14: sono felice

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dato che ormai si è capito che per me le date sono uguali a una cosa inutile, e data l'immagine qui sopra, credo che si capisca cosa succederà in questo capitolo  (ʘ‿ʘ). Sorry, so che questa cosa succede nell' 844 ma... ho sempre pensato che per stabilire un legame forte come quello che hanno Eren e Mikasa, anche solo come fratelli adottivi, avesse bisogno di più tempo. quindi ho anticipato di qualche anno l'accaduto. buona lettura! ps: ho cambiato una cosettina nello scorso capitolo, perché nello scriverlo di fretta, ora rileggendolo storco il naso... :) 

distretto reale del Wall Sina, anno 840, 7:50 am  (no non sono scema, poi andremo a Shiganshina)

Non ho dormito, ho passato tutta la notte in giro per i sobborghi a cavallo, disturbando col rumore degli zoccoli il sonno degli abitanti di quegli edifici. Mi sono fermata parecchie volte durante il mio breve viaggio, vicino alle porte delle mura, fissandole mentre sono chiuse, oppure mi fermavo per poi mettermi a camminare avanti e indietro vicino al mio cavallo che mi guardava pensando probabilmente alla mia totale perdita di sanità mentale. Alla quasi fine della mia lunga passeggiata però ho alzato il mio sguardo verso le mura, e la luce della luna contro la pietra che le forma crea riflessi di luce leggermente bluastra, che rende tutta l'atmosfera cupa e allo stesso tempo eterea, devo dire che questo è stato il momento di maggiore calma. Sono tornata alla base quando ormai i raggi del sole stavano illuminando la pietra lucente dei palazzi e le finestre, ormai la vita nel distretto reale sta ricominciando. Porto il mio cavallo dentro le stalle mentre ogni singola persona che mi passa di fianco mi guarda, con uno sguardo stupito, strano, poi incontro Hanji, e quindi grazie alla sua loquacità e al suo non avere nessun tipo di restrizione tra quello che il suo cervello pensa e la sua bocca capisco subito il perché di quegli sguardi. Appena mi vede mi corre incontro e dopo avermi raggiunto inizia a farmi di tutte le domande che le passano per la testa, e ovviamente non me ne ricordo nemmeno una, fino a che dopo aver mugugnato qualche cosa di risposta lei mi mette davanti all'abbeveratoio dei cavalli, facendomici specchiare dentro. Credevo di star guardando un'altra persona: i capelli che ho legato in una cosa di cavallo sono quasi totalmente sparati, le ciocche vicino al viso sono appiccicate col sudore alla mia pelle, il freddo si stanotte mi ha spaccato le labbra che sono di un rosso acceso, dovuto al sangue. La mia pelle è particolarmente pallida e sotto i miei occhi c/c posso vedere delle profonde occhiaie scure, il tutto incorniciato dal mio sguardo totalmente spento. Sono orribile, totalmente, ho proprio bisogno di una doccia. "Ma si può sapere che cacchio hai fatto stanotte? Sei sparita! Ci hai fatto spaventare, ma sai che ore sono? Ehii? Wall Sina chiama T/n... Ahh ti porto in stanza a dormire... Ma mi devi un favore, ti inventerò una scusa col capitano... " mi dice Hanji dopo avermi fatto girare di nuovo lo sguardo verso di lei, "Mmmm... No... Docce, prima la doccia, poi sonno..." le dico mentre lei mi afferra dolcemente il braccio, qui mi accorgo di quanto io sia fredda, infatti la sua mano è bollente a confronto con la mia pelle. "No, non voglio sentire tra un paio di ore qualche ragazza petulante che dice di aver trovato una ragazza addormentata nuda sotto la doccia... dormi qualche ora e poi ti fai tutte le docce che vuoi... e dopo ancora... mi devi raccontare che succede con il nostro mr nanetto, ok?" mi dice facendomi l'occhiolino e cambiando tono nell'ultima parte, le sorrido e prima di staccare la sua mano dal mio braccio e salire il più velocemente possibile le scale, le dico scherzosamente e sorridendo: " Ai suoi ordini capitano Zoe". una volta in cima alle scale la sento ridere per poi urlarmi: "Non chiamarmi per cognome Strauss!", poi mi ricordo solo di essere crollata sul mio letto a faccia in giù, con ancora gli stivali sporchi di terra addosso. 

"Ehi principessa, alzati e splendi, è quasi ora di pranzo!" sento una voce maschile svegliarmi bruscamente mentre mi viene sfilato violentemente il cuscino da sotto la faccia facendomi rimbalzare il naso sul tessuto ruvido, mugugno leggermente mentre apro leggermente gli occhi, che vengono colpiti dai raggi del sole, una volta aperti del tutto vedo la mano di mio fratello tendersi verso di me, e come al solito, il suo viso è sorridente. "Hanji non può inventarti un'altra scusa, se sapessero che stanotte hai girovagato tutto il tempo verresti sanzionata..." mi dice lui mentre gli afferro la mano e mi siedo sul letto, lo guardo mestamente e gli dico con tono sommesso: "E come al solito ho fatto una marea di cazzate giusto?" "Già, ma almeno stavolta non ti sei presentata in mensa in quelle condizioni, ti avrebbero scoperto subito" mi risponde lui ridacchiando sotto i baffi, "Grazie a Hanji, mi ha trascinato qui" gli dico fissando fuori dalla finestra. Non risponde, non diciamo più nulla, siamo lì insieme a guardare fuori dalla finestra. Quell'imbarazzante momento viene interrotto da Miche che dopo aver bussato entra e dopo avermi dato 'uno strano buongiorno, data l'ora' dice ad Ale: "Le ho portato tutto in bagno, e ho controllato che fosse tutto pulito, via libera", mi giro verso mio fratello e con uno sguardo che ha una leggera nota di disapprovazione gli dico: "Anche la doccia mi prepari? Non sarà che mi coccoli un po' troppo?" lui mi guarda stranito dalla mia reazione, mentre io ringrazio Miche e dico ai due ragazzi di aspettarmi in mensa. 

l'ora del the (levixreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora