scommetto che avete già capito di cosa parlerà questo capitolo *faccetta pervy*
lo so che stresso, ma LEGGETE LA NOTA AUTORE, NEWS SUCCULENTE *doppia faccetta pervy*
fuori dalle mura, anno 839, 11:30 am
E' passata una settimana da quando io e Levi abbiamo avuto quell'imbarazzante incontro nelle docce e da quel momento ci incontriamo direttamente solo alla 'nostra' ora, e in genere, quando ci vediamo, ma soprattutto se si va su un discorso riconducibile alla toilette, in genere arrossiamo entrambi e cerchiamo di sviare il discorso (con le grasse risate da parte di Hanji). In questa settimana ovviamente è stata organizzata una nuova missione, che in questo caso serve a conquistare un avamposto fuori dalle mura come punto d'appoggio. Quindi ora siamo qui, in questo edificio minuscolo, 'l'avamposto fuori dalle mura', a est delle stesse, io e Levi, dislocati con solo un altro manipolo di soldati a tenere d'occhio la base conquistata e a rinforzarla abbastanza da renderla inespugnabile ai giganti quando noi non siamo in missione. In breve? Io, Levi, quasi da soli, in un posto assolutamente perso nel nulla. Senza nemmeno bisogno di spiegare sono completamente terrorizzata da qualsiasi tipo di incontro, sia coi giganti , che ogni tanto dobbiamo combattere, sia con il ragazzo corvino, avendo paura di commettere altre gaffe imbarazzanti.
Sto camminando nel corridoio principale dello stabile, le pietre sul pavimento fanno risuonare i miei passi, facendo riecheggiare il suono per il corridoio, le pareti bianco intonaco contornano l'intero ambiente, facendomi sembrare avvolta da un lungo lenzuolo bianco che occasionalmente ha qualche grinza, come a far significare che nulla è veramente perfetto, nemmeno un candido lenzuolo, il manto bianco è interrotto solo occasionalmente da dei rettangoli di legno scuro che danno su delle stanze che probabilmente erano adibiti ad uffici. Mentre cammino osservo fuori dalle finestre, guardando la pianura interminabile davanti ai miei occhi e vedendo la foresta degli alberi giganti sullo sfondo, quella foresta, quella della scorsa missione, quella dove ho fatto la bella statuina sulla testa di uno di quei bestioni. Probabilmente se qualcuno mi vedesse scrutare con tale enfasi l'esterno si chiederebbero se le mie cadute hanno avuto alcuni effetti collaterali seri. Sospiro sconsolata e mi appoggio al davanzale di una delle finestre, il vetro è leggermente opaco sui bordi, e qui mi accorgo di quanto sporco ci sia depositato sui vetri ma non solo, osservandomi attorno vedo negli angoli del corridoio ragnatele orribili e alcuni punti anneriti, dovuti agli anni di incurie. Mentre la mia mente viaggiava mi accorgo di un rumore sospetto proveniente da una stanza lì vicino, mi avvicino incuriosita e da uno spiraglio riesco a vedere Levi in cima a una pila di sedie accuratamente impilate una sopra l'altra,mentre cerca con uno spazzino improvvisato, di togliere una ragnatela gigante dal soffitto, visibilmente irritato, ma l'elemento comico è che la polvere che gli cade sul viso lo fa starnutire, creando un suono quasi dolce, in netta contrapposizione con la sua personalità abbastanza dura. Apro la porta, producendo un fastidioso cigolio che lo fa voltare immediatamente verso di me, lui spalanca gli occhi sorpreso alla mia vista, "Scendi da li o da quanta polvere stai respirando ti viene l'allergia" gli dico quasi ridendo, lui mi guarda un paio di volte prima di iniziare a scendere lentamente dalle sedie, facendo attenzione a non crollare insieme a loro, una volta riuscito a scendere mi avvicino a lui, gli tolgo la cravatta e piego il tessuto quadrato a metà sulla diagonale, afferro i lembi del tessuto e glieli appoggio dietro le orecchie "Almeno copriti il naso che ne dici?" dico sfoggiando un grande sorriso. "Forse.." lo sento dire dietro il tessuto bianco "... Scusa se te lo chiedo, ma mi daresti una mano a pulire questo posto? Te sei più alta e fai meno fatica, ma ti avverto, se non pulisci bene, ti faccio fare tutto il castello con la lingua capito?" mi dice puntandomi uno sguardo di fuoco addosso mentre dice l'ultima frase "Eh? voglio vedere se ci riesci... piccoletto" gli rispondo io con un mezzo sorriso sulle labbra, gli stampo un bacio veloce sulla guancia coperta dalla stoffa, appena mi rendo conto di quello che ho fatto arrossisco per poi scappare via fuori dalla stanza munita della prima scopa trovata in un angolo, mi giro e gli dico prima di scomparire nel corridoio: "Ah Levi, comunque, questa stanza è pulita" mentre corro via sento la sua voce insoddisfatta mugugnare qualcosa, svolto l'angolo ridacchiando 'chi l'avrebbe detto che Levi è un fanatico del pulito' mi ritrovo a pensare.
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l'ora del the (levixreader)
Fanfictionlevixreader anno 837, Una ragazza scappa col fratello gemello dalla propria città per potersi arruolare nell'esercito, una volta avverato il sogno però vari eventi sconvolgeranno la vita della ragazza, obbligandola à cambiare il suo modo di vede...