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Jihoon nascosto dietro la porta degli spogliatoi, per errore, osservò tutta la scena di Taehyung e Jungkook. Senza rendersene conto ascoltando iniziò a sentire i pantaloni farsi più stretti. Inizialmente combattè contro il desiderio di allungare una mano verso la propria erezione, alla fine cedette solo quando toccò a Yoongi. Appoggiò la fronte alla porta, si tappò la bocca, per timore di essere scoperto e ascoltando i rumori e gemiti dei due ragazzi iniziò a toccarsi fino a rilasciare i propri umori. Sentendo il calore tra le dita, solo in quel momento capì ciò che aveva appena fatto e si vergognò rannicchiandosi su se stesso. Quando sentì la porta chiudersi e il totale silenzio oltre la porta si decise ad uscire con l'intento di trovare quel ragazzo il giorno seguente.

Entrato in classe riconobbe due dei ragazzi, ma certamente non poteva andare da loro e chiedere, avrebbe fatto una pessima figura e sperò di trovare il diretto interessato. Per Jihoon le ore passarono molto lentamente, guardò fisso di fronte a se per tutta la mattinata continuando a rimuginare. Suonò la campanella e si precipitò in cortile, l'unico posto dove avrebbe potuto incontrarlo e come previsto lo trovò. Quattro ragazzi riuniti, all'ombra di un albero e poco distante la figura di Jungkook procedere a passo lento verso Hoseok. Quando il maknae gli si parò davanti, si alzò in piedi lasciandosi trascinare, svogliatamente, dove volesse, mantenne però lo sguardo su Taehyung che, preoccupato, ricambiò. Jihoon li seguì, mantenendosi a distanza in modo da non essere trovato prima del dovuto. Vide il minore lasciare il polso del maggiore, poi afferrarlo per il colletto, spingerlo contro il muro e strattonarlo sibilandogli delle frasi, che fecero evidentemente deglutire il ragazzo. Con la mano libera gli bloccò il volto, unì le loro labbra e passò a sfiorargli il corpo. A quel punto Jihoon, impaziente o forse solo inconsciamente, si diresse a passo svelto verso le due figure e sfiorando il braccio del maknae attirò la sua attenzione. Appena Jungkook si voltò lui si mostrò il più ingenuo possibile e Hoseok ne approfittò subito per filarsela. Lo squadrò dalla testa ai piedi per qualche secondo, non capendo chi fosse e perchè fosse li optò per ignorarlo e a quel punto si rese conto dell'assenza di chi voleva. Si guardò attorno e non vedendolo da nessuna parte si rivolse al più basso di fronte a se, nel modo più calmo che gli riuscì.

-Senti non so chi tu sia e cosa ci faccia qui...ma ora siccome lo hai fatto scappare o mi dici dov'è andato o prenderai il suo posto.

Jihoon cambiò completamente, da ingenuo apparve all'opposto e sul suo volto comparve un ghigno.

-E se invece ti dicessi che tu prenderai il suo posto e io il tuo?

Il minore scoppiò a ridere.

-Come pensi...

Si interruppe percependo la mano del maggiore stringersi all'altezza del cavallo dei propri pantaloni. Jihoon sogghignò sollevandosi in punta di piedi, per arrivare alle sue labbra, lo baciò e fece scivolare le mani dietro il collo, fino a far sentire all'altro la presenza di un qualcosa avvolgersi attorno ad esso.

-Forse ora capirai ciò che provano...e hanno provato...

Tornò alla propria altezza e mantenne lo sguardo serio su di lui.

-Non voglio più vederti attorno a quei ragazzi, non voglio tu faccia più del male a nessuno...Non avevo capito subito chi fossi, ma ora torna tutto e so esattamente cosa meriti.

Tornò pericolosamente vicino, sotto lo sguardo scioccato dell'altro e gli sfiorò una guancia poi il labbro.

-E proprio un peccato...

La campanella suonò la fine dell'intervallo e il maggiore gli lasciò ancora un bacio sulle labbra per poi rivolgerglisi di nuovo, con poche parole e poi andarsene.

La scuola monotona? Chi sa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora