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Yoongi entrò in fretta, sentendo l'oggetto dentro di se iniziare a dar fastidio, si sedette e si voltò un ultima volta verso Jungkook, ancora vicino alla porta. Jimin notandolo cercò di attirare l'attenzione del maggiore, che però sprofondò il viso tra le braccia, nel banco. Per un po' la situazione rimase invariata, ma ben presto la con l'aumentare della vibrazione il suo corpo si fece più caldo. Un fastidio iniziò a gonfiarsi tra le gambe e rendersi bene visibile agli occhi dei due amici accanto a lui. Il maggiore dei due imprecò sotto voce e subito dopo spinse la sedia all'indietro, contro la parete, per alzarsi e chiedere di uscire. Ma Yoongi lo afferrò prontamente per l'orlo della maglia.

-Non fare niente.

Gli sussurrò senza lasciare la maglietta.

-Posso farcela...

Si voltò leggermente lasciandogli vedere gli occhi leggermente lucidi, eccitati, le guance rosse e quel gonfiore più in basso, solo dopo si accorse del tremore nella sua presa. Il polso, quel polso indolenzito ora gonfio circondato da del leggero viola, l'inizio di un livido. Jimin gli tornò vicino, prese il viso tra le mani incatenando le loro bocche per qualche secondo, giusto il tempo che il maggiore lasciasse la presa, per non fargli del male.

-Non posso stare qui e fare finta di nulla...

Sussurrò prima di allontanarsi e rivolgersi all'altro ragazzo accanto al suo hyung.

-Tae...se fosse necessario fa qualcosa, qualsiasi cosa...Hoseok capirà...

Il ragazzo annuì e Jimin si alzò dicendo all'insegnate di non sentirsi bene e uscì sotto lo sguardo incerto degli altri due. Yoongi tornò ad immergere il viso sul banco, si tappò la bocca mordendosi il braccio, al di sopra del punto dolente e si strinse il membro con la mano libera. Tutto ciò mentre il suo corpo continuava a tremare sempre più. Taehyung lo osservò non sapendo se fare qualcosa ancora a meno e il tempo passò, poi il maggiore iniziò a soffocare dei gemiti, forse troppo alti, ma che vennero comunque camuffati dal chiacchiericcio. Quando si interruppero voltò leggermente il viso completamente rosso verso il minore. Yoongi lo guardò con due occhi più lucidi di prima, con delle lacrime che gli rigavano il volto.

-Cazzo...

Imprecò, questa volta ad alta voce e si buttò all'indietro sulla sedia. Subito l'insegnate lo riprese e il minore rispose al posto suo.

-Non si sente molto bene...potrei portarlo fuori?

L'insegnate lo guardò e per sua sfortuna non gli credette, Taehyung ci provò ancora con scarsi risultati.

Allora senza farsi notare si spostò al banco di Jimin, contro la finestra e attirò il corpo di Yoongi a se. Gli voltò il capo con la forza e lo baciò, fece scivolare le mani lungo il suo corpo. Quando arrivò a toccargli il fondo schiena avvertì il massimo della vibrazione, cercò di infilare la mano e toglierglielo, ma il maggiore lo bloccò.

-Non farlo...non puoi toglierlo.

Avrebbe tanto voluto tutto quello finisse, ma non sapeva cosa, il maknae, avrebbe potuto fare, così si staccò dalle sue labbra tenendolo stretto per il polso, tornando subito dopo a soffocare un gemito sul collo del minore. Taehyung scostò la mano poco convinto e portò l'altra all'altezza del membro gonfio, lo massaggiò leggermente. Iniziò a sbottonargli i pantaloni e la zip, sfiorandogli i boxer avvertì subito una sensazione di umido sui polpastrelli. Abbassò lo sguardo notandoli leggermente bagnati.

-Hyung...torna contro il banco.

Yoongi lo guardò timoroso di essere visto e guardandosi attorno si rese conto che nessuno avrebbe potuto vedere, nemmeno entrando dalla porta. Imbarazzatissimo tornò comunque in quella posizione e si tappò nuovamente la bocca.

La scuola monotona? Chi sa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora