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Durante il percorso, a Jungkook tornarono in mente le parole che gli erano state dette quella mattina, rallentò il passo e pensò di chiedergli delle spiegazioni.

-Hyung...

Richiamò la sua attenzione debolmente e lui si girò per un attimo dandogli, in un certo senso, il permesso di parlare.

-Che intendevi oggi, quando hai detto che non avevi capito subito chi fossi? Tu mi conoscevi già?

Jihoon rimase in silenzio continuando a camminare, mantenendo lo sguardo basso mentre un ombra di tristezza lo avvolse. Il minore capì di aver toccato un tasto dolente e non insistette, ma dopo svariati minuti di silenzio l'altro si fermò.

-Siamo arrivati...tra poco avrai le tue risposte.

Entrarono in un palazzo alla loro destra e raggiunsero l'ultimo piano, una volta superata la porta d'ingresso il maknae iniziò a preoccuparsi. Titubante si guardò intorno indeciso su come muoversi nell'ambiente e ciò venne subito notato dal maggiore che lo afferrò e se lo trascinò direttamente in camera. Lo spinse sul letto, si sedette sopra tenendolo bloccato in quella posizione, poi si portò le mani alla maglietta facendo per sfilarla. Gli mostrò il proprio corpo sfregiato da svariate cicatrici, alcune ben visibili, altre ormai quasi dello stesso colore della pelle.

-Mi hai fatto esattamente ciò che è toccato a Taehyung, qualche giorno fa, soltanto perchè ho guardato qualcuno che volevi...

Il tono inizialmente calmo e pacato si fece sempre più velocemente carico d'odio, il minore rimase a guardare senza dire nulla.

-Ma tu ovviamente non hai idea di quanto faccia male e di quanto tu abbia fatto del male...come non sai che...quello sguardo...non era interesse nei suoi confronti...ma...invidia...

Tornò nuovamente calmo e dell'imbarazzo lo fece continuare a fatica.

-Invidia? Non capisco...

Sgranò gli occhi, confuso, lo fissò attendendo. Jihoon sbuffò infastidito prima di riprendere.

-Tu avevi una cotta per lui e non per me.

Fece una pausa lasciandolo scioccato.

-Ma ora non ha più importanza, ora ti odio...dopo quello che hai fatto meriti soltanto di provare ciò che ho provato io e chiunque altro...

-Si forse hai ragione, forse mi merito qualunque cosa tu voglia farmi...quindi avanti fai quello che vuoi...

Jungkook iniziò a parlare sottovoce quasi in maniera impercettibile e il ragazzo sopra di lui non se lo fece ripetere due volte. Jihoon si scostò, gli strappò letteralmente i vertiti di dosso lasciandoli cadere sul pavimento. Si spogliò a sua volta e si allontano per qualche secondo andando a prendere un flacone nel cassetto. Agitò la confezione facendogli sentire il suono di pastiglie che si scontravano tra loro, poi ne tirò fuori alcune, ma comunque una quantità minima.

-Ti piace quando sono gli altri a prenderle? Ora vediamo se ti piace anche al contrario...

Sogghignò e gliele infilò in bocca, gliela tenne tappata fin che non fù del tutto sicuro che non potesse sputarne nessuna. Il minore cercò di divincolarsi e evitare le pillole, ma alla fine dovette arrendersi, così fermandosi e lasciando la presa dalle mani ingerì il tutto. Subito dopo il maggiore gli sollevò le braccia bloccando saldamente i polsi alla testiera del letto e si sedette accanto. Il maknae non si mosse più per alcuni minuti, rimase a fissare l'altro più preoccupato di prima immaginandosi cosa avrebbe provato di li a poco.

Iniziò a sentire il proprio corpo accaldarsi e il proprio membro farsi bisognoso, nel giro di altri pochi minuti a sudare, respirare irregolarmente e agitarsi. Jihoon lo ignorò godendosi lo spettacolo per un po' aspettando che lo supplicasse. I loro sguardi si incrociarono, lo osservò in quelle due fessure socchiuse che lo imploravano di fare qualcosa, di non lasciarlo li, di toccarlo ovunque volesse ma fargli sentire che era li accanto a lui. Il bisogno continuò ad aumentare, quando il ragazzo gli sfiorò il petto facendo scivolare la mano su un capezzolo il suo petto si alzò di più e un gemito sfuggì dalle sue labbra gonfie e arrossate.

La scuola monotona? Chi sa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora