capitolo sei

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25 febbraio.
Il giorno più brutto dell'anno.

Mi alzo per andare in bagno, mi guardo allo specchio. Sembro una mummia. Mi sciacquo la faccia e guardo l'ora. Merda sono in ritardo.
Mi vesto mettendomi dei jeans e la felpa grigia di mio padre. Mi raccolgo i capelli in una coda e non mi trucco. Oggi voglio passare più inosservata possibile.

Quando arrivo a scuola la prima ora è già cominciata. Entro di corsa e chiedo scusa al professore sedendomi al mio solito posto. Noto che il banco vicino a me è vuoto e che Justin non è in classe. Meglio così, almeno posso stare un po' tranquilla. Appoggio la testa sul banco e piano piano mi addormento.

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"Signorina Clark! Signorina Clark!" mi sveglio di soprassalto guardando il professore sconvolta. Sono tutta sudata e probabilmente ho pianto.
"Si sente bene? stava tremando e piangendo tantissimo" il professore mi guarda preoccupato.
"s-si, sto bene. Potrei andare in bagno?" rispondo toccandomi la testa. Mi fa un male cane.
"Certamente, vada pure." Lo ringrazio accennando un sorriso e mi dirigo verso il bagno. Mi sciacquo il viso e mi appoggio con la schiena addosso al muro. Voglio piangere, urlare.
Dopo poco sento una ragazza gemere. Ma che cazzo? Sto per alzarmi per andare via, quando una ragazza bionda, seno prosperoso e minigonna esce dal bagno. Si sistema i capelli, mi guarda con un sorrisetto beffardo ed esce. Sono sconvolta.
Sono curiosa di vedere chi è il ragazzo che è riuscito a scoparsi una ragazza così bella.
"Hei Summer, che ci fai qui?" mi giro di scatto riconoscendo la voce di Justin.
"Cosa fai tu qui" Lo guardo perplessa.
"Beh, ecco, io.." abbassa lo sguardo toccandosi la nuca. Scoppio a ridere capendo cosa voleva provare a dirmi.
"Uuu hai capito Justin eh" dico ironica sorridendo. Lui mi guarda perplesso.
"io non volevo, scusa" Lo guardo non capendo.
"Guarda che non ti devi scusare, non mi hai mica tradita" rido ancora uscendo dal bagno seguita da Justin.
"Lo so, ma comunque.."
"Beh allora ti perdono" Gli sorrido dolcemente andando verso il mio armadietto.
"Pranzi con me oggi?"
Sospiro. "Vorrei mangiare da sola se non ti dispiace."
"oh si ma certo." Mi annuisce sorridendo, ma percepisco dal suo sguardo che è un po' deluso.

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Mi siedo ad un tavolo da sola, bevendo un succo all'ace. Non ho per niente fame. Mi metto le cuffiette nelle orecchie do il via alla maratona di musica depressa. Ripenso alla mia vita, a quando ero piccola e spensierata, quando i miei genitori erano qui ad aiutarmi sempre e comunque. Sorrido a quei ricordi, ma il mio sorriso di spegne subito e si trasforma in pianto, quando ripenso all'incidente. Quel fottuto incidente.
Sento delle braccia circondarmi le spalle per poi stringermi in un abbraccio. Justin mi accarezza i capelli dolcemente.
"hei che succede?" mi chiede preoccupato.
"i-io.. niente." sussurro per poi scoppiare nuovamente a piangere.
"vieni, andiamo via di qua" mi sussurra all'orecchio prendendomi per mano.
Lo seguo senza fiatare. Ho bisogno seriamente di uscire da questa scuola.

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