capitolo cinque

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Apro la porta e mi ritrovo davanti Chaz con Lucy in braccio che dorme. Lo guardo perplessa.

"Mentre la accompagnavo a casa si è addormentata e non volevo svegliarla" sussurra.

Annuisco e lo faccio entrare. Una volta posizionata Lucy sul suo letto, scendiamo le scale e lo fisso cercando di capire il suo stato d'animo. Mi sembrava felice. 

"Ho qualcosa in faccia?" Rise appena. Che figura di merda.

"Che? no." rido insieme a lui imbarazzata. "Volevo solo capire cos'è successo fra voi"

"Niente, abbiamo solo parlato" Un sorriso gli si stampò in faccia. C'era qualcos'altro me lo sentivo. 

"Ma davvero? E allora perché hai quel sorrisetto ebete stampato in faccia?" Scoppiò a ridere. 

"Devo andare Summ, ci vediamo domani a scuola" Mi sorrise e mi stampò un bacio sulla guancia. Era da tanto tempo che non lo faceva. 

Una volta uscito da casa mia, tornai a dormire.

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"Mi vuoi raccontare cos'è successo ieri?" Era più di mezz'ora che facevo questa domanda a Lucy, ma lei si rifiutava di rispondere.

"Niente cavolo, assolutamente niente." Anche lei aveva quello stupido sorrisetto ebete stampato in faccia.

"Lucy ti conosco, so che è successo qualcosa." Lei sbuffò.

"Che palle. Va bene, ci siamo baciati" Mi guardava come se fosse la cosa più bella del mondo. Io la guardavo con disapprovazione. Ma è scema o cosa? insomma lui le ha spezzato il cuore e ora tornano insieme?

"Non siamo tornati insieme" commenta come se stesse ascoltando i miei pensieri "Ci siamo solo baciati"

Faccio spallucce "se lo dici tu" infondo è la sua vita, che faccia quello che vuole.

Mi dirigo verso la classe di matematica e come al solito mi siedo insultino banco. Oggi non ho proprio voglia di seguire le lezioni. 

Una voce maschile interrompe i miei pensieri. Sposto lo sguardo e vedo Justin sorridente che mi chiede se può sedersi vicino a me. Annuisco anche se preferirei andasse da un'altra parte. 

Dopo quello che è successo in discoteca, preferirei stargli il più lontano possibile. 

"Eri molto sexy l'altra sera" si morde il labbro guardandomi. Gli rivolgo uno sguardo incazzoso e guardo il professore senza nemmeno rispondergli.

"Oh andiamo, non sarai mica arrabbiata con me" mi sussurra all'orecchio. Mi sta facendo incazzare.

"Ascoltami bene brutto coglione. Quello che è successo è stato un errore, e non succederà mai più. Io non sono una delle tue troie, quindi lasciamo in pace, non parlarmi e non guardarmi. Sono stata abbastanza chiara?" Lo guardavo seria, ero davvero incazzata. 

Lui scoppiò a ridere guardandomi. "Che cazzo hai da ridere?" Mi stava facendo incazzare solamente di più. 

"Sei sexy quando ti arrabbi" detto questo, la campanella suonò e lui se ne andò velocemente. Ma che cazzo di problemi ha? Lo odio. 

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".. e alla fin quel ragazzo così carino mi ha chiesto di uscire" Hanna era tornata da Miami e ci stava raccontando tutti i minimi particolari della sua vacanza. 

"e ci sei uscita?" Lucy era concentratissima sulla storia. Ma io dico, chissene frega? Insomma mi fa piacere per Hanna, però dopo un po' basta. 

" Sisi certamente" Annuì Hanna tutta felice. Non ne potevo più. 

"Ragazze io vado, vorrei andare un po' prima a lezione così finisco i compiti" Sorride e loro mi salutano. Mi alzo e mi avvio in corridoio. Grazie al cielo non c'è nessuno e posso stare fra i miei pensieri.

Ultimamente non ho mai chiamato mio fratello, forse dovrei farlo. Sto per comporre il numero, quando qualcuno mi afferra per i fianchi e mi appoggia delicatamente contro gli armadietti. Due occhi mi scrutano e riconosco Justin farmi un sorriso malizioso.

"Che diavolo vuoi ancora Justin? Mi sembrava di essere stata abbastanza chiara." 

"Si ma mi ecciti troppo" si morde il labbro avvicinandosi di più a me. Alzo gli occhi al cielo e lo spingo via. 

"Devi lasciarmi in pace. punto e basta" Prendo i miei libri e mi dirigo in classe. Ora ho disegno, e sono sicura che lui non segue il mio stesso corso.

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