1: Non mi faccio mettere i piedi in testa

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campo d'addestramento, 6:50 am, anno 837


Stamattina come ogni giorno di queste due settimane mi sono svegliata di soprassalto, in parte dovuto a quella capoccia vuota di Hanaise che già dalle 5 di mattina inizia a prepararsi e mettere a posto il letto (faceva la contadina nei territori esterni e si doveva svegliare molto presto) illudendosi di non fare rumore, ma soltanto lo scricchiolio delle vecchie reti di ferro arrugginito dei nostri letti mi facevano rizzare le orecchie per poi ricordarmi che non ho nulla da temere. In parte però mi sono svegliata così anche per l'agitazione che mi ha accompagnata fino ad adesso nell'attesa di questo giorno: L'inizio delle prove pratiche, in questi giorni abbiamo fatto solo prove teoriche con annesse lezioni di una noia assurda tenute tutte rigorosamente da quel dispotico pelato di Keith... Delle quali non mi ricordo nulla... Ero troppo impegnata a recuperare le tre ore di sonno perse dalle 5 alle 7, quando venivamo convocati nel campo centrale a fare l'appello. Per fortuna quell'angelo di Ale mi passa sempre gli appunti.

"T/N! Svegliati principessa hai visite stamattina " mi dice Hanji con un sorrisetto malefico e uno sguardo complice chiaramente visibile nonostante il riflesso sulle sue spesse lenti coperte in parte dalle ciocche brune ribelli sfuggite dall'elastico che le imprigiona fin dalla prima mattina, "Chiunque sia mandalo a quel paese nessuno ha il diritto di svegliarmi... Se è quel cascamorto di Miche aggiungici anche un bel destro su quel visino da annusatore seriale, io mi lavo e in genere la gente non mi annusa i capelli" borbotto con la voce ancora impastata dal sonno e con una ciocca c/c in un angolo della bocca e girandomi verso il muro subito dopo "Non credo che saresti contenta di chi ho picchiato... Ehi! Fermo! Nononononono! Non salire sul letto il tuo legame di parentela non ti salverà dalla sua furia omicida! Neanche  il capitano Keith reggerebbe il confronto!" Dopo aver sentito mi rigiro pronta a tirare un destro all'intruso che si è infiltrato nel mio covo/ bozzolo di coperte quando il mio braccio viene bloccato da un altro e alla fine mi convinco ad aprire gli occhi e senza sorpresa mi ritrovo a specchiarmi negli occhi c/o di Ale incorniciati da quella sua chioma castana chiaro identica a quella di nostra madre. Lo osservo meglio e noto che è già preparato con la divisa: pantaloni bianchi con due cinghie di cuoio sulle cosce, i primi sono quasi del tutto oscurati dagli alti stivali marrone scuro che arrivano alle ginocchia, giacca di pelle marroncino chiaro e la sua inseparabile maglietta bianco latte alla quale è legato molto, era un regalo mio per il nostro undicesimo compleanno, nonostante inizi a stargli stretta non ha il coraggio di cambiarla con nulla al mondo. "Sei pesante!" Gli dico con il mezzo sorriso e tirando le lenzuola fino al naso "Ma se non ho nemmeno appoggiato un quarto del mio peso su di te " mi risponde sedendosi completamente su di me, intanto sento Hanji ridere di gusto nel vedere la scena. Indignata provo a scrollarmelo di dosso ma lui non si muove, pesa davvero tanto! Mi accascio sul materasso facendo scrocchiare le molle e mormorando un 'mi arrendo' sconsolato, provocando una delle sue risate cristalline. Ale si alza e scende dal letto a castello dove ho fieramente conquistato il piano superiore e si siede su una delle sedie che abbiamo nella stanza guardandomi con quel suo ghigno aspettando una mia reazione: " 'fanculo Strauss" borbotto sapendo di dovermi ormai alzare e prepararmi.

"BENE DANNATI, ORA INIZIAMO GLI ALLENAMENTI PRATICI, A PARTIRE DALL'ALLENAMENTO CORPO A CORPO" urla il dispotico urlando come se avesse paura che qualcuno non lo sentisse anche se eravamo tutti a meno di cinque metri di distanza. "PRIMO INCONTRO : STRAUSS CONTRO LESTER" io e Ale ci guardiamo sapendo già che stava per succedere , Keith riguarda il foglio e alzando gli occhi al cielo dice "la femmina" un risolino si sparse per i ragazzi mentre mi metto al centro del campo da combattimento... Ho una paura matta, a parte qualche tecnica per l'autodifesa faccio un po' schifo a combattere e sinceramente speravo di non essere la prima; io attendevo questa settimana solo per il movimento tridimensionale, non per il corpo a corpo! Senza contare che Jim Lester è uno dei migliori a combattere e non fa altro che parlare della sua vecchia vita da scaricatore di porto del wall Maria e di come riesca a sollevare sacchi di frumento da 40 kg, osservo intorno al campo per vedere se ho qualche  via di fuga da imboccare per salvarmi ma siamo circondati dagli altri ragazzi e quindi li spazio è limitato, dietro di me ho circa due metri di campo a disposizione per allontanarmi, lo stesso Jim. Il terreno non è neanche dei migliori dato che ieri notte ha piovuto, quando noto un particolare che mi fa accendere una lampadina, se ce la facessi la sua forza sarebbe inutile, idem il fatto che sono un'inetta a combattere.

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