Quando mi sollevai in piedi, uscendo dal mio nascondiglio da dietro al letto, Malfoy mi lanciò contro un mantello, che usai per coprire le mie gambe nude.
«Qualcuno mi vuole rispondere?», chiese Zabini, spazientito, mentre si passava una mano tra i capelli.
«Nott è entrato senza preavviso, ho dovuto pietrificarlo per evitare che facesse domande a cui non potevo rispondere», disse Draco, guardando con rammarico la figura immobile dell'amico.
«Abbiamo il diadema», ci informò la voce delicata di Luna, facendo un passo avanti e porgendo il gioiello a Malfoy.
Feci il giro del letto, raggiungendoli e ammirando la tiara perduta di Priscilla Corvonero.
«Dove l'avete trovata?», chiesi, cercando di ignorare il corpo pietrificato di Theodore Nott a pochi centimetri di distanza.
«Nella Stanza delle Necessità, ci ha suggerito dove andare la Dama Grigia», spiegò Luna, sorridendo.
«Pensi che il veleno di un solo dente basti per distruggere entrambi?», chiese Malfoy, allineando sul tavolo la coppa, il diadema e la zanna di Basilisco.
«Lo spero», ammisi, legando il mantello intorno alla mia vita come un pareo, stanca di tenerlo su con le mani.
«Cosa ne facciamo di Theo?», chiese Zabini, osservando con la fronte corrugata il ragazzo pietrificato accanto al letto.
«Forse dovremmo chiamare anche Pansy», dissi: «Dovremmo informarla che Harry e l'Ordine attaccheranno questa notte».
«Devo avvisare anche i miei genitori», aggiunse Draco, recuperando dal suo baule delle pergamene e un calamaio.
«Cosa ne facciamo di Theo?», ripeté Zabini, questa volta con un tono di voce a dir poco spazientito.
Io e Malfoy ci guardammo negli occhi; capii dalla sua espressione che non aveva idea di come rispondere alla domanda del moro.
Mi voltai verso il Senrpeverde pietrificato, effettivamente la sua presenza era inquietante.
«Se lo spostassimo in bagno?», proposi e, sentendomi un po' in colpa per ciò che avevo appena detto, aggiunsi: «Altrimenti possiamo farlo tornare alla normalità e provare a spiegargli ogni cosa, potrebbe voler stare dalla nostra parte».
Malfoy scosse la testa, sembrava combattuto: «E se così non fosse? Mi dispiacerebbe dover praticare un Obliviate su di lui».
«Non sapremo mai come reagirebbe se non gli raccontiamo ciò che sta succedendo», propose Zabini, incrociando le bracci al petto.
«Prima dobbiamo distruggere gli Horcrux», dissi, indicando il tavolo e i tre oggetti allineati.
«Dobbiamo anche avvisare i miei genitori e Pansy», aggiunse Malfoy, mostrando le pergamene e il calamaio ancora tra le sue mani.
Zabini tirò fuori la sua bacchetta e con un incantesimo di levitazione trasportò il corpo pietrificato di Nott fino al bagno: «Io e Luna cercheremo di spiegare a Nott cosa sta succedendo, voi fate quello che dovete fare. Se ci dividiamo i compiti faremo prima».
Annuimmo all'unisono, d'accordo con il piano di Blaise.
Malfoy si sedette al tavolo e iniziò subito a scrivere, con la sua calligrafia nervosa, un breve biglietto per Pansy.
Con tutto il coraggio che avevo in corpo, strinsi tra le dita la zanna di Basilisco e la sollevai dal tavolo, occhieggiando con sguardo titubante prima il diadema e poi la coppa, indecisa su quale distruggere prima.
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Mai fidarsi del nemico #2 (Dramione)
Fanfiction[COMPLETA] [Secondo libro della serie "Mai scommettere col nemico"] Hermione Jane Granger si trova in cella, imprigionata nella sua stessa scuola e costretta ai lavori forzati e a giornalieri interrogatori e torture. Ma dove è finito Draco Malfoy? I...