.
-mi avevi chiamata supplicandomi di salvarti da tuo padre-
-e che avevi fatto tu?-
-sono rimasta con lui ignorandoti- mormora con il ribrezzo che ingoia ogni sua parola, a questa rivelazione sento crescere la pelle d'oca.
Come può una madre ignorare il disperato grido d'aiuto della propria figlia?-ho dovuto fare cose per ottenere un po' di protezione e rimanere in vita che nessuno dovrebbe mai provare, mamma. Mi sono dovuta sporcare le mani, e ho imparato sulla mia pelle come si sta al mondo. Ora dimmi, mentre sono dovuta entrare nella gang dei miei rapitori, voi dov'eravate? Lasciami indovinare, eravate nella casa delle vacanze a Bora Bora, oppure nello chalet privato sul Monte Bianco a sciare...- mi molla la mano avvicinandosi alla madre, puntandole il dito contro.
-Vuoi sapere dov'ero io? In un bosco, in un capannone al freddo, ho dovuto commettere crimini che mi hanno cambiata da dentro sperando ogni giorno che i miei genitori venissero a salvarmi...ma ho dovuto arrangiarmi, come sempre del resto. Ecco, questo è stato il mio sciocco errore- conclude con la voce incrinata, ritorna seduta accanto a me è subito le circondo la vita con le braccia, sembra che stia per crollare da un momento all'altro.
-ad ogni modo, ti stavo cercando perché...-
-lo scoop di una Morgan scomparsa non fa guadagnare l'azienda di papà come una volta e il ritorno della figliola smarrita rialzerebbe le vendite- sputa acida Sarah, la madre subito sbarra gli occhi.
-non abbiamo più niente a che fare con l'azienda di tuo padre da quando è morto-
-quel figlio di puttana è morto?- Sarah rimane un po' spiazzata, posso giurare di aver sentito il suo cuore smettere di battere per un millisecondo.
-language, darling*. Non hai letto la notizia sui giornali? Sono ormai sei mesi-
-è esattamente da quando quell'investigatore ha cominciato a seguirmi- mormora ancora scossa dalla notizia di prima.
-sono stata io ad ingaggiarlo, tuo padre mi aveva obbligata ad interrompere le ricerche e ha voluto organizzare quello stupido funerale per una questione di affari, appunto. E sai benissimo cosa succedeva quando lo si contraddiva-
-sei cinghiate sulla schiena, due pugni in pancia, una tirata di capelli e un occhio nero- recita come se fosse una normale routine con lo sguardo perso nel vuoto mentre il ghiaccio mi si gela nelle vene e mi viene spontaneo sussultare abbracciandola sempre più forte.
-ti giuro, sei sempre stata il mio chiodo fisso, non sono mai riuscita a dimenticarti e non c'è stata notte in cui non mi pentissi di esserti stata accanto. I'm so fucking sorry, baby, I really am*- Jospehine comincia a piangere, ora i suoi occhi azzurri assomigliano molto di più a quelli della figlia.
Sarah non dice nulla, lascia solo le mie braccia per andare difronte alla madre ed abbracciarla forte, scoppiando in un pianto silenzioso.
-sono stata una madre di merda, ma ti giuro che ti ho sempre amata più di me stessa, Sarah-
-I love you mom*, davvero tanto-
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Anyways= ad ogni modo
Sweety calm down= tesoro, calmati
Do you remember, mom?= te lo ricordi, mamma?
Language, darling= linguaggio, tesoro (non dire parolacce)
I'm so fucking sorry, baby, I really am= sono così fottutamente dispiaciuta, piccola, lo sono davvero.
I love you mom= ti voglio bene mammaSpazio muah:
Ma quanto è bella "è un attimo"?! 😻😻
È dalle due che la canto ballando stile gallina spastica che ha preso la scossa😂
E mi sta ispirando per un capitolo ,quindi stay tuned perchè ci saranno nuovi drammi in arrivo (no drammi no party,no?😏😏).Che ne dite voi? Ve gusta la nuova canzone?
(anche se lo so che siete tutte nella mia stessa situazione perchè è un fottuto capolavoro😂)
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||E-mails|| T.B.
FanfictionSequel di ||Signs|| T.B. Dove Thomas dovrà cercare Sarah attraverso indizi che lei gli fornirà tramite delle e-mails.