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Yungyeom riuscì a rimanere calmo per qualche minuto, poi si strinse il cavallo dei pantaloni, che lasciava intravedere l'erezione molto evidente. Aumentò la presa quando Jungkook cercò di toglierla e lo guardò dritto negli occhi implorante, ma ricevette solo una risatina bassa. Cercò di resistere ancora, cercò di distrarsi ma ancora poco e il suo corpo iniziò ad essere percorso da brividi, prima radi poi sempre più frequenti e un lieve gemito gli sfuggì. Per fortuna nessuno tranne il suo vicino lo sentì, quest'ultimo lo accarezzò tra i capelli e lui sobbalzò tornando a puntare le proprie iridi nelle altre. Si perse negli occhi dell'altro, fin che non fù costretto a chiudere i propri, travolto da un altro gemito, spezzato in gola questa volta. Jungkook d'istinto si avvicinò e lo baciò nell'esatto momento in cui, per un soffio, si sarebbe messo in ridicolo davanti a tutti. Lo guardò lentamente aprire le palpebre e incatenò semplicemente i loro sguardi, poi si allontanò e senza far troppo caso a come fosse rimasto scosso, si alzò in piedi.

-Vieni con me...

Lo afferrò per un polso e se lo trascinò fuori, sotto lo sguardo dell'insegnante, che ormai conoscendo il soggetto, ci aveva perso le speranze. Superarono due aule ed entrarono nella terza vuota, il maggiore spinse la nuova vittima dentro e si chiuse la porta alle spalle, prese poi la chiave e la fece sparire nei vestiti. Si avvicinò alla cattedra, ci si sedette come se stesse pensando, poi fece cenno al minore di avvicinarsi. Lo lasciò mettere tra le sue gambe, strinse i capelli tirandoli verso il basso, obbligandolo così a volgere il viso verso se. Yungyeom contrasse il viso in un espressione dolente, si sforzò nel mantenere però gli occhi leggermente aperti e così poter vedere.

-Peccato che qui non ci sia nessuno...sarebbe ben più divertente sai?

Con la mano libera gli accarezzò la guancia, poi lo spinse via facendolo quasi cadere e di scattò si alzò in piedi. Prese un gessetto e iniziò a scrivere qualcosa sulla lavagna, quando ebbe finito si voltò e ghignò.

-Facciamo un altro gioco...

Lo incitò ad avvicinarsi e gli passò il gesso.

-Se riesci a risolverlo prima di sembrare una puttanella in astinenza e io ti accontenti proprio qui, potrai andare e non proverò nemmeno più ad avvicinarmi...

Jungkook aspettò almeno una minima reazione nel minore, ma questa non arrivò.

-Allora ci stai?

Chiese a quel punto spazientito, il ragazzo volse uno sguardo alla lavagna, velocemente, poi in egual modo guardò il maggiore ed in fine si soffermò sul pavimento.

-Non posso accettare perchè...non so da che parte cominciare...e...probabilmente sembro già...

Si bloccò sentendo il maggiore ridere di gusto, lo fissò e si trovò ad arrossire visibilmente.

-Davvero comico, troppo, fantastico sei il primo che si arrende così in fretta...dicevo io che sarebbe stato facile.

Subito dopo tornò serio e iniziò ad avvicinarsi, mentre l'altro ad indietreggiare, fin che non andò a sbattere nel punto preciso indicato in precedenza. Sempre più consapevole di cosa gli sarebbe successo di li a poco, arrossì ancora e puntò lo sguardo altrove.

-Visto che mi rendi le cose più semplici, ti premierò...questa volta non sfregerò la tua pelle in nessun caso...

Gli sussurrò all'orecchio spingendolo sulla superficie della cattedra, Yungyeom lo guardò stranito perdendosi nei pensieri. Una volta sdraiato, Jungkook iniziò a sfilargli la maglia, poi i pantaloni, il contatto tra la pelle calda del suo corpo e le mani fredde riportarono il minore alla realtà. Quando gli furono tolti i vibratori continuò a tremare, in parte perchè ormai davvero troppo eccitato e un po' comunque per il leggero fresco della giornata. Rimase a guardarlo per un po', soffermandosi ovunque sulla pelle perfetta e senza rendersene conto sorrise. Poi si sfilò i pantaloni e i boxer, non sarebbe rimasto senza nulla addosso in una classe mai più nella sua vita. Si posizionò bene tra le gambe del minore, accarezzò ovunque, facendo aumentare il tremore, poi aiutandosi con una mano si spinse dentro la piccola apertura. Non fece troppa fatica, ma per Yungyeom non fù molto piacevole, tant'è che appena lo sentì premere e infilarsi strinse gli occhi dolente, cercando di trattenersi del dargli anche i suoi gemiti subito. Una volta dentro, Jungkook si fermò solo qualche secondo e subito dopo si spinse con violenza, voleva quei suoni e non voleva aspettare e poi voleva tutto ciò che sarebbe venuto dopo di conseguenza. Quando iniziò a muoversi al minore mancò il respiro, chiuse completamente gli occhi e aprì la bocca senza però emettere nessun suono imbarazzante. Inizialmente solo respiri affannati, così il maggiore aumentò la velocità e andò più in profondità cercando di colpire il punto che lo avrebbe fatto urlare, senza ombra di dubbio. Qualche spinta ed intuì di averlo trovato, un gemito fin troppo acuto gli sfuggì dalle labbra e lo portò ad aprire gli occhi e ad arrossire estremamente imbarazzato, si portò le mani sul viso coprendosi. Ma subito gli vennero tolte e una seconda spinta arrivò, questa volta facendolo piegare su se stesso, subito dopo un altra e un conseguente suono. Ancora poco e si sporcò il ventre e l'imbarazzo aumentò insieme a del dolore causato dalle continue spinte che non volevano smettere. Gli occhi si fecero lucidi, ma non iniziò a piangere, cercò di trattenere le lacrime fin che il maggiore non lo sporcò all'interno. E quando Jungkook fu soddisfatto, si alzò da lui rivestendosi e se ne andò, notò il luccichio nei suoi occhi, pronti a riversare troppe lacrime, quasi si dispiacque, ma non lo lasciò vedere, si allontanò soltanto ed uscì.

La scuola monotona? Chi sa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora