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Nel pomeriggio Yoongi si svegliò completamente nudo, di nuovo su quel letto. Sentì freddo, provò ad alzarsi e solo in quel momento si rese conto di essere nuovamente legato. Si guardò attorno sentendosi ferito preso in giro, era solo nella stanza, del minore nessuna traccia.

-Cazzo Jimin, ma fai sul serio?

Imprecò sufficientemente ad alta voce che una testolina rosa sbucò, incerta, dalla porta, anche lui era senza nulla addosso. Sorrise ancora più incerto sotto lo sguardo deluso del maggiore.

-Cosa dovrei pensare adesso? Mi hai preso per il culo?

Sollevò le braccia per quanto possibile in cenno di resa portando lo sguardo sul soffitto.

-Non è come pensi...

Corse verso di lui, si sedette accanto e incrociò il suo sguardo per qualche secondo, fin che Yoongi guardando dalla parte opposta lo interruppe, poco convinto e a bassa voce.

-A no, allora perchè?...perchè mi trovo in una situazione familiare che non porta a meravigliosi ricordi?

-Non voglio farti ancora del male...mi sento ancora in colpa per quello, per questo sei qui...sapevo che non saresti stato d'accordo.

Il maggiore si voltò verso di lui, lo trovò con lo sguardo basso.

-Jimin, ma che stai dicendo? Che hai in mente ora? Non sei molto rassicurante sai?

-Hyung...voglio che tu mi faccia subire esattamente ogni cosa che io ho fatto a te...

Chiuse gli occhi, arrossì interrompendosi per qualche secondo mentre l'altro rimase a guardarlo scioccato.

-Yoongi hyung ti prego puniscimi.

Urlò quasi, per l'imbarazzo, prima di riuscire ad aprire gli occhi e osservare la sua reazione. Il maggiore rimase per un po' in silenzio senza parole.

-Sei forse impazzito? Ho detto che va bene così, non voglio per nessun motivo farlo...

Scosse la testa interrompendolo.

-Sapevo avresti reagito così, ora ti torna tutto?

-Cazzo, no non voglio farti del male ne hai già avuto abbastanza...siamo pari così.

Si agitò per quanto possibile e alzò la voce, poi Jimin gli si poggiò addosso bloccandolo, facendo aderire i loro corpi nudi.

-No non siamo pari...tu non centravi nulla eppure me la sono presa con te, ho giocato con te senza preoccuparmi di nulla fin che non ho capito che...che tu non eri più solo un gioco. Si ho subito anche io ma ora non conta, lui non centra nulla con te.

Yoongi non trovò più modo di ribattere, dovette rimanere a guardarlo in quegli occhi lucidi pronti a versare calde lacrime di vergogna. Si sporse incontro alle labbra carnose, per baciarlo, prima che scivolasse verso il basso strusciandoglisi addosso. Jimin si posiziono tra le sue gambe, poi si abbasso sul suo membro, iniziò ad assaporarlo leccandone tutta la lunghezza. Rivolse uno sguardo al ragazzo poi arrossì iniziando ad accoglierlo tra le labbra. Iniziò a muoversi lentamente, gli stuzzicò la punta con la lingua,nel frattempo l'altro cercò di trattenere ogni suono per evitare di incitarlo maggiormente. Ci volle poco perchè iniziasse a dare segni di cedimento. Jimin potè vedere chiaramente il petto del maggiore alzarsi e abbassarsi irregolarmente e le labbra dischiuse pronte a rilasciare gemiti. Lo accolse più in profondità e subito di conseguenza un gemito riecheggiò nella stanza, il minore sorrise poi continuò godendosi tutti quelli che seguirono. Iniziò ad assaporare il principio dei suoi umori, poi sentì il maggiore urlare il suo nome iniziando una frase che venne interrotta dal seme riversato nella bocca del più piccolo. Jimin si alzò ingoiando, si morse il labbro e si allontanò per qualche minuto tornando poi con in mano il vibratore dell'altra volta.

La scuola monotona? Chi sa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora